“JUNO”, NESSUNO E CENTOMILA - ELLIOT PAGE HA POSTATO UNA FOTO IN PISCINA DOPO LA MASTECTOMIA E HA COMMENTATO FELICE: “I MIEI PRIMI PANTALONCINI DA BAGNO” – NELL’ULTIMO ANNO L’ATTRICE DI “JUNO” HA ANNUNCIATO DI ESSERE TRANSGENDER E HA INIZIATO IL CAMMINO PER CAMBIARE IL SUO CORPO: “L’INTERVENTO HA TRASFORMATO LA MIA VITA, DOPO L’INFERNO TOTALE DELLA PUBERTÀ” - NEGLI USA SEMPRE PIU' GIOVANI SI DICHIARANO TRANS, MA LA SOCIETA' SEMBRA...

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Simona Marchetti per "www.corriere.it"

 

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A torso nudo dopo l’operazione di mastectomia a cui si è sottoposto a inizio anno: Elliot Page ha posato così a bordo piscina indossando «i suoi primi pantaloncini da bagno». Il post su Instagram, corredato dagli hashtag #transjoy e #transisbeautiful, ha ottenuto oltre 2 milioni di «Like» e arriva sei mesi dopo l’annuncio di essere transgender, comunicato dall’attore ai fan con una lunga lettera sui social. 

 

«L’intervento ha completamente trasformato la mia vita, dopo l’inferno totale della pubertà», aveva detto la star a Oprah Winfrey nel corso della trasmissione «The Oprah Conversation» su Apple TV+, confermando quanto aveva già rivelato in un’intervista al Time. 

 

Nato nel 1987 , a 9 anni l’attore ha capito di essere un maschio, anche se durante l’adolescenza non è mai riuscito a trovare la sua identità. Nel 2014 il primo coming out - «Sono gay» - ma il disagio di trovarsi in un corpo che non sentiva suo non svaniva, fino alla rivelazione del dicembre 2020 che ha segnato la sua liberazione. «La differenza più significativa fra la mia vita di allora e quella di oggi è che adesso sono davvero in grado di esistere», aveva detto a Vanity Fair.

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2. PAGE E LA RIVOLUZIONE DI RICONOSCERSI IN SE STESSI

Jennifer Guerra per "la Stampa"

 

#transjoy e #transisbeautiful. Due hashtag che riassumono una piccola rivoluzione privata per Elliot Page e una grande rivoluzione pubblica per la visibilità transgender. L' attore ha infatti postato sul suo profilo Instagram uno scatto che lo ritrae in piscina a torso nudo con le cicatrici della mastectomia, intervento fondamentale nel percorso di affermazione di genere dal femminile al maschile.

 

Sono poche, infatti, le persone famose trans che hanno condiviso il proprio percorso con il pubblico in modo così appassionato. Con questo post Page ha celebrato la possibilità di riconoscersi finalmente in se stesso, cosa che gli è stata preclusa per molto tempo, al punto da non riuscire più a guardare i film in cui interpretava ruoli femminili.

 

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"Lepersone transgender sono una realtà", ha affermato l' attore nell' intervista che gli è valsa la copertina del Time lo scorso marzo. Una frase semplice che racchiude un problema di marginalizzazione e invisibilizzazione che è sempre più urgente da affrontare, considerando anche la quantità di fake news e allarmismi e strumentalizzazioni politiche che gravitano intorno alle vite delle persone trans. Mentre sempre più giovani negli Stati Uniti si dichiarano transgender (l' 1.8% dei Gen Z, contro lo 0.2% dei "boomer") la società sembra faticare a stare dietro al cambiamento, non solo attraverso leggi discriminatorie o lungaggini burocratiche, ma anche facendo della "questione trans" un argomento di dibattito da salotto, che ignora però chi quei corpi li abita per davvero.

 

Così si perpetuano consuetudini che sono vere e proprie violenze: dall' uso scorretto dei pronomi, al deadnaming (usare il nome anagrafico anziché quello scelto), arrivando a una narrazione stereotipata della vita delle persone trans che insiste sul dolore e sulla feticizzazione.

 

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La fotografia è ancora più significativa visto l' impegno politico che Elliot Page si è assunto dal giorno del suo coming out.

Dall' inizio del 2021, ben 33 Stati negli Usa hanno infatti introdotto più di 100 leggi o provvedimenti anti-trans, che vanno dal divieto per le persone transgender di partecipare alle competizioni sportive del genere di elezione all' impossibilità di accedere a terapie mediche.

 

Page ha deciso di sfruttare la sua popolarità e l' attenzione che sta ricevendo per sensibilizzare su questi temi. E tra un cartellone di protesta e un post informativo, ha trovato anche il tempo di mostrarci la gioia del poter indossare dei pantaloncini da bagno: anche questo è attivismo.

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