Paolo Colonnello per “la Stampa”
Un altro omicidio di italiani in Brasile, il secondo nel giro di neanche un mese, anche se a centinaia di chilometri di distanza l' uno dall' altro. Dopo l' assassinio di Pamela Canzonieri, 36 anni di Ragusa, uccisa il 17 novembre scorso a Morro di San Paolo, nello Stato di Bahia da un vicino, questa volta è toccato a un supermanager milanese, rimasto vittima di una rapina cruenta in casa.
Alberto Antonio Pierluigi Baroli, 51 anni, è stato ucciso a coltellate nella sua villa a Beberibe, mentre cercava di difendere la moglie, Simona Rita Fiameni, architetto, riuscita nel frattempo a nascondersi in bagno. L' omicido è avvenuto sabato notte in questa località balneare a 83 chilometri da Fortaleza, nello Stato del Cearà. Un omicidio di cui, nonostante la polizia brasiliana abbia avvisato il consolato italiano, non è stata data notizia ufficiale ai media italiani.
Il manager, nato ad Oristano e laureato in Bocconi, ultimamente era il capo dell'innovazione e sviluppo della Amplifon, ma fino al 2010, dopo tre anni passati in McKinsey, era stato vicepresidente del gruppo Air Liquide Healtcare, con sede a Parigi. Oltre ai suoi incarichi manageriali però, Baroli, negli ultimi anni, aveva dato vita a un' attività imprenditoriale edilizia in Brasile, insieme allo zio della moglie, architetto, che aiutava nei progetti di costruzione della loro società.
Per questo Baroli, trascorreva la sua vita in parte a Milano, in zona Città Studi, dove vive uno dei suoi figli e la moglie, in parte a Parigi, dove vive il figlio maggiore, e in parte a Beberibe, dove è stato ucciso l'altra sera. Secondo la ricostruzione della polizia brasiliana era circa l'una e 30 di notte quando due rapinatori sono entrati nella villa dei coniugi a Praia das Fontes e sono saliti al piano superiore facendo irruzione nella camera matrimoniale dove i due stavano dormendo.
Qui li avrebbero svegliati con la minaccia dei coltelli. Il manager, un uomo dal carattere deciso, ha cercato di reagire per difendere soprattutto la moglie, che è riuscita a fuggire chiudendosi nel bagno. Lui è rimasto davanti ai due banditi che non hanno esitato ad ucciderlo.
Prima di fuggire i due hanno portato via 5000 euro, il cellulare e il computer di Baroli. La moglie, terrorizzata, quando ha capito che i due uomini erano usciti, ha chiamato aiuto con il suo telefono svegliando un vicino di casa che a sua volta ha avvisato la polizia civile.
La squadra omicidi e la procura di Fortaleza ritengono che i due assalitori fossero armati di machete e forse avessero anche un fucile. La moglie, tuttora sotto choc, è stata interrogata a lungo nella sede della polizia che poi ha contattato il consolato italiano per assistere la vittima. La zona è stata isolata per consentire le indagini e i rilievi della polizia scientifica. Dei due rapinatori infatti si sono perse le tracce. Sconvolti i figli del manager e i parenti dell' uomo che ieri si preparavano ad un triste viaggio in Brasile.