“Cambiare le date significa annullare gli impegni presi e il lavoro fatto, senza garanzie per il futuro”. Giuseppe Laterza risponde picche all’appello delle istituzioni volto a evitare che la nascente edizione torinese del Festival dell’Economia si sovrapponga a quella originaria, che si svolgerà a Trento dal 2 al 5 giugno.
“Il mercato vive di diversità: c’è una grande domanda di informazione economica di qualità” aggiunge Laterza, auspicando che le istituzioni “vogliano continuare a crederci per dare a Torino quel grande festival internazionale dell’economia che i cittadini si aspettano”.
La kermesse subalpina, nelle intenzioni degli organizzatori, si dovrebbe proprio svolgere contemporaneamente a quella trentina. Una decisione che secondo molti è soprattutto alimentata dalla volontà di rivincita degli inventori, messi alla porta dall'amministrazione provinciale di Trento che, va sottolineato, detiene il nome e il logo dello scoiattolino.
Ma Regione, Comune e fondazioni bancarie (Compagnia di San Paolo e Crt), che la finanziano con 8 milioni di euro per cinque edizioni, hanno sin dall’inizio posto il problema della data: nessuna concomitanza per evitare una guerra tra istituzioni che rischia di penalizzare entrambe le manifestazioni.
Intanto però la macchina organizzativa capitanata da Tito Boeri e dall'editore barese è andata avanti con gli inviti e ora sostiene sia troppo tardi per apportare delle modifiche al calendario. Chi la spunterà? Il rischio annullamento è sempre più concreto. Anche perchè nel contratto siglato a suo tempo le date erano già state stabilite, quindi si potrebbe aprire un contenzioso qualora le istituzioni piemontesi decidessero, nei fatti, di disdettarlo. Con rischio per Torino e il Piemonte si fare una figura da cioccolattai.
FESTIVAL ECONOMIA TRENTO Silvestri 24OreEventi Tamburini Sole24Ore Fugatti ProvinciaTrento Cerbone Gruppo24ORE
“Il Festival – ha scritto ieri in un comunicato il Collegio Carlo Alberto cui è stata affidata la regia scientifica dell’evento – rappresenta una importante opportunità per Torino e il Piemonte ed è fondamentale che si svolga senza generare conflitti di partecipazione da parte di ospiti, pubblico e organi di informazione nazionali e internazionale, sovrapponendosi a manifestazioni analoghe organizzate nelle stesse date”.
Il Collegio evidenzia «l’importante contributo e la straordinaria qualità nell’ambito della divulgazione scientifica, così come il valore delle sue ricadute per Torino e per il Piemonte”. Infine l’auspicio “che Editori Laterza e il professor Boeri, anche alla luce del grande lavoro già svolto, possano concordare sullo slittamento delle date per la buona riuscita del Festival, già dalla prima edizione e per tutte le edizioni successive”.
ARTICOLI CORRELATI