FORZE ARMATE IN PRIMA LINEA CONTRO IL CORONAVIRUS – CIRCA 3MILA MILITARI PRONTI AL NORD, CASERME CON CAMERE SEPARATE PER LA QUARANTENA E DUPLICAZIONE DELLE SALE OPERATIVE, IL “PIANO” PER NON RIMANERE SPROVVISTI IN CASO DI CONTAGIO – PER CI TTADINI MESSE A DISPOSIZIONE 2.200 STANZE E CIRCA 6.600 POSTI LETTO, DISTRIBUITI SU TUTTO IL TERRITORIO NAZIONALE…

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Grazia Longo per lastampa.it

 

Sono 3 mila i militari dell’Esercito impegnati nell’operazione «Strade Sicure» nelle regioni del Nord Italia e che ora, sulla base delle disposizioni dei prefetti, stanno lavorando per fronteggiare l’emergenza coronavirus.

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Anche per loro valgono le regole di tutela personale indicate nell’ultimo Dpcm in vigore fino al prossimo 3 aprile. Si va dall’uso di mascherine e guanti, alla creazione di camere separate nelle caserme per l’eventuale quarantena. Ma non basta, la prevenzione passa anche attraverso la rimodulazione delle sale operative. In tempi normali si tratta di 20 strutture dislocate sul territorio nazionale, tante quante sono le regioni, ma in queste ore si stanno raddoppiando. Si sta, cioè, duplicando il servizio di ogni sala operativa proprio per evitare, in caso di contagi e di quarantene, di azzerare questi importanti centri nevralgici.

 

Al momento il contagiato eccellente è il capo di Stato maggiore dell'Esercito, generale Salvatore Farina, risultato positivo al tampone per il Covid 19. «Sto bene –  dichiara – , sono in isolamento nel mio alloggio nel rispetto delle direttive emanate dalle autorità governative e dei protocolli sanitari previsti. Continuerò a lavorare da casa e per gli impegni esterni sarò sostituito dal generale Bonato».

 

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Nei giorni scorsi anche un militare in servizio a Milano era risultato positivo tanto che era stata necessaria la sorveglianza sanitaria per una decina di suoi colleghi.

 

Il Siulm, sindacato militare interforze, fa sapere che tutti i corsi di formazione e i concorsi sono stati annullati o rimandati e che nelle caserme si prova a riorganizzare la vita quotidiana rispettando le nuove misure di sicurezza imposte dal governo. E il luogotenente Pasquale Fico, delegato sindacale Cocer Esercito considera «positiva la macchina organizzativa messa in atto a garanzia della salute dei militari in servizio. Io per primo sono in auto isolamento nel mio alloggio perché la scorsa settimana ho incontrato il Capo di Stato maggiore Farina».

 

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Ma le Difesa non pensa solo ai suoi militari. Ha, infatti, predisposto un piano di assistenza anche per i cittadini. In caso di necessità, e su richiesta delle autorità competenti sull'emergenza coronavirus, sono state messe a disposizione 2.200 stanze e circa 6.600 posti letto, distribuiti su tutto il territorio nazionale, a favore dei cittadini che debbano eventualmente sottoporsi al periodo di sorveglianza.

 

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