“FIN DA PICCOLI ABBIAMO SUBITO VIOLENZE FISICHE E PSICOLOGICHE DA PARTE DI NOSTRA MADRE” – JOHN ELKANN, NEL BEL MEZZO DELLA GUERRA LEGALE PER L'EREDITÀ DI FAMIGLIA, SPARA LA BOMBA CONTRO LA MADRE MARGHERITA AGNELLI: “PER QUESTO I MIEI NONNI HANNO CREATO UN RAPPORTO PROTETTIVO INTORNO A NOI NIPOTI. NEL 2004 TUTTA LA MIA FAMIGLIA SI È COMPATTATA INTORNO ALLA FIAT, PORTANDO AVANTI LE VOLONTÀ DI MIO NONNO. L’UNICA A CHIAMARSI FUORI È STATA MIA MADRE, CHE POI HA REAGITO NEL MODO PEGGIORE” – LO SCONTRO COL GOVERNO MELONI: “SIAMO PRONTI A CONFRONTARCI, PER CONDIVIDERE LE NOSTRE PROSPETTIVE E QUELLE DEI PAESI DOVE SIAMO PRESENTI…”

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Marco Ferrando per “Avvenire”

 

JOHN ELKANN E MARGHERITA AGNELLI JOHN ELKANN E MARGHERITA AGNELLI

Le ambizioni per il futuro, i numeri del presente, le impronte indelebili lasciate da chi ha aperto la via nel passato. Nella casa che fu del Senatore e che oggi è sede della Fondazione Agnelli, a vent’anni esatti dalla rivoluzione al vertice che lo vide lavorare al rilancio di Fiat accanto a Sergio Marchionne, John Elkann sceglie Avvenire per intervenire sul futuro dell’industria, dell’automotive e in particolare sull’impegno della sua famiglia per l’auto in Italia: [...]

 

Ingegnere, il primo giugno 2004 iniziava l’era Marchionne e lei dopo sette anni in cda assumeva la carica di vice presidente. Qual è il suo bilancio?

Vent’anni fa tutti davano la Fiat per morta, ma non è andata così: grazie all’impegno della mia famiglia, la guida di Sergio e il lavoro di tutte le persone coinvolte, abbiamo cambiato un destino che sembrava segnato. Questo ci ha inculcato un forte senso di sopravvivenza, che alla fine è il tratto comune delle quattro società che oggi compongono Stellantis: Fiat, Chrysler, Peugeot e Opel.

 

ginevra john lapo elkann ginevra john lapo elkann

Qual è l’immagine più significativa che le è rimasta di questi vent’anni?

Il lancio della 500 nell’estate del 2007 a Torino sulle rive del Po è stato un momento di festa e di forti emozioni. Insieme alla nostra città celebrammo il rilancio del gruppo che non solo diventava possibile, ma stava già avvenendo.

 

Che cosa ha rappresentato Sergio Marchionne per lei?

Ci ripensavo a settembre dell’anno scorso, quando sono andato al cimitero di Toronto dove riposa con i suoi genitori e sua sorella. Abbiamo avuto un forte rapporto professionale, che è poi diventato amicizia e complicità. Sergio aveva un’umanità unica: disponeva di una capacità di comprendere le persone con una sensibilità che hanno in pochi.

 

john elkann marchionne con la panda john elkann marchionne con la panda

E che cosa ha rappresentato, invece, per la Fiat?

Ha trasformato la Fiat e le ha permesso di cogliere una sfida come quella di Chrysler, che le ha aperto le porte del mondo. E poi ha dato avvio alla trasformazione della Fiat in quattro realtà competitive sui mercati globali: Stellantis, e poi Ferrari, Cnh e Iveco.

 

[...]

 

Però con il Governo Meloni i rapporti non sono stati particolarmente cordiali.

Il nostro rapporto con il governo italiano, così come con i governi di tutti i paesi dove operiamo, è di massimo rispetto, sempre alla ricerca del dialogo. E siamo sempre pronti a confrontarci, per condividere le nostre prospettive e quelle dei paesi dove siamo presenti.

 

SERGIO MARCHIONNE E JOHN ELKANN SERGIO MARCHIONNE E JOHN ELKANN

Lunedì il consigliere delegato di Stellantis, Carlos Tavares, ha annunciato ai sindacati che a Mirafiori arriverà la tanto attesa nuova 500 ibrida, che in prospettiva garantirà volumi importanti. Ma per la nuova linea bisognerà attendere fino al 2026.

Mirafiori negli ultimi anni ha beneficiato di investimenti che hanno permesso l’avvio di attività addizionali alla produzione di auto: abbiamo inaugurato il centro di ricerca e di test sulle batterie elettriche, la produzione delle trasmissioni elettrificate, il campus di uffici sostenibili e il centro per l’economia circolare. E questo grazie anche alla lungimiranza di un sindaco, Stefano Lo Russo, e di un presidente di Regione, Alberto Cirio, peraltro di colori politici diversi: il percorso che stiamo tracciando, che include la nuova 500 ibrida, è frutto anche di questa buona politica.

 

[...]

 

MARGHERITA AGNELLI E JOHN ELKANN MARGHERITA AGNELLI E JOHN ELKANN

In molti parlano di una Stellantis a trazione francese, se non di una vera e propria vendita mascherata.

Dicevano la stessa cosa con l’operazione Fca: «Ora comanda Detroit ». La realtà è che Stellantis opera in tutto il mondo, ha forti radici in America, Francia e Italia, e nel suo top management ci sono tante nazionalità: l’ad è portoghese, la responsabile finanziaria è americana, il capo della tecnologia è croato. Guardando ai marchi: il responsabile del marchio Jeep è italiano, quello di Peugeot inglese, quello dell’Alfa Romeo è francese. È nel pieno rispetto delle identità nazionali che sta la vera forza e la ricchezza di Stellantis.

 

john elkann margherita agnelli john elkann margherita agnelli

I componentisti denunciano una preferenza per i fornitori transalpini.

C’era la stessa percezione all’epoca di Chrysler. La realtà è che si sono aperte nuove opportunità. Come nel caso di Brembo, che ha saputo accompagnarci nel mondo.

 

[...]

 

In occasione del Primo Maggio, l’arcivescovo di Torino, Roberto Repole, facendo riferimento alle vicende Stellantis ha detto che «se la scelta di abbandonare il nostro territorio può essere compresa quando è necessaria per la sopravvivenza dell’azienda, non mi pare possa essere accettabile quando risponde alla logica di moltiplicare in modo esasperato i profitti: credo che esistano limiti all’accumulo della ricchezza, oltre i quali non è legittimo sacrificare la vita delle persone». Come ha reagito?

Sono parole che ho ascoltato con attenzione: nella vita delle comunità, la Chiesa ha un ruolo fondamentale, e ogni richiamo è uno stimolo a fare meglio e a impegnarsi di più, nel nostro lavoro e nel sociale.

LAPO GINEVRA E JOHN ELKANN LAPO GINEVRA E JOHN ELKANN

 

Non vede una questione di profitti eccessivi?

Nella vita delle aziende, i profitti sono importanti per investire nel futuro. E quando ci sono, vanno condivisi tramite le tasse, i premi e i dividendi. Da quanto è nata, Stellantis ha distribuito 6 miliardi di euro in premi ai lavoratori e ha lanciato un piano di azionariato per i dipendenti che ha raccolto grande successo. E in Italia i premi annuali medi sono cresciuti da circa 1.400 euro nel 2022 a oltre 2.100 nel 2024, legati al miglioramento dei nostri risultati.

 

john elkann marella agnelli john elkann marella agnelli

Per la sua famiglia vede un futuro in Italia e a Torino?

Nonostante il lavoro mi porti prevalentemente fuori dall’Italia, abbiamo deciso con mia moglie di abitare a Torino: qui sono nati i nostri figli e qui sono stati battezzati e vanno a scuola. Le nostre radici sono a Torino, un territorio a cui ci sentiamo legati e sul quale continuiamo a rafforzare il nostro impegno sociale.

 

In che modo si articola, e con quali priorità?

Da anni sono attive, soprattutto a Torino ma non solo, quattro fondazioni legate alla mia famiglia: la Fondazione Agnelli, che promuove ricerche e progetti concreti sulla scuola; la Pinacoteca Agnelli impegnata sull’arte; la Fondazione Specchio dei Tempi che affronta le emergenze sociali; e la Fondazione per la ricerca contro il cancro di Candiolo attiva in campo sanitario.

 

john elkann marella agnelli john elkann marella agnelli

In termini economici quale impegno dispiegano?

Già oggi il beneficio che portano alla comunità credo sia notevole: tutte insieme ogni anno apportano al territorio circa 50 milioni di euro che vanno a migliorare concretamente la vita di tante persone.

 

C’è un’iniziativa che ritiene particolarmente significativa?

Se penso al futuro dell’Italia, senza dubbio l’iniziativa Vento, il nostro contributo all’ecosistema dell’innovazione del Paese. Abbiamo finanziato 70 nuove imprese fondate da giovani italiani, cosa che fa di noi il più grande investitore di start up in Italia. Inoltre, abbiamo anche un programma specifico per incoraggiare la nascita di nuove imprese innovative: negli ultimi 3 anni abbiamo accompagnato 110 giovani talenti passo dopo passo, fino alla creazione della loro azienda. Vedo grande capacità, ragazze e ragazzi molto in gamba che hanno voglia di fare.

 

CARLOS TAVARES JOHN ELKANN CARLOS TAVARES JOHN ELKANN

La sua famiglia sta affrontando lo scontro interno legato all’eredità contesa da sua madre, Margherita Agnelli. Al di là degli aspetti giudiziari, il mercato si chiede se l’assetto di controllo di tutta la galassia Exor sia a rischio.

Con mio fratello e mia sorella abbiamo piena fiducia nella magistratura italiana. È una situazione che dura da vent’anni, da quando nel 2004, nel pieno della crisi di cui parlavamo prima, tutta la mia famiglia per senso di responsabilità si è compattata intorno alla Fiat, portando avanti le volontà di mio nonno. L’unica a chiamarsi fuori è stata mia madre. E invece di essere contenta, per la Fiat, per la sua famiglia, per la realizzazione del volere di suo padre, ha reagito nel modo peggiore.

 

CARLOS TAVARES JOHN ELKANN CARLOS TAVARES JOHN ELKANN

Ingegnere, a livello personale lei come vive questa fase?

Con grande dolore, che ha radici lontane. Insieme ai miei fratelli Lapo e Ginevra fin da piccoli abbiamo subito violenze fisiche e psicologiche da parte di nostra madre. Ed è questo che ha creato un rapporto protettivo da parte dei nostri nonni. […]

MARGHERITA AGNELLI - JOHN ELKANN - EDOARDO AGNELLI - MARELLA CARACCIOLO - GIANNI AGNELLI MARGHERITA AGNELLI - JOHN ELKANN - EDOARDO AGNELLI - MARELLA CARACCIOLO - GIANNI AGNELLI carlos tavares john elkann carlos tavares john elkann JOHN ELKANN - MONTEZEMOLO - SERGIO MARCHIONNE JOHN ELKANN - MONTEZEMOLO - SERGIO MARCHIONNE

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

FAMOLO STRIANO - MENTRE LA COLOSINO SECRETA GLI ATTI, LA MELONI SI LAMENTA COI GIORNALISTI CHE SI OCCUPANO SOLO DI SANGIULIANO, MA NON DEL CASO DOSSIERAGGIO  – PASSANO DUE ORE E CROSETTO, DA CUI È PARTITO TUTTA L’INCHIESTA DI PERUGIA, LETTE LE CARTE DI CANTONE MANDATE ALLA COMMISSIONE ANTIMAFIA, CHE HANNO MOLTO DELUSO LA DESTRA E LA MELONA, DICE: NON C’È NESSUN DOSSIERAGGIO, NESSUN MANDANTE, NESSUN RICATTO, NEMMENO MESSAGGI TRA STRIANO E I GIORNALISTI DI ''DOMANI''. “SOLO UNA MELA MARCIA DELL'AISE…”  

DAGOREPORT - DALLA PADELLA ALLA BRACE: CHI E' IL NUOVO MINISTRO DELLA CULTURA - E DIRE CHE UNA VOLTA, PRIMI ANNI ‘90, IL NEOFASCISTA ALESSANDRO GIULI, UN’AQUILA FASCISTA TATUATA SUL PETTO, MOLLÒ I CAMERATI DEL FRONTE DELLA GIOVENTÙ, LIQUIDATI COME MAMMOLETTE, PER FONDARE MERIDIANO ZERO, GRUPPUSCOLO BOMBAROLO DI ESTREMA DESTRA – LO RITROVIAMO ANONIMO GIORNALISTA DI "LIBERO" E "IL FOGLIO" CHE NEL 2018 SI RIVOLGEVA A BANNON AD ATREJU, LODAVA PUTIN DEFINENDOLO ‘UN PATRIOTA’ COME TRUMP – SBARCATE A PALAZZO CHIGI, LE SORELLE MELONI LO SPEDISCONO ALLA PRESIDENZA DEL MUSEO MAXXI DI ROMA, PUR NON DISTINGUENDO LA CORNICE DAL QUADRO – ALLA PRESENTAZIONE IN LIBRERIA DEL SUO LIBELLO, “GRAMSCI È VIVO”, CON ARIANNA MELONI AD APPLAUDIRLO, AVVIENE IL PASSAGGIO DA “ARISTOCRAZIA ARIANA” DI FREDA ALLA NOVELLA “ARISTOCRAZIA ARIANNA” - MA CI VOLEVA MARIA ROSARIA BOCCIA PER FAR DIVENTARE IL SUO SOGNO REALTÀ…

DAGOREPORT - MENTRE L’ITALIA SI SOLLAZZAVA COL SECCHIELLO E LA PALETTA, LO SCORSO 5 AGOSTO ANDAVA IN SCENA UN'APOCALISSE DI CUORI INFRANTI, STARRING SANGIULIANO COSTRETTO DALLA MELONI A VOLARE IN MISSIONE IN EGITTO. QUANDO ATTERRA A IL CAIRO AL FIANCO DI ''GENNY IL CALDO'' NON TRONEGGIA LA BOCCIA-RIDENS MA LA MOGLIE FEDERICA - L’IRA DELLA BAMBOLONA DI POMPEI, A CUI IL BOMBOLO AVEVA BUFALEGGIATO DI UN MATRIMONIO FINITO-LOGORATO-DAL-TEMPO-CRUDELE, AVREBBE RAGGIUNTO LO STADIO DELL’ERUZIONE VESUVIANA (UNA FERITA APPARE SULLA FRONTE DI GENNY: “INCIDENTE DOMESTICO” O CONSEGUENZA DI UNA BRUTALE SCENATA DELLA POSSESSIVA POPPEA DI POMPEI?) - TERRORIZZATO DALLA MOGLIE, MINACCIATO DALL’AMANTE, ASSEDIATO DA “ALTRE DONNE” (SONO TRE, DI CUI DUE DELLO SPETTACOLO), PER LA SERIE: ‘’OCCHIO NON VEDE, CUORE NON DUOLE’’, MA ANCHE PER EVITARE ALTRE ZOCCOLATE IN TESTA, 'O MINISTRO FINITO NEL PALLONE DELL'IMPERO DEI SENSI SI PREMURA DI NON FAR PUBBLICARE IMMAGINI DELLA MISSIONE D'EGITTO DOVE LUI ROTOLA COME UNA BOCCIA AL FIANCO DELLA CONSORTE (LA COMMEDIA ALL’ITALIANA È VIVA E HA OCCUPATO PALAZZO CHIGI) -VIDEO

DAGOREPORT – FOSSI STATO IN GENNARO SANGIULIANO CI AVREI PENSATO DUE VOLTE PRIMA DI LASCIARE LA DIREZIONE DI UN TELEGIORNALE PER DIVENTARE MINISTRO DELLA CULTURA - DA VELTRONI A MELANDRI, DA URBANI A BONDI, DA BRAY FINO AL “PAVONE ESTENSE” FRANCESCHINI: HANNO FATTO PIÙ O MENO TUTTI LA STESSA FINE: SONO SCOMPARSI - IN ITALIA LA STORIA CULTURALE SOVRASTA OGNI MINISTRO SINO A SFINIRLO, SOFFOCARLO: È UN EVEREST CHE FATICHI A OSSERVARE PER LA SUA ALTEZZA. NON PUOI FARCELA, NON PUOI GESTIRLO: PUOI SOLO EVITARE DI FARE DANNI...

IL DAGO-SCOOP DEL 26 AGOSTO CHE HA SCOPERCHIATO IL CASO DELLA POMPEIANA "NON CONSIGLIERA" E CHE OGGI HA SPEDITO SANGIULIANO AI GIARDINETTI FACENDO FARE UNA FOTONICA FIGURA DI MERDA AL GOVERNO MELONI - CHI È, E SOPRATTUTTO CHI SI CREDE DI ESSERE, LA BIONDISSIMA 41ENNE, NATIVA DI POMPEI, MARIA ROSARIA BOCCIA, CHE ANNUNCIA SU INSTRAGRAM LA SUA ''NOMINA A CONSIGLIERE PER I GRANDI EVENTI DEL MINISTRO DELLA CULTURA''? E PERCHÉ DOPO AVER SOTTOLINEATO: ‘’IO E IL MINISTRO SIAMO LEGATI DA UNA STIMA E DA UN SANO SENTIMENTO CHIAMATO "BENE" CHE RESTERÀ ANCHE QUANDO NON AVREMO RAPPORTI LAVORATIVI”; POI AGGIUNGE: ‘’PENSO SIA IL CASO DI SMETTERLA CON QUESTO INUTILE ACCANIMENTO. BASTA ATTACCHI GRATUITI!” - OHIBÒ, CHI HA MAI ATTACCATO L'IMPEGNO CULTURALE DELLA "BOCCIA DI POMPEI" AL FIANCO DI "GENNY DEL GOLFO" (CHE LEI IMMORTALA, FOTO E VIDEO, SU INSTAGRAM)? - CONTATTATO DA DAGOSPIA, IL PORTAVOCE DI SANGIULIANO TRASFORMA LA BOCCIA IN UN ‘FIASCO’: “E’ UNA NOTIZIA FALSA: MARIA ROSARIA BOCCIA NON È MAI STATA NOMINATA CONSIGLIERE DEL MINISTRO" - VIDEO