“DOBBIAMO DIALOGARE ANCHE CON L’ISIS” - IL DALAI LAMA OFFRE LA SUA RICETTA PER IL MEDIORIENTE: “PREGARE? NON SERVE. BISOGNA ESSERE COMPASSIONEVOLI. I RIFUGIATI CHE SONO IN EUROPA DEVONO ESSERE EDUCATI PERCHÉ POSSANO TORNARE NEI LORO PAESI D’ORIGINE E CAMBIARLI”

“La Germania è stata molto generosa ad accogliere i rifugiati, li sfama e li veste: ma adesso dovrà educarli. L'islam è una religione di pace, gli intolleranti danneggiano il proprio credo e i propri fratelli. Papa Francesco non mi ha voluto ricevere temendo per la sorte dei preti cinesi? Non ha nessuna importanza”… -

Condividi questo articolo


dalai lama glastonbury dalai lama glastonbury

Paolo Crecchi per “la Stampa”

 

«Bisogna dialogare anche con l' Isis». Il Dalai Lama porge il suo ramoscello d'ulivo al mondo da Bangalore, la capitale indiana del software e mondiale dei call center, dove ieri la Camera di commercio arabo-asiatica ha organizzato un convegno dai toni molto pratici, Peace for Economy.

 

Terrorismo e affari sono incompatibili e la massima autorità del buddismo tibetano ha riconosciuto che lo sviluppo, rispettoso dell' uomo e dell' ambiente, è un ottimo antidoto al fondamentalismo religioso.

 

Santità, lei ha detto che il nemico è sconfitto quando diventa nostro amico.

«Vero! Verissimo!».

 

Vuole Sua Santità spiegare come si fa a diventare amici dell'Isis?

dalai lama a glasto dalai lama a glasto

«Con il dialogo. Bisogna ascoltare, capire, avere comunque rispetto dell' altro. Non c' è altra strada».

 

L' Isis taglia le teste. Senza la testa, non ci sono più le orecchie per ascoltare.

«Bisogna farlo con il cuore. Essere compassionevoli. Educare. La Germania è stata molto generosa ad accogliere i rifugiati, li sfama e li veste: ma adesso dovrà educarli».

 

Perché possano essere assimilati dall' Europa?

«Perché possano tornare indietro! Se non loro, i loro figli. Devono tornare con le conoscenze e le abilità per cambiare il Paese d' origine, perché non ci siano altri fuggiaschi e altri rifugiati. Questa è l' unica soluzione».

dalai lamai leader visti dall'artista cristina guggeri dalai lamai leader visti dall'artista cristina guggeri

 

Santità, l' Europa ha paura anche dell' Islam pacifico. Teme di perdere i suoi valori fondanti che sono la libertà, l'uguaglianza, la parità fra uomo e donna: la sharia, che un giorno potrebbe essere democraticamente applicata, non li accetta.

«Ogni uomo ha una sua religione e una sua verità, ma in una comunità ci devono essere tante religioni e tante verità. L'islam è una religione di pace, gli intolleranti danneggiano il proprio credo e i propri fratelli».

 

Perdoni, Santità: le religioni raramente portano pace. Più spesso provocano guerre, lutti, miseria.

«Un giorno Dio incontrerà i capi spirituali e chiederà: perché vi siete combattuti? Io non vi avevo chiesto questo».

 

Un giorno, ma oggi? Lei ha detto che pregare non basta.

«Non serve! Dio potrebbe rispondermi: perché mi preghi per far cessare il male? Non l' ho commesso io. Non lo commetto io. Lo stai commettendo tu e devi essere tu a riparare».

ignazio marino e il dalai lama che sbadiglia ignazio marino e il dalai lama che sbadiglia

 

In India, a pochi chilometri dalla capitale New Delhi, un musulmano è stato ucciso da fanatici induisti perché sospettato di conservare carne di mucca nel frigorifero.

«La vita umana è più preziosa di un animale sacro».

 

Nel Myanmar, sono i buddisti a perseguitare i musulmani.

«Io non ho contatti con loro, ma nessuno deve perseguitare nessuno. Ognuno di noi è responsabile dell' armonia universale».

 

C'è anche la realpolitik. Persino papa Francesco non ha voluto ricevere Sua Santità, temendo per la sorte dei preti cinesi.

«Non ha nessuna importanza».

 

IL DALAI LAMA PREGA NEL SENATO AMERICANO IL DALAI LAMA PREGA NEL SENATO AMERICANO

Il Vaticano, in Cina, ha anche un ingente patrimonio immobiliare.

«Non ne so niente: certo, quei vescovi che vivono nel lusso!».

 

A suo tempo, le autorità italiane la ricevettero quasi di nascosto in ossequio alla medesima realpolitik. Ricorda? C'era Bertinotti presidente della Camera…

«Non posso ricordare, ma avranno avuto le loro ragioni. Io non ho mai voluto mettere in difficoltà nessuno».

dalai lama dalai lama

 

Fino al 2011 lei era il capo del governo tibetano, sia pure in esilio. Poteva influire maggiormente sui destini del mondo, o almeno in quelli del suo popolo: perché ha voluto lasciare?

«Io credo che un'autorità spirituale sia più libera se può occuparsi dello spirito. L'ho fatto anche per chi verrà dopo di me».

 

Una donna, si è augurato.

«Sono più sensibili di noi uomini, hanno maggiori capacità di compassione. Lo riconoscono anche gli scienziati: è un valore aggiunto di origine biologica».

 

Tuttavia, lei ha aggiunto di sperare che la Dalai Lama sia anche molto bella.

«Siiii! Bellissima. Il futuro Dalai Lama deve essere affascinante… Mica come me, no?».

 

Le piace scherzare, complimenti.

Dalai Lama Dalai Lama

«Lo trovate strano?».

 

Herman Hesse diceva che l' umorismo è la via di fuga per chi vorrebbe vivere nell' assoluto, ma non ne ha i mezzi.

(Non risponde. Sorride, ironicamente).

 

 

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…