Luciana Grosso per it.businessinsider.com
Salo Muller, 84enne sopravvissuto ad Auschwitz ed ex fisioterapista della squadra di calcio dell’Ajax, ha citato in giudizio le ferrovie tedesche che, a suo dire, si sono rese complici delle deportazioni di migliaia di ebrei nei campi di concentramento nazisti. In base ai fatti storici, infatti,
la Deutsche Reichsbahn, l’autorità ferroviaria tedesca in tempo di guerra, era responsabile del trasporto fino alla morte di circa 107.000 ebrei olandesi con un viaggio che le vittime erano costrette a pagare di tasca propria. Il profitto che la DR avrebbe ottenuto da quei viaggi terribili, secondo alcune stime, sarebbe l’equivalente di circa 16 milioni di euro di oggi.
In una lettera al cancelliere tedesco Angela Merkel, l’avvocato di Muller scrive che gli eredi delle ferrovie tedesche in guerra hanno l’obbligo morale e giuridico di riconoscere il loro ruolo nella sofferenza degli ebrei, dei sinti e dei rom: “Incolpo la compagnia ferroviaria per il trasporto consapevole degli ebrei nei campi di concentramento e per l’uccisione di quegli ebrei lì in un modo terribile”, ha detto Muller al programma televisivo olandese Nieuwsuur.
“Non posso arrendermi perché mi fa male ogni giorno. Ogni giorno devo pensarci e mi fa male. E voglio che quel dolore finalmente passi. ” L’anno scorso, Muller ha intentato una causa simile contro le ferrovie olandesi, ottenendo un un risarcimento fino a € 50 milioni per i sopravvissuti ai trasporti, le loro vedove, vedovi e bambini.
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