LA FIGURACCIA DELLO STATO - AL RAVE DI MEZZANO SONO RIMASTI 250 SVALVOLONI, GLI ALTRI SONO ANDATI VIA - LA QUESTURA DI VITERBO SOSTIENE CHE “NON SI SONO REGISTRATE CRITICITÀ” - MA IL PROPRIETARIO DEL TERRENO SU CUI SI E’ TENUTO IL RAVE E' INCAZZATO NERO: “SONO VENTENNI SENZA EDUCAZIONE. UNA RAGAZZA HA  DEFECATO DAVANTI A TUTTI. LE FARMACIE NON HANNO PIÙ SIRINGHE PERCHE' DESTINATE ALLO SPACCIO INTERNO ALLA FESTA. UN NEGOZIANTE HA DENUNCIATO PROVVISTE PORTATE VIA SENZA PAGARE. I CARABINIERI HANNO MULTATO 190 ITALIANI PRIVI DELLA MASCHERINA. AL RADUNO NESSUNO LA INDOSSAVA..."

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RAVE PARTY A MEZZANO RAVE PARTY A MEZZANO

1 - RAVE: QUESTURA, RIMASTE 250 PERSONE, NO CRITICITÀ

(ANSA) - Nelle ore notturne è stato verificato un notevole afflusso in uscita di mezzi provenienti dal rave del lago di Mezzano. Nei varchi di uscita viterbesi presidiati i partecipanti all'evento sono stati identificati. Al momento permangono un centinaio di mezzi e circa 250 persone. Non si sono registrate finora particolari criticità inerenti all'ordine e alla sicurezza pubblica. Lo fa sapere la questura di Viterbo.

rave party al lago di mezzano 9 rave party al lago di mezzano 9

 

Nelle prime ore del mattino, informa la questura viterbese, le forze dell'ordine si sono avvicinate al sito del raduno verificando una ridotta presenza in loco; le persone rimaste vengono identificate ed invitate ad allontanarsi. "La pressante attività di mediazione in corso fin dall'inizio dell'evento, unita ad un monitoraggio incessante delle zone di accesso al sito - viene aggiunto - ha consentito un allontanamento controllato dei partecipanti all'iniziativa".

 

PIERO CAMILLI PIERO CAMILLI

2 - «UNA SCONFITTA DELLO STATO, CI SONO PURE POSITIVI AL COVID»

Ilaria Sacchettoni per il “Corriere della Sera”

 

Si balla (e non solo) senza permesso sui terreni di Piero Camilli, imprenditore e sindaco di Grotte di Castro, alla guida di una giunta di centrodestra che lunedì, per bocca del senatore Gasparri, invocava l'alt dal ministro Lamorgese («Stop al rave subito»). Da cinque giorni, invece, festa e «sballo» proseguono senza sosta.

 

Sindaco, nessuno fa nulla. Forse è proprio impossibile intervenire...

«Non diciamo sciocchezze. Si poteva e si doveva intervenire attraverso due vie d'accesso, le principali, caricando e smobilitando il raduno prima che affluissero altri partecipanti. Questo vuole dire occuparsi di sicurezza».

 

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Sono più di ottomila. La sua non è retorica?

«Guardi io ho 70 anni e il porto d'armi. Andrei di persona, ma se mi facessi giustizia con le mie mani sarebbe ancora più evidente una cosa...».

 

Quale?

«La sconfitta dello Stato. È sotto gli occhi di tutti ormai. E aggiungo che è totalmente mancata l'attività di prevenzione che mi pare sarebbe lecito aspettarsi».

 

I partecipanti, tutto sommato, sembrano pacifici.

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«È pacifismo entrare nei capannoni della tenuta e rubare le batterie dei trattori come è avvenuto stanotte? O aizzare i cani a sgozzare pecore? Ne sono morte dieci così».

 

Ha presentato una denuncia in Procura?

«Sì e da allora, ogni mattina, allego vari elenchi di danneggiamenti avvenuti nel corso della notte, quando le temperature alcoliche dei partecipanti e il senso di impunità raggiungono l'apice».

 

Barbarie?

«No. I barbari erano dei combattenti. Questi sono ventenni senza un'educazione. Vorrei parlare con qualcuno dei genitori».

 

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Cosa gli direbbe?

«Gli racconterei di una graziosa ragazza che ieri sera ho visto defecare in mezzo a una strada di campagna, così, davanti a tutti. Gli direi che qui in paese le farmacie non hanno più siringhe perché sono tutte destinate allo spaccio interno alla festa. Gli spiegherei che a Manciano un negoziante ha denunciato una spesa proletaria: provviste portate via senza pagare. Infine, aggiungerei che si fanno due pesi e due misure».

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A che proposito?

«Negli ultimi giorni i carabinieri del Nas hanno elevato 190 multe a italiani privi della mascherina. Al raduno in questione , invece, nessuno la indossa. Uno dei partecipanti si è rivelato Covid positivo ma nessuno dice nulla».

 

Pare che le forze dell'ordine siano riuscite a contenere il danno attraverso una complessa trattativa con gli organizzatori.

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«Le pare normale? A me sembra che chi ha organizzato l'evento abbia potuto fare i suoi comodi. E neppure credo a chi mi dice che sono prossimi ad andare via da soli. Finché non avranno venduto tutte le sostanze a disposizione resteranno sulle mie terre».

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