DELMASTRO, QUAL E’ LA VERITÀ? - “DOMANI” RIVELA LA VERSIONE CHE IL SOTTOSEGRETARIO ANDREA DELMASTRO HA CONSEGNATO AI PM SULLO SPARO DI CAPODANNO - NEL VERBALE, DÀ UNA VERSIONE DIVERSA RISPETTO A QUELLA RACCONTATA AI GIORNALI: MENTRE POZZOLO SPARAVA NON ERA A “300 METRI” VICINO ALLA SUA AUTO, MA FUMAVA FUORI DALLA PORTA CON DUE CONOSCENTI DELLA FIGLIA. E AMMETTE CHE LA SCORTA DEGLI “AMICI” DELLA PENITENZIARIA (CHE DOVREBBE SEMPRE STARE AL SUO FIANCO) NON ERA AL SUO FIANCO NEL MOMENTO DELLO SPARO...

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Nello Trocchia per “Domani”

 

EMANUELE POZZOLO E ANDREA DELMASTRO EMANUELE POZZOLO E ANDREA DELMASTRO

«Ero fuori con due conoscenti di mia figlia, ho solo sentito il rumore dello sparo e ho pensato fosse un petardo. Poco prima avevo caricato la mia macchina». L’8 gennaio, a una settimana dallo sparo di Capodanno, il sottosegretario Andrea Delmastro Delle Vedove ha consegnato la sua verità ai magistrati della procura di Biella, guidati da Teresa Angela Camelio, pm Paola Francesca Ranieri.

 

Domani può svelare per la prima volta i contenuti di quell’interrogatorio. Un racconto che riscrive quello consegnato alla stampa e alla pubblica opinione. In particolare su un punto: dove si trovava Delmastro al momento dello sparo?

 

pozzolo delmastro pozzolo delmastro

La sigaretta e lo sparo A fine gennaio il sottosegretario, fedelissimo di Giorgia Meloni, rispondeva così ai cronisti: «Ho reso un’intervista nell’immediatezza del fatto. Per il resto ho parlato con la magistratura in qualità di testimone». Ribadendo che non era sulla scena. Il riferimento era alle interviste rilasciate, il due gennaio, nelle quali spiegava dove fosse.

 

UNA PALLOTTOLA SPUTTANATA - MEME BY EMILIANO CARLI UNA PALLOTTOLA SPUTTANATA - MEME BY EMILIANO CARLI

«Esci per buttare la monnezza, torni, e trovi un puttanaio. Stavo raccogliendo il cibo avanzato per andare via. Avevo quattro buste da portare in auto. Dalla Pro Loco alla macchina saranno 200 metri. Ero uscito con le prime due. Ritorno indietro per prendere le altre due e sento la moglie di quello che è stato ferito, che poi è il marito della figlia di uno della mia scorta, che grida “un botto...un botto”. Mi si gela il sangue e cerco di capire. Ho pensato che fosse esploso un petardo...e invece sento la moglie che dice “ma allora non hai capito era un colpo di pistola”», diceva a Repubblica.

 

andrea delmastro emanuele pozzolo andrea delmastro emanuele pozzolo

Una versione ribadita anche nell’altra intervista, rilasciata al Corriere: «Io sono uscito per caricare la macchina, ero a 300 metri di distanza, nel piazzale». […] Il cibo avanzato con la spazzatura da buttare è la versione fino a questo momento consegnata alla pubblica opinione. Davanti ai pubblici ministeri, però, Delmastro ha raccontato della sigaretta e ha collocato diversamente la sua posizione.

 

«Ero fuori con due conoscenti di mia figlia, ho solo sentito il rumore dello sparo e ho pensato fosse un petardo. Poco prima avevo caricato la mia macchina, ero risalito e mi stavo trattenendo a fumare una sigaretta con gli amici di mia figlia (V.B, A.B.), dopo il petardo non mi ero allarmato particolarmente e ho terminato la sigaretta per poi rientrare e rendermi conto di ciò che era successo», dice Delmastro.

 

andrea delmastro emanuele pozzolo andrea delmastro emanuele pozzolo

Il fedelissimo e avvocato della presidente del Consiglio, ha ricostruito quella serata e i particolari del Capodanno di Rosazza, il paesino nella valle del Cervo dove ha sede la Pro Loco, finito con lo sparo partito dall’arma del deputato Emanuele Pozzolo che ha ferito il giovane Luca Campana.

 

I pubblici ministeri hanno chiesto a Delmastro se fosse a conoscenza del possesso di armi da parte di Pozzolo, e il sottosegretario ha svelato un altro particolare: «Mi sembra di ricordare che mi avesse detto che lui o suo padre avessero delle armi, non sapevo avesse il porto d’armi per difesa personale, non potevo immaginare avesse una pistola quella sera, l’arma l’ho vista quando sono arrivati i carabinieri che l’hanno messa dentro un guanto nero. Ho saputo dell’arma dopo lo sparo».

andrea delmastro emanuele pozzolo andrea delmastro emanuele pozzolo

 

Ma perché non c’era la scorta con Delmastro? Questo punto è centrale perché gli agenti erano in servizio e dovevano assicurare la protezione dell’obiettivo. Il sottosegretario ha spiegato ai pm che si trattava di una situazione protetta e tranquilla e ha così lasciato i due agenti di scorta all’interno, uno era vicino a Pozzolo, l’altro nella cucina secondaria.

 

[…] Pozzolo era un imbucato […] da solo. Delmastro racconta di conoscerlo da vent’anni, dalla comune militanza in Alleanza nazionale, «siamo amici», conferma ai pubblici ministeri. Il sottosegretario entra, comprende che si è trattato di un colpo di pistola, si accerta della chiamata ai carabinieri e ascolta Campana, il ferito, dire a Pozzolo: «Perché mi hai sparato, perché?» Il deputato era bianco in volto e rivolgendosi all’amico sottosegretario diceva: «Posso avere io sparato?» Delmastro lo racconta come catatonico.

 

emanuele pozzolo difendeandrea delmastro su facebook emanuele pozzolo difendeandrea delmastro su facebook

[…] Pablo Morello, caposcorta di Delmastro, poliziotto penitenziario presente al momento dello sparo […] ha toccato la pistola per riporla sul mobile in un posto sicuro. Con la pistola è entrato in contatto anche il figlio di Morello per passarla al padre in modo da rimuoverla in attesa dei carabinieri. E, infatti, sull’arma risultano tre dna e dovrebbero essere quelli dei Morello e di Pozzolo.

 

L’indagine penale sembra ormai indirizzata verso un epilogo prevedibile. L’unico indagato è Pozzolo, coinvolto per le lesioni e anche per il porto abusivo di arma da fuoco, reato per il quale rischia da due a sette anni. Anche se Campana […] dovesse ritirare la querela, per il deputato si aprirebbe comunque il processo per il porto abusivo.

 

andrea delmastro con emanuele pozzolo andrea delmastro con emanuele pozzolo

La sua strategia difensiva è affidata ad Andrea Corsaro, avvocato e sindaco di Vercelli di Forza Italia, che ha scelto come consulente l’esperto Marzio Capra. Una strategia che ha riservato anche un colpo di scena quando Pozzolo si è presentato davanti ai pubblici ministeri facendo scena muta dopo gli annunci di voler raccontare ogni particolare di quella sera. […] Ma perché quel colpo? Potrebbe essersi trattato di uno sparo accidentale, […] su Pozzolo ci sono le ultime parole di Delmastro sulle condizioni del deputato: «Non ho l’impressione che fosse brillo».

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2027 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO... 

SEGNATEVI IN AGENDA QUESTA DATA: 11 OTTOBRE 2024. SARÀ UN GIORNO CRUCIALE PER IL GOVERNO MELONI PERCHÉ LA PROCURA DI MILANO DECIDERA’ SUL RINVIO AL GIUDIZIO DEL MINISTRO DEL TURISMO DANIELA SANTANCHÉ PER LA PRESUNTA TRUFFA AGGRAVATA AI DANNI DELL’INPS SULLA GESTIONE DELLA CASSA INTEGRAZIONE NEL PERIODO COVID PER 126MILA EURO - LA PROCURA MILANESE HA ACCUSATO LA SENATRICE DI FDI ANCHE DI FALSO IN BILANCIO, ASSIEME AD ALTRE 16 PERSONE E TRE SOCIETÀ, NELLA SECONDA TRANCHE DEL “PACCHETTO VISIBILIA” – AL PALAZZO GIUSTIZIA DI MILANO, IL RINVIO A GIUDIZIO DI UN MINISTRO ACCUSATO DI AVER TRUFFATO LO STATO, MOLTI LO DANNO PER SCONTATO - LA PITONESSA HA SEMPRE DETTO CHE AVREBBE RASSEGNATO LE DIMISSIONI. DA PARTE SUA, LA DUCETTA SPERA CHE LE DIMISSIONI DELLA “SANTA” NON SI SOVRAPPONGANO A QUELLE DEL MINISTRO FITTO DESTINATO A BRUXELLES: SOSTITUENDO UN MINISTRO PER VOLTA, EVITA UN RIMPASTO DI GOVERNO CHE POTREBBE AVERE CONSEGUENZE LETALI PER L’ARMATA "BRANCAMELONI" DI PALAZZO CHIGI…

IL MINISTERO DELLA CULTURA BY SANGIULIANO ERA UN COVO DI DILETTANTI ALLO SBARAGLIO! – NON C'ERA SOLO LA “NON CONSIGLIERA” MARIA ROSARIA BOCCIA: TUTTE LE SCELTE FATTE DA “GENNY DELON” PORTANO A PERSONE SENZA ESPERIENZE ADATTE (COME MINISTRO AL DEBUTTO, GENNY AVREBBE DOVUTO CIRCONDARSI DI GENTE ESPERTA) – TRA QUESTE C’E’ L’AFFASCINANTE NARDA FRISONI, UNA SIGNORA DI BELLARIA, CHE NEL FEBBRAIO 2023 VIENE NOMINATA A CAPO DELLA SEGRETERIA. E TUTTI SI DOMANDANO: COME È POSSIBILE CHE UNA ADDETTA A RISPONDERE AL TELEFONO E A PRENDERE APPUNTAMENTI, RIESCA A CONQUISTARE UN RUOLO COSÌ APICALE NELL’ORGANIGRAMMA DI SANGIULIANO? LA LEGGENDA VUOLE CHE IL SUO NOME SIA STATO CALDEGGIATO DAL MINISTRO GIORGETTI, PERSONA CHE LEI CONOSCE, E BENE…