GROTTA DURA, CHE PAURA – INCUBO PER UNO SPELEOLOGO FRANCESE RIMASTO BLOCCATO A 300 METRI DI PROFONDITÀ NELLA GROTTA FIAT LUX, NELLE ALPI CUNEESI: L’UOMO È FERITO, NON RIESCE A RISALIRE E DA ORE DECINE DI VOLONTARI DEL SOCCORSO ALPINO LOTTANO CONTRO IL TEMPO PER RAGGIUNGERLO…

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Paola Scola per “la Stampa”

 

le operazioni di soccorso dello speleologo francese 2 le operazioni di soccorso dello speleologo francese 2

Sarà la notte più lunga della sua vita. Sospeso in un buio senza suoni. Al freddo. In un cunicolo dove la luce è distante almeno 300 metri, che nel ventre della montagna diventano ancora più terribili. I più difficili da risalire. Per uno speleologo francese sono ore di apprensione, anche se decine di volontari del Soccorso alpino stanno lottando contro il tempo, per raggiungerlo e trarlo in salvo.

 

Da ieri sera - così indica l' allarme - è bloccato nella grotta Fiat Lux. Un abisso che si trova nel complesso carsico del Marguareis, uno dei più estesi in Italia. Un paradiso per chi ama esplorare i «mondi di sotto», nel territorio di Briga Alta, il più piccolo dei Comuni del Cuneese, che guarda la pianura e dall' altra il mare di Ventimiglia.

le operazioni di soccorso dello speleologo francese 1 le operazioni di soccorso dello speleologo francese 1

Sul massiccio gli appassionati francesi organizzano ogni anno un campo estivo, di solito al Colle dei Signori, da fine luglio a metà agosto.

 

L' uomo rimasto intrappolato potrebbe far parte del gruppo, anche se le notizie in serata erano ancora frammentarie. Il Fiat Lux, scoperto da poco tempo e già visitato nel campo 2017, secondo gli esperti presenta ancora vari punti da esplorare. Un richiamo irresistibile per un appassionato.

 

grotta fiat lux grotta fiat lux

Ieri sera l' allarme ha mobilitato gli specialisti del soccorso in montagna da Piemonte, Liguria e Toscana. «Non conosciamo esattamente le condizioni della persona bloccata - si sono limitati a riferire - Le comunicazioni sono difficoltose ed è prioritario mettere le squadre d' emergenza nelle migliori condizioni per intervenire.

 

Non sappiamo la gravità della situazione, se non per la profondità. Il collega potrebbe essere rimasto incastrato, forse con un ginocchio, e per questo non può risalire da solo. Previsioni? Arduo pensare di riuscire entro la notte a riportarlo in superficie».

 

speleologo 6 speleologo 6

A Briga Alta sono saliti anche i "disostruttori", cioè personale esperto nell' uso di micro-cariche. Indispensabili nel caso in cui si renda necessario allargare il cunicolo, facendo saltare eventuali sporgenze. Un'operazione delicata, che dev'essere valutata da una commissione di esperti.

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L' elicottero ha portato in quota anche l' équipe di medici specializzati del Corpo nazionale Soccorso alpini e speleologico, pronti a intervenire calandosi nell' abisso. Farebbe parte del team anche Chiara Giovannozzi, torinese, ormai una veterana delle emergenze nella zona carsica del Marguareis.

 

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Esattamente dodici anni fa, quando la sera di un altro 8 agosto - fu il primo medico del Soccorso alpino a raggiungere Igor Jelinic, speleologo croato intrappolato a -300 metri nella pancia della montagna, nella grotta Piaggiabella. Non la Fiat Lux, ma pur sempre nel medesimo groviglio di cunicoli. Con una gamba fratturata e una spalla lussata, Jelinic rivide la luce del sole dopo cinque giorni.

 

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Igor è un esperto, di quelli che inseguono «l' emozione di un viaggio al centro della terra», ma viene tradito da una delle gallerie della fitta «ragnatela». Devono aiutarlo 200 volontari da tutta Italia, compresi i «fuochini», per aprire varchi dove la barella non passa. Finché domenica 12 agosto 2007, alle 13,36, il gruppo riemerge in superficie. Dopo 96 ore sotto terra.

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«Il soccorso è stato uno dei più complessi nella storia», raccontò Igor Jelinic a La Stampa». Lo stesso accade in queste ore nella Fiat Lux. Un' altra missione contro il tempo. Ancora nella pancia della terra.

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