Si avvia verso la chiusura l'indagine sull'imprenditore delle slot machine, Francesco Corallo, che vede tra gli indagati anche l'ex leader di An Gianfranco Fini, la compagna Elisabetta Tulliani, il fratello di quest'ultima, Giancarlo, e il padre Sergio. I pm ipotizzano il reato di riciclaggio. Gli inquirenti procederanno nei prossimi giorni a notificare l'avviso di conclusione alle parti.
Nell'inchiesta è finita anche la vicenda della compravendita di un appartamento a Montecarlo, lasciato in eredità dalla contessa Colleoni ad AN. L'immobile, secondo quanto accertato, sarebbe stato acquistato da Giancarlo Tulliani (attualmente latitante) grazie ai soldi di Corallo attraverso due società (Printemps e Timara) costituite ad hoc. L'operazione di compravendita sarebbe stata autorizzata da Fini.
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Una ricostruzione respinta dall'ex presidente della Camera che, sentito dagli inquirenti ad aprile scorso, ha affermato di non sapere che il cognato fosse l'acquirente. Lo scorso febbraio, il gip, accogliendo le richieste della procura, aveva emesso un decreto di sequestro per equivalente pari a oltre 7 milioni relativo a beni immobili, mobili e conti, riconducibili alla famiglia Tulliani. E due mesi dopo, aveva ordinato il sequestro di due polizze vita del valore complessivo di 934 mila euro riferibili a Fini non risultando lui intestatario di beni immobili e mobili registrati.
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