INDECENTI EVASIONI - ARRESTATI IN SARDEGNA TRE IMPRENDITORI CHE APRIVANO SOCIETÀ SPECIALIZZATE NELLA GESTIONE DI RISTORANTI, ALBERGHI E STRUTTURE RICETTIVE, VINCENDO GARE D’APPALTO E POI SVUOTAVANO LE CASSE DELLE AZIENDE PORTANDOLE AL FALLIMENTO - LO SCHEMA È ANDATO AVANTI PER QUASI 15 ANNI, CON OLTRE 3 MILIONI DI EURO DI IMPOSTE NON VERSATE E 2,8 MILIONI DI EURO DI MUTUI BANCARI NON PAGATI - LA GUARDIA DI FINANZA HA SEQUESTRATO UNA SERIE DI IMMOBILI PER UN VALORE DI OLTRE CINQUE MILIONI DI EURO: LE INDAGINI SONO PARTITE DOPO CHE…

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(ANSA) - Non versavano le imposte, aprivano società specializzate nelle gestione di ristoranti, alberghi e strutture ricettive utilizzando dei prestanome, vincevano gare d'appalto e poi svuotavano le varie aziende portandole al fallimento. Una tecnica attuata dal 2008 fino allo scorso anno, con oltre 3 milioni di euro di imposte non versate e 2,8 milioni di euro di mutui bancari non pagati. Adesso la Guardia di finanza di Oristano con l'operazione 'Immobil crack' ha messo fine alla loro attività.

 

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In carcere sono finiti due imprenditori di Pattada nel Sassarese, i fratelli Mario e Tomaso Seu di 73 e 61 anni, mentre ai domiciliari è finito Gianni Poddi, 56 anni, di Cabras, arrestato ad Alghero dove era domiciliato. Le ordinanze di custodia cautelare sono state richieste dal pm della Procura di Cagliari Giangiacomo Pilia e firmate dal Gip, Michele Contini. I tre sono accusati avario titolo di bancarotta fraudolenta patrimoniale e documentale, bancarotta semplice, falso in bilancio con mancato pagamento delle imposte e turbata libertà degli incanti.

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Indagati anche i due figli di uno degli imprenditori. Una quarta persona destinataria dell'ordinanza in carcere è deceduta nel corso delle indagini. Sequestrati una serie di immobili per un valore di oltre cinque milioni di euro, tra i quali il "Teatro De Candia" di Ozieri; alcuni appartamenti a Cagliari e Villasimius; terreni e casolari a Pattada nel Sassarese, Elmas, Settimo San Pietro e Serdiana in provincia di Cagliari.

 

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Le indagini della Guardia di finanza di Oristano che hanno portato all'arresto dei due imprenditori di Pattada e del prestanome sono iniziate nel 2018 dopo una verifica fiscale nei confronti di una società di cui erano titolari gli arrestati che gestiva alberghi e ristornati con sede legale in Villasimius e sede amministrativa a Sassari. Dagli accertamenti sono emersi i mancati versamenti all'erario e il mancato pagamento dei mutui bancari.

 

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Dalle successive verifiche è emerso che veniva utilizzata la stessa tecnica in tutta l'Isola già dal 2008 "mediante una galassia di società (circa trenta) che sarebbero riconducibili sempre agli stessi soggetti ovvero a loro prestanome e sarebbero state di volta in volta costituite, svuotate e destinate al fallimento", spiegano dalle Fiamme gialle. Ma non solo. Gli indagati avrebbero "interferito, in varie occasioni, con il regolare svolgimento delle aste giudiziarie alle quali avrebbero indebitamente partecipato allo scopo di riacquisire beni in precedenza escussi nei loro confronti - sottolineano dalla Guardia di finanza -.

 

Proprio in quest'ultimo contesto rientrerebbe la vicenda del "Teatro De Candia" di Ozieri, acquistato nell'anno 2001 mediante la stipula di un mutuo regionale di oltre mezzo milione di euro successivamente non onorato, con conseguente procedura esecutiva e vendita all'asta del bene di cui, tuttavia, è risultato aggiudicatario sempre uno degli stessi imprenditori".

 

guardia di finanza guardia di finanza

Tra le altre operazioni finite sotto la lente ci sono anche: la costituzione di una società di assicurazioni che, pur riscuotendo i premi dai clienti avrebbe omesso di versarli alla compagnia assicurativa, per un importo complessivo che supera il milione di euro e nel 2022 "la stipula di un contratto di locazione di significativo importo con un importante player europeo nel settore turistico (comunque estraneo ai fatti) - precisano dalla Guardia di finanza - per la gestione di un villaggio vacanze e di un hotel in provincia di Cagliari attraverso una società appositamente costituita. Questa avrebbe, a sua volta, "ereditato" il bene per un importo irrisorio da altra azienda sempre agli stessi soggetti riconducibile, qualche giorno prima del fallimento di quest'ultima".

 

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