DAGONEWS
Un ex poliziotto russo vive da dieci anni con un proiettile conficcato nel cervello. L’uomo si chiama Vladimir Krutov e adesso ha 36 anni. Nel 2010 una gang di rapinatori lo ferì a San Pietroburgo, e uccise il suo collega Dmitri Voronin. I medici lo davano per spacciato: “hai una possibilità su un milione di sopravvivere”. Invece lui ce l’ha fatta e ora racconta la sua storia.
il proiettile nel cervello di vladimir krutov
“Erano in tre, prima abbiamo provato a prenderli, mi ricordo che Dmitri a un certo punto urlò che erano armati. Ci hanno picchiato ripetutamente e poi sono riusciti a prenderci le manette e bloccarci. Hanno sparato a lui, due colpi, ho sentito qualcosa di molto caldo addosso, poi dopo 5 secondi un altro sparo e il buio. Mi sono risvegliato nove giorni dopo in ospedale, quando sono uscito dal coma”.
I medici ancora sono stupefatti dal fatto che Vladimir sia riuscito a sopravvivere. Due mesi dopo l’intervento Vladimir è uscito sano e salvo dall’ospedale, dopo che i medici avevano deciso che rimuovere il proiettile l’avrebbe ucciso. Adesso vive con una pensione di invalidità, si è sposato un anno e mezzo fa con Marina e ha una figlia di 5 mesi, Varvara. Insomma, ha una vita quasi normale, se non fosse per quel proiettile: non posso volare n[ fare la sauna, e ogni tanto mi vengono dei forti mal di testa…”
vladimir krutov con la moglie marina vladimir krutov con la figlia varvara