“LE ACCUSE DEL SUDAFRICA CONTRO ISRAELE PRESSO LA CORTE DI GIUSTIZIA DELL'AIA RIGUARDO AL 'GENOCIDIO' SONO FALSE, OLTRAGGIOSE E DISGUSTOSE” – LA REPLICA DI TEL AVIV DOPO CHE LA CORTE DELL’AJA HA ORDINATO A NETANYAHU DI FERMARE L’OFFENSIVA A RAFAH (A SEGUITO DELLA RICHIESTA SUDAFRICANA) – AEREI DA GUERRA ISRAELIANI HANNO POI LANCIATO UNA SERIE DI ATTACCHI SU RAFAH (PRESO DI MIRA UN COMANDANTE DI ZONA DI HAMAS) – IL SONDAGGIO: LA GUERRA A GAZA E’ GIUSTA PER Il 94% DEGLI ISRAELIANI…

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Israele, 'le accuse di Pretoria all'Aja false e oltraggiose'

benjamin netanyahu benjamin netanyahu

(ANSA) - Le accuse del Sudafrica contro Israele presso la Corte Internazionale di Giustizia dell'Aia "riguardo al 'genocidio' sono false, oltraggiose e disgustose". Lo hanno sostenuto in una nota congiunta il capo di Stato Maggiore per la Sicurezza Nazionale e il portavoce del ministero degli Esteri.

 

Israele - hanno aggiunto dopo aver ricordato l'attacco di Hamas del 7 ottobre - ha intrapreso "una guerra giusta in conformità con il suo diritto di difendere il proprio territorio e i propri cittadini, pur mantenendo i propri valori morali, il diritto internazionale e il diritto internazionale umanitario".

 

rafah rafah

"Israele - hanno proseguito - non ha condotto e non svolgerà attività militare nell'area di Rafah che crei condizioni di vita che potrebbero portare alla distruzione della popolazione civile palestinese, in tutto o in parte". Israele "continuerà i suoi sforzi per consentire l'ingresso degli aiuti umanitari nella Striscia di Gaza e agirà, in conformità con la legge, per ridurre il più possibile i danni alla popolazione civile nella Striscia di Gaza".

 

Inoltre, Israele continuerà a mantenere "aperto il valico di Rafah, consentirà la continua introduzione di aiuti umanitari dal lato egiziano del valico e impedirà alle organizzazioni terroristiche di controllare il valico". (ANSA).

 

La Palestina all'Onu, 'Israele rispetti le decisioni dell'Aja'

Netanyahu Benny Gantz Yoav Gallant Netanyahu Benny Gantz Yoav Gallant

(ANSA) - L'ambasciatore palestinese all'Onu, Ryad Mansour, "plaude" alla decisione della Corte internazionale di giustizia dell'Aja che ha ordinato a Israele di fermare l'offensiva militare a Rafah. "Accogliamo con favore queste misure provvisorie per la cessazione dell'operazione militare a Rafah e l'appello a riaprire il valico" per l'ingresso degli aiuti umanitari, ha detto, sottolineando che Israele "deve rispettare" queste decisioni vincolanti "senza esitazione". (ANSA).

 

 

TANK ISRAELIANI AMMASSATI VICINO AL VALICO DI RAFAH TANK ISRAELIANI AMMASSATI VICINO AL VALICO DI RAFAH

Media, 'raid Idf a Rafah su un comandante di zona di Hamas'

(ANSA) - Nel raid a Rafah l'esercito ha preso di mira il comandante di zona di Hamas. Lo riferiscono i media, secondo cui si tratta di Muhammad Shaaban. Già altre volte, secondo le stesse fonti, l'Idf ha tentato di colpirlo. (ANSA).

 

LA GUERRA A GAZA E’ GIUSTA PER Il 94% DEGLI ISRAELIANI

Stefano Mannoni per MF – Milano Finanza – Estratti

 

Benjamin Netanyahu Benjamin Netanyahu

(…) I sondaggi sono spiacevoli ma sono chiari: per il 94% degli israeliani l’offensiva a Gaza è giustificata o addirittura insufficiente. E ancora: non deve essere consentito il transito di cibo e medicine alla popolazione di Gaza. E infine: della soluzione della questione palestinese non importa niente a nessuno, lo status quo giudicato tutto sommato accettabile dai più.

 

E qual è lo status quo? Lo stesso New York Times ha pubblicato una meritoria e documentata inchiesta sulla condizione della Cisgiordania ovvero dei territori occupati da Israele dopo la guerra del 1967. Ebbene questi territori, che secondo il diritto internazionale non appartengono a Israele, sono governati dall’esercito di Tel Aviv…

 

tendopoli a rafah tendopoli a rafah

Centinaia e centinaia di casi documentati attestano come militari e polizia non facciano nulla per proteggere le popolazioni arabe dalle vessazioni di coloni animati da un forsennato istinto di repulsione verso i palestinesi, ritenuti occupanti e abusivi di quelle chiamano “Giudea e Samaria”. L’Occidente, da sempre prigioniero del pregiudizio anti-arabo  descritto dal grande intellettuale Edward Said, ha reagito debolmente, limitandosi a qualche sanzione individuale contro ben noti estremisti. Ma non vi sarà pace in Palestina fino a a quando i due nodi, Gaza e Cisgiordania, verranno trattati congiuntamente a un tavolo dove agli americani si chiederà un po’ di onestà (…) e agli europei un po’ di coraggio

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