Marco Cusumano e Raffaella Patricelli per il Messaggero
Il nome di Ahmed Hanachi rimbalza di bocca in bocca tra i cittadini di Aprilia, dove il terrorista ha vissuto insieme a Ramona, una ragazza del posto che sposò nel 2008. La cittadina a 40 chilometri da Roma finisce, per la seconda volta in pochi mesi, sotto la lente d'ingrandimento degli investigatori che vogliono capire perché proprio qui hanno vissuto due terroristi islamici, prima Anis Amri l'autore della strage di Berlino e ora Hanachi, l'accoltellatore di Marsiglia.
Come Amri, anche Hanachi non si è fatto notare quando era ad Aprilia. «La sua presenza in città non si è avvertita più di tanto - spiega il sindaco Antonio Terra - è stato cancellato dall'anagrafe a maggio scorso proprio su indicazione dell'ex suocero. La notizia ci colpisce molto e chiaramente ci preoccupa, ma ad Aprilia ci sono 140 tunisini residenti e nessuno di loro ha mai mostrato collegamenti con estremismi di vario genere.
Anzi, in tanti vivono in periferia perché lavorano come braccianti agricoli, altri sono in città da tantissimi anni. La convivenza sul territorio è sempre stata serena, lo dimostrano le tante iniziative svolte proprio insieme alla comunità tunisina. Chiaramente ad oggi l'attenzione si alza, ma abbiamo avuto rassicurazioni dalle forze dell'ordine sul fronte della sicurezza».
«NESSUN CONTATTO DA ANNI»
Nel quartiere Agroverde, però, quasi nessuno ha voglia di parlare. Ieri molti cronisti hanno assediato la casa degli ex suoceri, dove viveva anche Hanachi con la moglie, in via Guido Rossa 23. I genitori della ragazza hanno concesso solo una secca dichiarazione: «Non abbiamo più contatti con lui da anni ormai». I vicini di casa hanno poi tentato di allontanare i giornalisti e la situazione è diventata piuttosto tesa.
Ahmed Hanachi e vittime attentato marsiglia
La famiglia apriliana viene descritta come tranquilla: «E' brava gente - commentano al vicino tabacchi - persone che non hanno mai creato problemi. Anzi si sono liberati da quel ragazzo, loro lo hanno allontanato dopo la fine della relazione con la figlia». Tempo fa la mamma della ragazza si sarebbe sfogata con una barista: «Meno male che quello è andato via, ha rovinato la vita a mia figlia».
Il sindaco Terra racconta di conoscere bene gli ex suoceri di Ahmed Hanachi: «Persone per bene, cittadini attivi sempre pronti a segnalare ogni disagio in città. E' stato proprio l'ex suocero, il 4 maggio scorso, a segnalare che questa persona non viveva più in città da circa 3 anni». All'anagrafe c'è la scheda a suo nome: Ahmed Hanachi, nato il 9 novembre 1987 a Bizerte in Tunisia, alto 181 centimetri, di professione operaio generico. Arrivò in Italia nel 2006, il 12 dicembre 2008 sposò Ramona dalla quale si separò nel 2014. Lui andò via dall'Italia proprio in quel periodo e anche Ramona lasciò successivamente Aprilia per andare a vivere in Tunisia, dove si trova tutt'ora con il suo nuovo compagno.
LAVORAVA COME BRACCIANTE
Ad Aprilia nessuno sembra ricordarsi di Hanachi. Negli anni della sua permanenza pare abbia svolto qualche lavoro nei campi come bracciante, ma soprattutto bivaccava in giro per i bar. Un'esistenza nell'ombra, fino a quando Ahmed Hanachi è stato identificato come il killer di Marsiglia, l'uomo che ha ucciso due giovani donne alla stazione Saint-Charles, un atto rivendicato dall'Isis.
Al momento non risultano contatti tra lui e Anis Amri, l'attentatore di Berlino, né con gli altri quattro tunisini espulsi dal Viminale dall'area di Latina. Hanachi ha avuto solo piccoli precedenti per droga e furto, un piccolo criminale, come viene definito dagli investigatori, che però potrebbe aver nascosto intenzioni ben più preoccupanti.
La comunità dei tunisini ad Aprilia è stata colpita dalla notizia come commenta Siehm Zrelli, presidente dell'associazione La Palma del Sud: «Siamo colpiti come tunisini, come persone e come residenti di Aprilia. La nostra associazione si batte da sempre per la pace e la convivenza». Zrelli conferma che Hanachi non si è mai avvicinato all'associazione, non è una persona nota: «Il cognome non mi dice assolutamente nulla. Le famiglie iscritte all'associazione sono sul territorio da almeno 20 anni, siamo persone attive anche a livello imprenditoriale, ben integrate in città».
Ma resta da capire perché Aprilia sia diventata, ancora una volta, terra di passaggio per terroristi pronti a colpire in Europa.
ANIS AMRI ALLA STAZIONE DI MILANO IL 23 DICEMBRE
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