DOV’È LA VITTORIA? – NEL COMUNE IN PROVINCIA DI RAGUSA DOVE SI È CONSUMATO IL DRAMMA DEI CUGINETTI FALCIATI DA UN PREGIUDICATO UBRIACO E DROGATO, LE INFILTRAZIONI MAFIOSE ARRIVAVANO PERFINO AL COMMISSARIATO, CHE PAGAVA 50MILA EURO D’AFFITTO AL CLAN – LA FINANZA HA MESSO I SIGILLI AGLI IMMOBILI DELLA FAMIGLIA LUCA, TRA CUI QUELLO DELLA POLIZIA – VIDEO

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Brunella Bolloli per “Libero Quotidiano”

 

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Chiamate la polizia. Ma dove si trova? Dove hanno il loro quartier generale i buoni che sconfiggono i cattivi, le guardie contro i ladri, le forze dell' ordine contro quelle del male? A Vittoria, provincia di Ragusa, comune noto al sud per il suo mercato ortofrutticolo e, da pochi giorni anche per il dramma dei due cuginetti falciati da un pregiudicato che guidava ubriaco e drogato, il commissariato di polizia ha sede in una palazzina di cui la metà è di proprietà di una famiglia legata alla mafia. Ecco perché adesso, giustamente, il questore sta cercando altri uffici.

 

alessio e simone vittoria alessio e simone vittoria

A Vittoria le infiltrazioni mafiose ci sono da un pezzo, tanto è vero che l' anno scorso il Comune è stato sciolto per mafia. Sono stati nominati tre commissari prefettizi e in una relazione di 500 pagine è stato sviscerato il sistema di connivenza tra la criminalità organizzata locale e parte dei dirigenti pubblici.

 

il commissariato di vittoria 1 il commissariato di vittoria 1

È emerso che alcuni esponenti della consorteria mafiosa della "Stidda" erano legati da rapporti di parentela con amministratori comunali, per cui hanno potuto influenzare scelte di governo «con particolare attenzione alle numerose e consistenti omissioni nell' attività di gestione del mercato ortofrutticolo, governato dall' amministrazione comunale, all' interno del quale è stata dimostrata una consistente presenza della mafia nel settore dell' indotto commerciale delle forniture di imballaggi, trasporti e smaltimento dei rifiuti».

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In sintesi. Che a Vittoria fosse difficile tenere lontana Cosa nostra dalla cosa pubblica era risaputo. Ma che perfino i locali dove ha sede la polizia fossero di proprietà di famiglie di delinquenti è nuovo. Il commissariato che garantisce la sicurezza dei cittadini sta in quell' edificio di via Emanuele Loi dal lontano '92.

 

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Nel 2012, dopo che l' immobile era stato messo all' asta dal tribunale di Ragusa, c' è stato un cambio di proprietà ed è subentrato al 50% Rocco Luca, figlio di Salvatore, a cui fa capo il gruppo Lucauto di Gela, concessionaria molto nota in Sicilia per il suo parco-macchine di lusso. Luca il primo luglio scorso è finito in carcere insieme allo zio e al padre perché indagati per concorso esterno in associazione mafiosa e la Finanza gli ha sequestrato aziende e beni. Gli uomini del Gico di Caltanissetta sono quindi andati a bussare ai colleghi della polizia e hanno messo i sigilli in via Loi.

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L'affitto dello stabile è pari a 105,375, 21 euro, cifra che il ministero dell' Interno sborsa ogni anno per la sua sede locale. Facendo due calcoli, la metà finisce alla famiglia invischiata con le cosche, il restante 50% appartiene a un commerciante di Vittoria, S. Lopez.

 

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Il commissariato di Vittoria è uno dei tanti beni, per un totale di 63 milioni di euro, nell' ambito dell' operazione Camaleonte, all' imprenditore Rocco Luca, accusato, tra l' altro, di riciclaggio di proventi illeciti. Gli inquirenti hanno verificato, tramite collaboratori di giustizia, che i contatti dei Luca con la criminalità organizzata sono estesi anche alle famiglie mafiose catanesi dei Mazzei, dei Carateddi e Santapaola.

 

C' è da dire che il questore di Ragusa, Salvo La Rosa, si era già da tempo attivato per chiedere ai tre commissari prefettizi del Comune di Vittoria di individuare un nuovo stabile dove trasferire il commissariato stesso.

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