I DANNI MAGGIORI LI FANNO I MINORI - ALLARME BABY GANG AI CASTELLI ROMANI: IN UN IPERMERCATO DI MARINO, ALLE PORTE DI ROMA, E’ COMPARSO UN CARTELLO: "DIVIETO DI ACCESSO AI BAMBINI NON ACCOMPAGNATI DAGLI ADULTI" – IL PROVVEDIMENTO HA ACCESO NUMEROSE POLEMICHE E LA DIRETTRICE DEL CENTRO COMMERCIALE HA DOVUTO RICORDARE LE FINESTRE ROTTE A PALLONATE, GLI ESTINTORI SVUOTATI, I BAGNI INTASATI: “SIAMO VITTIME DI UNA CATTIVA EDUCAZIONE”

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Da repubblica.it

 

cartello ipermercato marino cartello ipermercato marino

"Divieto di accesso ai bambini non accompagnati dagli adulti". L'allarme baby gang induce la dirigenza del centro commerciale La Nave di Frattocchie, nel comune di Marino, a esporre un cartello che mira a scoraggiare la circolazione degli adolescenti all'interno della galleria. L'avviso fa discutere e sui social esplode il dibattito tra favorevoli e contrari.

 

 

"A seguito dei molti danneggiamenti da parte dei gruppi di minori che girano da soli nel centro - recita il cartello - si fa espresso divieto ai minori di circolare nel centro commerciale se non accompagnati da un adulto responsabile". Per tutti i bimbi trovati da soli, continua l'avviso, "verranno chiamate le forze dell'ordine per rintracciare i genitori che rischiano la denuncia d'ufficio per mancata custodia".

 

 

baby gang baby gang

"La nostra è chiaramente una provocazione", spiega Giada Basile, la direttrice della galleria che ospita 30 negozi. "Ci sentiamo vittime di una cattiva educazione - aggiunge - siamo spesso alla mercé di ragazzini tra i 7 e i 16 anni totalmente fuori controllo, siamo invasi da vandali che non solo provocano danni, ma rischiano seriamente di farsi male e di causare problemi agli altri".

 

Basile ricorda gli episodi di danneggiamento come le finestre rotte a pallonate, gli estintori svuotati nei bagni, intasati dagli oggetti gettati all'interno dei water. E poi "gli adolescenti sfrecciano in bicicletta e monopattino - continua - qualche tempo fa un ragazzino è caduto, si è fatto male: il padre se l'è presa con noi. La loro maleducazione è lo specchio di ciò che assorbono in famiglia, noi non ne possiamo più".

 

 

 

 

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