GROSSO GUAIO A FIUMICINO! A OLTRE UN MESE DAL ROGO, MEZZO AEROPORTO RESTA ANCORA CHIUSO PER PRESUNTO INQUINAMENTO. MA ANCORA NON CI SONO DATI UFFICIALI, I PASSEGGERI AUMENTANO E L’ENAC MINACCIA DI CHIUDERE TUTTO!

L’Istituto superiore di Sanità si prende ancora una settimana per il responso finale sui fumi, intanto 4 centraline Enac dicono che i valori vengono rispettati. Il renziano Anzaldi: “Cosa aspetta la Lorenzin a intervenire?”…

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1 - INCENDIO FIUMICINO:RIGGIO,MANCA SICUREZZA CON PIU' PASSEGGERI

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(ANSA) - "Il trend dei passeggeri a Fiumicino e' in crescita: stimiamo che da qui ad una settimana si supereranno i 150 mila passeggeri, dato in se' positivo che attesta una volonta' europea ed internazionale di venire in Italia, alla quale non sara' possibile dare risposta in sicurezza se non saranno immediatamente rimosse le limitazioni tuttora operanti". Lo scrive il presidente di Enac Vito Riggio al deputato del Pd Michele Anzaldi.

 

"Ti confermo - scriveva ieri a Riggio ad Anzaldi - che sino a questo momento, nonostante il sequestro di un intero molo per i voli europei, Fiumicino ha retto sufficientemente all'impatto di un numero crescente di passeggeri. Ieri sono passati 135 mila passeggeri, pur avendo spostato a Ciampino voli low-cost per circa altri 20 mila passeggeri. Il trend e' in crescita, per cui stimiamo che da qui ad una settimana si supereranno i 150 mila passeggeri, dato in se positivo che attesta una volonta' europea ed internazionale di venire in Italia, alla quale non sara' possibile dare risposta in sicurezza se non saranno immediatamente rimosse le limitazioni tuttora operanti.

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In particolare - precisa Riggio - occorre che la sanita' pubblica emetta il suo verdetto sulla qualita' dell'aria, a piu' di un mese dall'incendio". "Nel frattempo - puntualizza il presidente Enac - ben cinque operatori certificati, tra cui uno francese ed il CNR, stanno operando segnalando ogni giorno assenza di elementi tossici. Si sta gia' discutendo di una possibile riduzione, che sarebbe un evidente danno per la reputazione del Paese e dei suoi interessi economici".

 

2 - INCENDIO FIUMICINO: ANZALDI (PD), CHE FA MINISTERO SALUTE?

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 (ANSA) - "Il ritardo sui dati ufficiali sulla qualita' dell'aria delle zone dell'aeroporto di Fiumicino attualmente sottoposte a chiusura e' inaccettabile. Dopo oltre un mese dal rogo, non ci sono ancora dati ufficiali di strutture pubbliche, con il rischio che l'intero scalo venga chiuso, come fa capire il presidente dell'Enac Vito Riggio quando parla di rischi per la sicurezza con l'aumento dei passeggeri. Che fa il ministero della Salute?". Lo afferma il deputato del Partito democratico Michele Anzaldi.

 

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"Questa vicenda sta diventando - spiega Anzaldi - imbarazzante, oltre a creare un danno inimmaginabile per l'intero Paese. L'Enac fa sapere che, secondo le rilevazioni di ben quattro centraline private, non si registrano valori dell'aria irregolari. Intanto, pero', rimane la chiusura di alcune aree dello scalo. Il ministro Beatrice Lorenzin, romana ed eletta a Roma, conosce perfettamente la rilevanza che un'infrastruttura come Fiumicino ha per la Capitale e per tutto il centro Italia. Possibile che non senta la necessita' di intervenire per capire cosa sta succedendo con l'incredibile ritardo dei dati ufficiali?".

 

2 - “FIUMICINO, RIAPRA IL MOLO O DOVREMO TAGLIARE I VOLI”

Anna Rita Cillis per “La Repubblica – Roma”

 

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Per ora è solo un’ipotesi al vaglio dell’Enac. Ma a un mese dall’incendio che devastò parte del terminal 3 del Leonardo da Vinci l’ente dell’aviazione civile è «preoccupato per la limitazione imposta dal sequestro del molo D» e se non «dovesse configurarsi al più presto un utilizzo completo » potrebbe vedersi costretto «a ipotizzare un’altra limitazione dell’operatività dello scalo».

 

«Preoccupazione» di cui l’Enac ha parlato a margine del cda dove è stato presentato da parte del presidente Vito Riggio anche un rapporto sull’operatività dello scalo di Fiumicino a un mese dall’incendio. Al centro della riunione anche il sequestro preventivo del molo D disposto dalla procura di Civitavecchia che, per l’Enac, «limita la ripresa della piena operatività dello scalo».

 

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Al punto che, «se non dovesse configurarsi al più presto un utilizzo completo di tutte le infrastrutture aeroportuali», l’Enac aggiunge la possibilità di vedersi «costretto a ipotizzare un’ulteriore limitazione dell’operatività, con i conseguenti problemi che potrebbero ricadere su tutto il sistema del trasporto aereo nazionale e con evidenti ripercussioni anche a livello internazionale, proprio alle porte dell’avvio della stagione estiva e in concomitanza con eventi importanti per il nostro Paese, come l’Expo e come il Giubileo straordinario».

 

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Nel suo intervento Riggio ha evidenziato come dall’ultimo mese, nel frattempo, il traffico a Fiumicino sia cresciuto. Rispetto allo stesso periodo dell’anno precedente, c’è stato, infatti, un incremento del 5 per cento. E domenica scorsa i passeggeri sono stati circa 135 mila (altri 20 mila sono stati registrati a Ciampino dove sono stati spostati alcuni voli low cost) mentre negli ultimi 30 giorni il totale ha toccato i tre milioni.

 

Altro punto dolente: il monitoraggio delle qualità dell’aria della zona interessata dall’incendio e dai fumi. E al riguardo il presidente dell’Enac ha spiegato che le quattro centraline, compresa quella del Cnr coinvolto da Aeroporti di Roma, «non hanno al momento evidenziato valori non conformi ai livelli consentiti». Mentre l’Iss, l’Istituto Superiore di Sanità, interessato dall’Enac, dovrebbe comunicare tra una settimana i valori riscontrati in questi giorni. Intanto dopodomani dovrebbero invece riunirsi le strutture di sanità pubblica per organizzare i rilievi.

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Un’operazione attesa da molti — Enac e Adr compresi — e sulla quale interviene anche Michele Anzaldi, deputato del Pd che sull’argomento ha presentato un’interrogazione alla Camera. «È scandaloso che a più di un mese dall’incendio ancora non si abbiano dati pubblici — dice Anzaldi — Siamo a Roma dove ci sono l’Asl, la Regione e il ministero della Salute, tre organi che per ora non sono stati in grado di fornire alcunché. Fiumicino è la nostra vetrina e il tutto accade a ridosso dell’estate, di Expo e con il Giubileo alle porte».

 

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