CUCÙ, L’INCHIESTA NON C’È PIÙ – IL TRIBUNALE DEL RIESAME SFILA L’INDAGINE SU CPL CONCORDIA A WOODCOCK – LA SEDE COMPETENTE SAREBBE BOLOGNA E NON NAPOLI – ADESSO PROBABILI ALTRI RICORSI DEI VARI INDAGATI

Decisione a sorpresa del Riesame, che ha confermato la custodia cautelare per i manager della Cpl Concordia Francesco Simone e Maurizio Rinaldi, ma ha disposto il trasferimento degli atti in Emilia. I reati più gravi sarebbero stati commessi a Modena, sede della cooperativa, ma visto che c’è il riciclaggio la competenza è dell’Antimafia di Bologna…

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Fulvio Bufi per il “Corriere della Sera

henry john woodcock henry john woodcock

 

Con una sentenza che in procura ha colto tutti di sorpresa, il tribunale del Riesame ha disposto ieri sera il trasferimento alla Direzione distrettuale antimafia di Bologna degli atti riguardanti l’inchiesta sulla Cpl Concordia, la cooperativa modenese vincitrice dell’appalto per la metanizzazione dei principali comuni di Ischia. 


Il provvedimento è stato emesso al termine dell’udienza relativa al ricorso di due degli undici indagati, il responsabile delle relazioni istituzionali della Cpl, Francesco Simone, e il responsabile di area Maurizio Rinaldi. Per entrambi il giudice ha respinto le istanze, confermando le ordinanze di custodia cautelare — emesse dal gip Amelia Primavera su richiesta dei pubblici ministeri Woodcock, Carrano e Loreto — in cui sono contestati i reati di associazione per delinquere, corruzione, corruzione internazionale, riciclaggio e false fatturazioni. Contestualmente, però, il tribunale ha disposto il trasferimento degli atti a Bologna. 


Perché il giudice abbia ritenuto che sia della procura antimafia emiliana la competenza territoriale su una inchiesta imperniata intorno a un appalto assegnato dal comune di Ischia, lo si capirà quando oltre al dispositivo saranno depositate le motivazioni della sentenza. Ed è questo che aspettano in procura, dove oltre alla sorpresa c’è anche la certezza di aver operato correttamente. 

FRANCESCO SIMONE - CPL FRANCESCO SIMONE - CPL


Per ora si può solo ipotizzare che il giudice abbia ritenuto che la «sede» dei reati contestati agli indagati non sia Ischia ma Modena, dove la Cpl Concordia ha i suoi uffici centrali. E poiché tra le accuse c’è anche il riciclaggio, che è sempre di competenza dei magistrati antimafia, ecco l’assegnazione della competenza territoriale a Bologna, dove, a differenza di Modena, c’è la Dda. 


Resta da chiedersi che succederà a partire da oggi per le altre udienze già fissate davanti al Riesame di Napoli, dove stamattina dovrebbe comparire Nicola Verrini, il responsabile commerciale per l’area Tirreno della Cpl. Come si regolerà il giudice che dovrà esaminarne il ricorso? La sentenza di ieri non comporta automaticamente che tutti gli atti vadano a Bologna, ma l’eventualità che si prospetti questo scenario non si può escludere.

 

cpl concordia cpl concordia

E non si può escludere nemmeno che, alla luce della sentenza, i collegi difensivi adottino nuove strategie e sollevino da subito la questione della competenza territoriale. 


Che l’inchiesta sulla Cpl fosse destinata a coinvolgere altre procure era prevedibile. Perché, soprattutto se la disponibilità a collaborare espressa da Simone e Verrini sarà confermata con i fatti, è più che probabile che verranno alla luce presunti illeciti avvenuti ben lontano da Napoli e dalla Campania, visto che la Concordia opera su tutto il territorio nazionale. In quel caso sarebbe (o sarebbe stata), la stessa procura di Napoli a trasmettere gli atti agli uffici competenti. Ma non era previsto — né prevedibile — che tutto avvenisse così presto. C’è però anche un’altra eventualità, pur in presenza della sentenza di ieri: e cioè che sia la magistratura di Bologna a dichiararsi non competente. A quel punto a dirimere la questione interverrebbero le sezioni unite della Cassazione. 
 

IL PM JOHN HENRY WOODCOCK FUORI DALLA SEDE MILANESE DELLA LEGA NORD IL PM JOHN HENRY WOODCOCK FUORI DALLA SEDE MILANESE DELLA LEGA NORD HENRY JOHN WOODCOCK HENRY JOHN WOODCOCK

 

 

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