IL CORONAVIRUS È A ROMA! – UNA DONNA DI 38 ANNI CHE ABITA A FIUMICINO È POSITIVA AL TAMPONE ED È STATA RICOVERATA ALLO SPALLANZANI. È STATA A BERGAMO UNA DECINA DI GIORNI FA E LA FAMIGLIA È IN ISOLAMENTO - QUANDO SONO COMPARSI I PRIMI SINTOMI HA INFORMATO L’ASL E SI È MESSA IN QUARANTENA, MA L’INFLUENZA È PEGGIORATA ED È STATA PORTATA IN OSPEDALE

-

Condividi questo articolo


 

 

Mauro Evangelisti per “il Messaggero”

 

turisti cinesi con la mascherina a roma 9 turisti cinesi con la mascherina a roma 9

Primo caso di coronavirus in provincia di Roma. È una donna di 38 anni, che abita a Fiumicino, ha due figli di 5 e 10 anni e di recente ha viaggiato nel Bergamasco. È stata ricoverata allo Spallanzani, la famiglia è in isolamento sorvegliato, raggiunte tutte le persone che hanno avuto contatti con lei. Sono in corso verifiche più approfondite sul marito e su una figlia.

codogno – panico coronavirus 2 codogno – panico coronavirus 2

 

TURISTI CINESI ALLO SPALLANZANI TURISTI CINESI ALLO SPALLANZANI

Va detto che la donna è tornata dalla Lombardia una decina di giorni fa, ma correttamente, visto che aveva i primi sintomi dell' influenza, ha informato l' Asl e rispettato da subito una forma rigorosa di auto isolamento. Poi, visto che l' influenza peggiorava, sono state eseguite le verifiche sul coronavirus. L' ufficialità arriva con un comunicato alle 21.30: «L' esito dei test effettuati in data odierna dall' Istituto Spallanzani conferma un caso di positività al COVID-19. I test sono stati inviati all' Istituto Superiore di Sanità (Iss) per la convalida. Il nucleo famigliare del caso positivo è stato portato allo Spallanzani in sorveglianza attiva».

ospedale spallanzani roma 1 ospedale spallanzani roma 1

 

Altri tre casi in realtà sono stati trattati e guariti a Roma: i due turisti cinesi di Wuhan che stavano in un hotel di via Cavour e un emiliano tornato dalla provincia di Hubei. La paziente di ieri è però la prima italiana rilevata nella Città metropolitana di Roma. Quel viaggio in provincia di Bergamo può rappresentare un elemento rassicurante: non si tratta di un focolaio locale, ma il contagio sarebbe comunque collegato alla diffusione del virus in una parte della Lombardia.

 

turisti cinesi con la mascherina a roma 8 turisti cinesi con la mascherina a roma 8

Conferma l' assessore regionale alla Salute, Alessio D' Amato: «La donna riferisce di aver viaggiato e soggiornato in zone del Bergamasco. Immediatamente è stata avviata l' indagine epidemiologica per la verifica dei contatti stretti che sono stati posti in sorveglianza sanitaria. I test sono stati inviati all' Istituto Superiore di Sanità per la convalida. Sono stati prontamente avvisati anche il sindaco e il prefetto». Vale la pena ripeterlo: non è un focolaio locale. Stesso discorso per i due positivi rilevati in Umbria: un 31enne di un piccolo comune in provincia di Terni che a Roma aveva pranzato durante un corso di formazione con un collega di Castiglione d' Adda (Lodi), l' altro è un uomo di Foligno che era stato in Emilia.

coronavirus 1 coronavirus 1

 

LA RICOSTRUZIONE

strada vuota a san fiorano strada vuota a san fiorano

Per tutta la giornata era stato uno dei tanti «casi sospetti» su cui, da giorni, stanno lavorando allo Spallanzani. Ora dopo ora, però, l' attenzione è aumentata, perché si è saputo che il primo test aveva dato un esito positivo al coronavirus. Di per sé questo responso iniziale non vale nulla, senza la conferma del secondo esame dello Spallanzani, ma intanto le procedure per mettere in sicurezza le persone che avevano avuto dei contatti si erano attivate. Va precisato che la donna non ha legami con l' aeroporto internazionale, ma che nei giorni scorsi ha viaggiato in provincia di Bergamo. Non stava bene, lei stessa ha chiamato il numero per questo tipo di segnalazioni voluto dalla Regione Lazio. E' stata prelevata direttamente a casa ed è stata sottoposta al primo test, uno fra i tanti della quarantena in attesa di giudizio all' Istituto Spallanzani.

turiste con la mascherina a san pietro turiste con la mascherina a san pietro

 

VIRUS CINA CORONAVIRUS VIRUS CINA CORONAVIRUS

INDAGINI

Il primo responso ha convinto gli esperti della Regione Lazio, a partire dal pool di medici-detective che gestiscono le indagini per le malattie infettive, a iniziare una prima investigazione per ricostruire i movimenti della paziente. Nel frattempo, proseguiva il lavoro senza sosta del laboratorio dello Spallanzani, aperto 24 ore su 24, per verificare che il primo responso non fosse un finto positivo. Allertato anche il comune di Fiumicino. In realtà, Roma e il Lazio avevano già individuato due contagiati ed avevano saputo isolare persone che avevano avuto contatti diretti con chi era stato infettato: i due turisti arrivati da Wuhan, recuperati dall' ambulanza con le dotazioni per il bio-contenimento in un hotel di via Cavour, il 29 gennaio, però erano stati contagiati in Cina.

turisti cinesi con la mascherina a roma 7 turisti cinesi con la mascherina a roma 7

 

coronavirus hotel palatino roma coronavirus hotel palatino roma

Hanno 66 e 65 anni, dopo avere rischiato di morire ed essere stati trasportati in rianimazione, sono guariti e oggi sono entrambi negativi al coronavirus. Chi li aveva incrociati, a partire da alcuni dipendenti degli hotel, era stato messo in isolamento e per fortuna nessuno è risultato positivo. Da allora, allo Spallanzani è passato solo un altro caso - un 29enne della provincia di Reggio Emilia rimpatriato da Wuhan e già dimesso perché guarito - ma anche questa volta il contagio non era avvenuto in Italia. Tutto cambia con l' ultimo caso di ieri, perché è necessario circoscrivere nell' immediato una possibile diffusione della Sars-Cov-2.

NICCOLO ALLO SPALLANZANI NICCOLO ALLO SPALLANZANI TURISTI CINESI ALLO SPALLANZANI TURISTI CINESI ALLO SPALLANZANI termoscanner aeroporto 7 termoscanner aeroporto 7

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY


ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…