FUORI DAI BERGOGLIONI! – PAPA FRANCESCO TOGLIE LO STIPENDIO E L’APPARTAMENTO ROMANO AL CARDINALE RAYMOND BURKE – IL PORPORATO AMERICANO E' UNO DEGLI ESPONENTI PIÙ CONSERVATORI E TRADIZIONALISTI DEL COLLEGIO CARDINALIZIO, IN APERTO DISSENSO CON LE LINEE DEL PAPA – DOPO L'ALLONTANAMENTO DI MONSIGNOR GEORG GANSWEIN, UN NUOVO AVVERTIMENTO DI BERGOGLIO AGLI OPPOSITORI…

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Riccardo Cascioli per https://lanuovabq.it/it

 

raymond burke raymond burke

«Il cardinale Burke è un mio nemico, perciò gli tolgo l’appartamento e lo stipendio». È quanto avrebbe detto papa Francesco nella riunione con i Capi Dicastero della Curia Romana lo scorso 20 novembre e che una fonte vaticana ha rivelato alla Bussola. L’indiscrezione ci è stata poi confermata da altre fonti.

 

[…] il cardinale Raymond L. Burke, attualmente negli Stati Uniti, non ha ricevuto ancora un atto formale che confermi le parole del Papa, tuttavia visti i precedenti – da ultimo il caso di monsignor Georg Ganswein, ex segretario personale di papa Benedetto XVI – ci sono pochi dubbi che alle parole seguano i fatti.

 

papa francesco papa francesco

Né sarebbe un ostacolo la difficoltà a giustificare canonicamente una misura del genere, visto il disprezzo per le leggi della Chiesa dimostrato da papa Francesco anche in occasione della rimozione dei vescovi dalle loro diocesi.

 

La presunta inimicizia del cardinale Burke è diventata nei tempi recenti una vera ossessione per papa Francesco, ma in realtà il porporato americano è nel mirino fin dall’inizio del pontificato, probabilmente perché racchiude in sé alcuni degli elementi che più lo infastidiscono: è statunitense e rappresenta un costante richiamo alla dottrina e alla Tradizione della Chiesa; e in più risiede a Roma, a due passi da piazza san Pietro, da dove – penserà il Papa – può “tramare” contro di lui.

 

RAYMOND BURKE RAYMOND BURKE

Certo, Burke ha criticato molto chiaramente il concetto di sinodalità, che è diventato ormai un mantra che intende cambiare la natura della Chiesa, e al convegno “La Babele sinodale” dello scorso 3 ottobre, organizzato a Roma dalla Bussola proprio alla vigilia dell’apertura del Sinodo sulla sinodalità, avevano fatto molto rumore le sue argomentazioni e la polemica diretta con il nuovo prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, Victor “Tucho” Fernández, che aveva dato dell’eretico e scismatico al cardinale Burke e a quanti chiedono al Papa di «salvaguardare e promuovere il depositum fidei».

 

[...]  il cardinale Burke ha sempre respinto con forza l’etichetta di “nemico del Papa” che gli hanno voluto appiccicare fin dall’inizio del pontificato, soprattutto da quando ha criticato la posizione del cardinale Walter Kasper che, in preparazione del Sinodo sulla famiglia del 2014, ha esplicitamente invocato l’accesso alla comunione per i divorziati risposati.

 

raymond burke 3 raymond burke 3

[...] nel dicembre 2013, il Papa aveva provveduto a rimuoverlo da membro della Congregazione dei vescovi, sostituendolo con il cardinale Donald Wuerl, decisamente liberal e, guarda caso, legato all’ex cardinale abusatore seriale Theodore McCarrick.

 

E dopo la partecipazione al libro “Permanere nella verità di Cristo” (che vedeva anche i contributi dei cardinali Caffarra, Brandmüller, Müller e De Paolis) Burke, che è un valente canonista, viene rimosso nel novembre 2014 anche dalla carica di prefetto della Segnatura apostolica a cui era stato chiamato da Benedetto XVI nel 2008.

 

raymond burke 2 raymond burke 2

Gli viene invece affidata la carica di Patrono del Sovrano Ordine di Malta, incarico di secondo piano per un cardinale ancora giovane e in attività. Eppure, dopo la firma dei Dubia a seguito della Esortazione post-sinodale Amoris Laetitia (2016), continua la “rappresaglia” contro il cardinale Burke che, nel 2017 viene esautorato di fatto dal suo incarico di Patrono dell’Ordine di Malta (ma lasciandogli l’incarico formale), con la nomina di un delegato speciale del Papa: prima il cardinale Becciu e poi nel 2020 il cardinale Tomasi. Pur non avendo avuto più contatti con i membri dell’Ordine e nessun ruolo in tutto il travagliato rinnovo degli Statuti, il cardinale Burke si è formalmente dimesso a giugno di quest’anno, al compimento dei fatidici 75 anni, e immediatamente sostituito dall’81enne cardinale Ghirlanda: tanto per aggiungere scherno a scherno.

 

sinodo 1 sinodo 1

Nel frattempo però in questi ultimi anni papa Francesco non ha mai perso l’occasione di lanciare frecciatine personali al cardinale Burke, raggiungendo il culmine con la infelice (per usare un eufemismo) battuta pronunciata mentre il cardinale Burke lottava tra la vita e la morte a causa del Covid.

 

Il motivo del contendere era il vaccino, «atto d’amore» per il Papa, rifiutato invece da Burke per motivi etici: «Anche nel Collegio cardinalizio ci sono alcuni negazionisti – aveva detto il Papa con un sorriso soddisfatto nella conferenza stampa in aereo, di ritorno dal viaggio in Ungheria e Slovacchia il 15 settembre 2021 – e uno di questi, poveretto, è ricoverato col virus».

 

raymond burke 1 raymond burke 1

La seconda tornata di Dubia, presentati lo scorso luglio insieme ai cardinali Brandmüller, Sarah, Zen e Sandoval, ma resi noti soltanto il 2 ottobre scorso, avrà senz’altro irritato ancor più il Papa che, dopo la morte di Benedetto XVI lo scorso gennaio, pare aver mollato i freni inibitori.

 

Così il nuovo prefetto del Dicastero per la Dottrina della Fede, Fernández, ha potuto prendere di mira personalmente il cardinale Burke nella già citata intervista al National Catholic Register  in settembre in quello che, a posteriori, può essere considerato un avvertimento.

 

papa francesco papa francesco

E ora eccoci alla decisione annunciata dal Papa di colpire direttamente il cardinale Burke, togliendogli appartamento e stipendio, un provvedimento grave e inaudito, in barba a qualsiasi principio legale ed ecclesiale. Si può pensare che il vero scopo sia allontanare Burke da Roma, indebolendo il campo di chi resiste alla rivoluzione in atto, nell’approssimarsi di un Conclave, ma è anche un avvertimento per chi lavora nella Curia Romana. Fatto sta che la fine di questo pontificato somiglia sempre più nei metodi a una dittatura sudamericana.

RAYMOND LEO BURKE RAYMOND LEO BURKE

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...