HOLLYWOOD NEL CORONACAOS – L’IMPATTO DEL COVID-19 SI FA SENTIRE ANCHE SUL CINEMA: PREVISTE PERDITE DI MILIARDI DI DOLLARI IN MANCATI INCASSI CON LE MAJOR RINVIANO LE USCITE DI FILM. È GIÀ CAPITATO A JAMES BOND CHE FARÀ IL DEBUTTO A NOVEMBRE E NON PIÙ AD APRILE – I BOTTEGHINI HANNO INIZIATO A CEDERE NEGLI USA DOVE GLI INCASSI SONO POCO MENO DI UN QUARTO RISPETTO ALLO STESSO WEEK END DEL 2019. E LE CASE DI PRODUZIONE… - VIDEO

-

Condividi questo articolo


 

Da "www.lastampa.it"

 

hollywood 1 hollywood 1

L'impatto del coronavirus si fa sentire sull'industria dei sogni: Hollywood prevede perdite di miliardi di dollari in mancati incassi, mentre il mercato cinese è fermo da settimane e le major rinviano le uscite di film di sicura cassetta come il prossimo James Bond. «Impossibile fare pronostici», ha detto una fonte dell'Hollywood Reporter notando anche il calo di incassi in altri mercati importanti come la Corea del Sud e l'Italia.

 

james bond - no time to die james bond - no time to die

L'anno scorso il box office internazionale era stato di 31,1 miliardi di dollari, un record, per un totale globale di 42,5 miliardi, un altro primato. Ma le celebrazioni si sono presto fermate con l'emergenza del virus in Cina nei primi giorni del 2020.

 

Anche negli Usa, il più importante box office nel mondo con oltre 11 miliardi di dollari di incassi nel 2019, i botteghini hanno dato cenni di cedimento: i 40 milioni di dollari di biglietti venduti del primo classificato di questo fine settimana, il fantasy animato della Disney/Pixar Onward, sono poco meno di un quarto rispetto allo stesso week end del 2019 (il confronto con i 153 milioni di Captain Marvel era già brutale in partenza).

 

GLI EFFETTI DEL CORONAVIRUS SU HOLLYWOOD 1 GLI EFFETTI DEL CORONAVIRUS SU HOLLYWOOD 1

Il segnale evidente è che i consumatori, preoccupati del contagio, hanno avuto pochi incentivi a lasciare le case dove possono comunque vedere un film in streaming su Netflix o sulle altre piattaforme di entertainment digitale.

 

Le major hanno preso atto di questi segnali: il debutto nelle sale del prossimo James Bond No Time to Die è stato rinviato da aprile a novembre proprio invocando per l'impatto del coronavirus, una decisione che ha fatto ipotizzare altre scelte analoghe da parte di altri studi che per ora non si sono realizzate.

 

GLI EFFETTI DEL CORONAVIRUS SU HOLLYWOOD GLI EFFETTI DEL CORONAVIRUS SU HOLLYWOOD

Intanto in Cina dove le oltre 70 mila sale sono chiuse da settimane, le previsioni sono di perdite da due miliardi di dollari nei primi due mesi dell'anno. Disney, che ci contava molto, ha posposto l'uscita cinese di Mulan, mentre film premiati agli Oscar come 1917, Jojo Rabbit e Piccole donne sono usciti dalla programmazione.

 

james bond james bond

Primi stop anche alle produzioni: Paramount ha rinviato «per abbondanza di cautela», ma anche in ossequio alle norme italiane che vietano gli assembramenti, le riprese di Mission: Impossible 7 con Tom Cruise che doveva essere girato per tre settimane a Venezia.

daniel craig 2 daniel craig 2 daniel craig 1 daniel craig 1 daniel craig 3 daniel craig 3

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…