Giorgio Mulè, deputato di Forza Italia, è intervenuto ai microfoni de “L’Italia s’è desta” condotta dal direttore Gianluca Fabi, Matteo Torrioli e Daniel Moretti su Radio Cusano Campus, emittente dell’Università Niccolò Cusano.
Su Berlusconi. “Non ho ancora avuto modo di vederlo. Il decorso operatorio va nel migliore dei modi e Berlusconi è già pronto a tornare in pista per queste ultime settimane di campagna elettorale. I medici l’hanno dovuto trattenere proprio fisicamente perché ieri voleva andare via. Non siamo arrivati al wrestling, alla fine si è lasciato convincere. Berlusconi è stato il più grande alibi prima per la sinistra e poi per il M5S di avere una ragione di sopravvivenza. Berlusconi servito a tutti e serve a tutti in questo Paese per la sua capacità di essere un parafulmine. Berlusconi ha formato carriere giornalistiche, da quando non c’è più lui il dibattito non è molto alto, quindi tutti aspettano il ritorno sul ring del pugile numero 1 per avere il nemico da combattere”.
Sul governo. “Questo governo è tenuto insieme solo dal potere. Se non ci fosse questo collante, il governo non sarebbe neanche nato. Ho difficoltà a sentire dichiarazioni di ministri che delegittimano loro stessi, accusando l’alleato di governo. E’ come se una moglie dicesse che il marito è il peggior uomo possibile, che quando torna a casa la bastona, però continua a starci insieme. E’ una situazione che appartiene più alla psicologia che alla politica”.
Riguardo i dati su pil e occupazione. “I dati vanno letti per quello che sono. Il dato di marzo non è dovuto alla capacità di questo governo di aver rilanciato la crescita. Gli indicatori, gli esperti dicono che c’è una ripresina indotta dalla Germania, dall’Europa, che come ci ha buttato giù prima, adesso ci mette nell’ultimo vagone della crescita. Stessa cosa sul lavoro, che sconta delle congiunture del momento, della capacità delle imprese che autonomamente hanno resistito alla bufera e da ciò che succede fuori dall’Italia. E’ una crescita per induzione, per reazione, non è una crescita autonoma che arriva dall’Italia”.
SILVIO BERLUSCONI ANTONIO TAJANI
Sul centrodestra. “Quelli ad essere stanchi non siamo noi, ma gli elettori del centrodestra che toccano con mano l’incapacità di questo governo. Noi siamo coerenti, abbiamo dei valori che rivendichiamo con forza: il liberalismo, il rispetto del valore della persona e del merito. Non abbiamo bisogno di cambiare, altri hanno necessità di cambiare e seguire il consenso del momento. Tutti i risultati dimostrano che i nostri valori sono forti e importanti per la comunità italiana. La Lega si è resa conto che l’incidente di percorso è dietro l’angolo, che sia per Siri o per l’economia. L’unica compagine autosufficiente è il centrodestra unito”.
SILVIO BERLUSCONI PRESENTA IL LOGO DI FORZA ITALIA
Sulla proposta di Salvini del grembiule obbligatorio nelle scuole. “Sono favorevole –ha affermato Mulè-. Ai miei tempi si portava, dà un senso di ordine e disciplina. A scuola si va vestiti tutti uguali, non si mortifica la creatività perché a quell’età ancora si deve formare la creatività. E’ una cosa che mette a proprio agio anche i genitori che magari provano disagio nel mandare i figli vestiti in un modo rispetto al figlio del principe che va vestito in altro modo”.