“HARRIS E WALZ CI VOGLIONO TRASFORMARE IN UN PAESE COMUNISTA” – DONALD TRUMP APRE LE VALVOLE DOPO LA SCELTA DEL VICEPRESIDENTE DEMOCRATICO: “UNA VOLTA HO SALVATO WALZ: DURANTE LE PROTESTE DOPO L'ASSASSINIO DI GEORGE FLOYD, I MANIFESTANTI CIRCONDARONO LA SUA CASA. LUI MI CHIAMÒ PER METTERE IN GIRO LA VOCE CHE ERA UNA BRAVA PERSONA. SHAPIRO? NON AVERLO SCELTO È UN INSULTO AGLI EBREI” – E IN FLORIDA VANNO A RUBA LE MAGLIETTE DELL’ATTENTATO DI TRUMP CON LA SCRITTA “SPARARMI, MI RENDE PIÙ FORTE”

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1. USA, TRUMP: "HARRIS E WALZ CI VOGLIONO TRASFORMARE IN UN PAESE COMUNISTA"

Da www.adnkronos.com

 

DONALD TRUMP - COMIZIO AD ATLANTA DONALD TRUMP - COMIZIO AD ATLANTA

"Questo è un ticket che vorrebbe vedere questo Paese diventare immediatamente comunista". Così Donald Trump, in un'intervista telefonica rilasciata questa mattina a Fox and Friends, ha attaccato Kamala Harris e il suo appena scelto 'veep' Tim Walz, dal tycoon descritto come estremamente progressista, alla stregua di Bernie Sanders.

 

TIM WALZ E KAMALA HARRIS COME SCEMO E PIU SCEMO - MEME TIM WALZ E KAMALA HARRIS COME SCEMO E PIU SCEMO - MEME

L'aneddoto

In realtà, Trump ha poi però raccontato un aneddoto riguardo al governatore del Minnesota, sostenendo di averlo salvato quando, nel 2020 durante le proteste dopo l'assassinio di George Floyd, "migliaia" di suoi sostenitori "con bandiere americane e del Maga" avevano circondato la sua residenza. Secondo Trump fu lo stesso democratico a chiamare l'allora presidente per chiedergli "di far circolare la voce che era una brava persona".

 

L'intervento di Trump avrebbe fatto così ritirare i dimostranti, tanto che Walz l'avrebbe chiamato per ringraziarlo: "Mi ha chiamato e mi ha ringraziato molto, è stata l'unica volta che ho avuto a che fare con lui", ha detto l'ex presidente che in verità nel 2019 aveva nominato Walz nel consiglio del governatori.

DONALD TRUMP - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI GIORNALISTI DI COLORE - 2 DONALD TRUMP - ASSOCIAZIONE NAZIONALE DEI GIORNALISTI DI COLORE - 2

Trump ha definito "un insulto verso gli ebrei" il fatto che Kamala Harris alla fine abbia scelto come candidato alla vice presidenza Tim Walz, e non Josh Shapiro, contro il quale si era mobilitata la sinistra dem per le sue posizioni su Israele.

 

Nell'intervista telefonica a Fox and Friends, l'ex presidente ha detto di "non essere un grande fan" del governatore della Pennsylvania, ma ha affermato che "sarebbe stata una scelta migliore" di quella del governatore del Minnesota. "Credo che qualsiasi persona ebrea che vota per i democratici si dovrebbe far controllare la testa", ha poi aggiunto Trump, ripetendo un argomento su cui insiste spesso

kamala harris e tim walz kamala harris e tim walz

 

Dibattito con Harris

Poi un nuovo affondo a Kamala Harris: "Ho sentito che è una persona cattiva, ma non è brava nei dibattiti, ma lo vedremo perché avrò un dibattito con lei in un futuro molto prossimo". Trump ha usato il termine, 'nasty', che ha sempre usato contro le sue avversarie politiche, da Hillary Clinton a Nancy Pelosi.

SPOT DI KAMALA HARRIS CONTRO DONALD TRUMP SPOT DI KAMALA HARRIS CONTRO DONALD TRUMP

 

"Sarà annunciato molto presto, ma il dibattito ci sarà, ed io comunque preferirei vederlo su Fox News, sono tutto per Fox, ma due persone devono essere d'accordo", ha aggiunto l'ex presidente che nei giorni scorsi ha dichiarato "nullo" l'accordo preso quando era ancora candidato Joe Biden per avere il secondo dibattito il 10 settembre su Abc News.

 

KAMALA HARRIS DONALD TRUMP KAMALA HARRIS DONALD TRUMP

In alternativa, il candidato repubblicano si diceva disposto a partecipare ad un dibattito ospitato da Fox il 4 settembre in Pennsylvania, offerta che non è stata accolta dal team di Harris accusando Trump di aver fatto marcia indietro sull'accordo per il 10 settembre. "Credo che i dibattiti siano molto importanti, in modo da poterli smascherare così come è stato smascherato Biden", ha detto ancora oggi il tycoon, riferendosi al fatto che il disastro del dibattito ad Atlanta a fine giugno ha avviato il processo che ha poi portato il presidente ad annunciare il 21 luglio scorso il suo ritiro dalla corsa per la rielezione.

le magliette di donald trump in vendita in florida le magliette di donald trump in vendita in florida

 

'SPARAMI ADDOSSO, MI RAFFORZI'. IN FLORIDA A RUBA LE T-SHIRT DI TRUMP

Da www.adnkronos.com

“Se mi spari addosso mi rafforzi”, “le leggende non muoiono mai”, “mai arrendersi”, “non puoi uccidere la libertà”. Sono alcuni degli slogan ‘urlati’ dalle magliette vendute nei centri commerciali della Florida, e immortalati in queste foto dell’Adnkronos, a sostegno della campagna di Donald Trump.

 

le magliette di donald trump in vendita in florida le magliette di donald trump in vendita in florida

In una massiccia e ben studiata operazione di marketing elettorale, le immagini iconiche dell’attentato in Pennsylvania, in cui il candidato repubblicano si salva per miracolo, si rialza insanguinato e alza il pugno al cielo, urlando “fight, fight, fight” ai suoi sostenitori, sono diventate poster, adesivi, meme social, e soprattutto t-shirt. Vendute a migliaia in uno Stato che nelle ultime due elezioni presidenziali è tornato a maggioranza repubblicana dopo le parentesi di Barack Obama e del secondo mandato di Bill Clinton (1996). La parte sud dello Stato, in particolare, è stata stravinta da Ron DeSantis quando si è ricandidato governatore nel 2022. Da allora il politico italo-americano ha provato a insidiare Trump per la nomination repubblicana, ma dopo pochi mesi ha dovuto gettare la spugna.

DONALD TRUMP COME ROCKY DONALD TRUMP COME ROCKY

 

Archiviati gli sfidanti, il partito repubblicano è ormai dominato dal movimento MAGA, Make America Great Again, che riunisce i sostenitori del miliardario nato a New York ma che ha spostato la sua residenza a Mar-a-Lago, resort di Palm Beach (un’ora a nord di Miami). Tra le magliette, eccone una di Trump con occhialone nero che promette “I’ll be back”, tornerò, come Terminator. Solo che Arnold Schwarzenegger è diventato un’icona di sinistra; Trump, in un fotomontaggio, agli sfidanti democratici riserva il dito medio.

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