“IL NOSTRO OBIETTIVO È CHE ISRAELE, CHE NEL 1948 HA RUBATO LA NOSTRA TERRA, COMPIE MASSACRI E NON RISPETTA LE LEGGI INTERNAZIONALI, VENGA SMANTELLATO COME STATO” - PARLA IHSAN ATAYA RAPPRESENTANTE DELLA JIHAD ISLAMICA IN LIBANO: “L’ATTACCO ALL’OSPEDALE DI GAZA? SONO STATI GLI ISRAELIANI, CON UNA BOMBA TERMOBARICA, PER QUESTO NON C’È IL CRATERE NEL PARCHEGGIO DELL’OSPEDALE. QUANDO ESPLODONO I MISSILI DELLA RESISTENZA TROVI MOLTE PARTI DELLA BOMBA. NON C’ERANO..."

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Estratto dell’articolo di Gabriella Colarusso per “la Repubblica”

 

IHSAN ATAYA RAPPRESENTANTE DELLA JIHAD ISLAMICA IN LIBANO IHSAN ATAYA RAPPRESENTANTE DELLA JIHAD ISLAMICA IN LIBANO

«La politica la lasciamo ad Hamas. Il nostro lavoro ora è solo la resistenza per liberare la Palestina». Ihsan Ataya è […] il rappresentante della Jip in Libano. Per Israele, Usa, Ue, è un’organizzazione terroristica, più radicale di Hamas. Il governo israeliano ha accusato la Jip di essere responsabile dell’attacco all’ospedale al-Ahli di Gaza.

 

[…] Che rapporto avete con Hezbollah?

«Siamo alleati. Facciamo operazioni per entrare nei territori occupati, come qualche giorno fa, ma non combattiamo nel Sud Libano, rispettiamo la loro sovranità».

 

La jihad è finanziata dall’Iran?

«L’Iran sostiene tutte le parti palestinesi, E ha guadagnato influenza da quando i Paesi arabi hanno dimenticato la causa palestinese per fare accordi con gli americani»

 

jihad islamica palestinese jihad islamica palestinese

Dice che non condividete tutto quello che fa Hamas. Siete in competizione?

«Siamo alleati ma non siamo interessati a tutti gli obiettivi di Hamas, che fa politica, vuole essere leader dei palestinesi e parte dell’Olp nel guidarli. Hanno negoziati con Fatah, cercano di fare accordi. Noi non abbiamo questo obiettivo. Non ora. Il nostro obiettivo è che Israele, che nel 1948 ha rubato la nostra terra, compie massacri e non rispetta le leggi internazionali, venga smantellato come Stato. Non abbiamo problemi con gli ebrei, vogliamo uno Stato palestinese e gli ebrei possono viverci, se vogliono».

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Gli accordi di Oslo per voi non valgono nulla?

«Li rifiutiamo. Un accordo criminale».

 

Israele afferma che è stato un missile della Jihad a colpire l’ospedale di Gaza. Non sarebbe la prima volta che un razzo diretto su Israele cade nella Striscia.

«Falso. Sono stati gli israeliani, con una bomba termobarica, per questo non c’è il cratere nel parcheggio dell’ospedale.. Quando esplodono i missili della Resistenza trovi molte parti della bomba. Non c’erano. È stato un attacco verticale».

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Che prove avete?

«Nessuno dei gruppi palestinesi ha questo tipo di armi. L’esercito israeliano ha detto su Telegram e su X che avevano dato l’ordine di evacuazione all’ospedale. È una ammissione di responsabilità. Poi hanno cancellato i post».

 

C’è una conversazione registrata tra militanti di Hamas e della Jip in cui si parla di lanci falliti.

«È una conversazione del 2022. Avevamo iniziato un’operazione su cui Hamas non era d’accordo».

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Sappiamo che la Jip tiene missili e piattaforme di lancio dove vivono civili. Come li proteggete?

«Gaza è molto piccola. Non ci sono spazi vuoti. Noi lanciamo i missili da posti all’aperto, non chiusi, ma può essere che ci siano dei civili intorno. I depositi sono nei tunnel, non abbiamo bisogno di tenere missili e munizioni nei palazzi».

 

I tunnel sono anche sotto l’ospedale di al-Shifa?

«Sotto tutta Gaza c’è una città sotterranea con tunnel e depositi».

 

Avete partecipato alla pianificazione dell’attacco contro Israele?

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«L’operazione è stata pianificata e portata avanti solo da Hamas. Quando è stato chiaro che il piano era andare nelle basi israeliane e catturare i soldati e che era più facile di quanto pensassero, siamo entrati in gioco anche noi per catturare i soldati e liberare i nostri prigionieri, e quanta più terra possibile». […]

 

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