“QUELL’UOMO UN GIORNO USCIRÀ DAL CARCERE, AMMESSO CHE NON FUGGA DI NUOVO. MIO FIGLIO INVECE NON TORNERÀ PIÙ” – I GIUDICI SPAGNOLI RICONOSCONO LA COLPEVOLEZZA DEL CECENO RASSOUL BISSOULTANOV: È STATO LUI A UCCIDERE NICCOLÒ CIATTI, NEL 2017, IN UNA DISCOTECA DI LLORET DE MAR. L’AMAREZZA DEL PADRE DELLA VITTIMA, LUIGI: “FINCHÉ NON SARÀ DEFINITA LA PENA, È LIBERO. L’ASSOLUZIONE DI MAGOMADOV? PER MADRID, NON FU COMPLICE, MA FU LUI IL PRIMO A SCARAVENTARE A TERRA NICCOLÒ. SE NON L'AVESSE FATTO, MIO FIGLIO SAREBBE ANCORA VIVO…”

-

Condividi questo articolo


niccolo e luigi ciatti niccolo e luigi ciatti

1 - «NON SIAMO SODDISFATTI, IL KILLER È ANCORA LIBERO»

Andrea Bulleri per “il Messaggero”

 

«Soddisfatti? Dopo aver perso un figlio innocente, ucciso con la violenza che abbiamo visto dai filmati solo perché stava ballando, non può esistere soddisfazione».

 

Il padre di Niccolò Ciatti ha la voce stanca. Ha seguito ogni singola udienza del processo a Girona, insieme alla moglie Cinzia e alla figlia Sara. E ora ha paura: «Finché i magistrati non stabiliranno una pena precisa, speriamo entro giugno, il killer di Niccolò resterà libero».

 

RASSOUL BISSOULTANOV IN AULA PER IL PROCESSO RASSOUL BISSOULTANOV IN AULA PER IL PROCESSO

Luigi Ciatti, la sentenza certifica ciò che lei ha sempre sostenuto in questi anni: quel calcio contro suo figlio fu sferrato per uccidere.

«È un punto fondamentale che finalmente è stato riconosciuto. Sentir parlare di casualità, di omicidio colposo da punire con quattro anni di carcere, dopo aver visto le immagini di quel pestaggio, è qualcosa di inconcepibile».

 

La procura ha chiesto una condanna pesante per Bissoultanov: 24 anni.

«La legge spagnola non prevede l'ergastolo per l'omicidio. Quell'uomo un giorno uscirà dal carcere, ammesso che non fugga di nuovo prima dell'arresto. Mio figlio invece non tornerà più».

NICCOLO CIATTI NICCOLO CIATTI

 

Teme che il killer di Niccolò possa scappare?

«L'ha già fatto una volta, quando la Spagna lo ha rimesso in libertà. Finché i magistrati non definiranno la pena, è libero: deve solo presentarsi alla polizia per firmare una volta a settimana».

 

Il secondo imputato, Movsar Magomadov, è stato assolto.

«Sapevamo che sarebbe stata dura ottenere la sua condanna. Per Madrid, non fu complice perché non poteva sapere che l'altro colpisse per uccidere. Ma fu lui, Magomadov, il primo a scaraventare a terra Niccolò. Se non l'avesse fatto, mio figlio sarebbe ancora vivo».

 

LA BRUTALE AGGRESSIONE A NICCOLO CIATTI LA BRUTALE AGGRESSIONE A NICCOLO CIATTI

Per la prima volta se li è trovati davanti entrambi, ha potuto guardarli in faccia. Le hanno chiesto scusa?

«Figuriamoci. Hanno recitato perfettamente la loro parte, si sono presentati con mamma e fratellino al seguito. Hanno anche perso il fisico da lottatori che ostentavano orgogliosi cinque anni fa. Tutto per mostrarsi innocui di fronte alla giuria».

 

Alla prima udienza, lei gli ha gridato contro: «Assassini» .

«Mi sembra il minimo. Sfido chiunque a trovarsi a meno di due metri da chi sai aver ucciso tuo figlio e restare indifferente. In ogni caso, non li ho nemmeno sfiorati. Nei giorni successivi, la polizia spagnola ha avuto il buon gusto di farli entrare da un ingresso secondario».

 

Mercoledì comincerà il processo a Roma. Cosa si aspetta?

il padre di niccolo ciatti 2 il padre di niccolo ciatti 2

«Giustizia. Se la Spagna si pronuncerà in via definitiva prima dell'Italia, il procedimento si fermerà. In ogni caso, noi continueremo a lottare. È il minimo che dobbiamo a Niccolò».

 

 

2 - GIUSTIZIA PER NICCOLÒ

Edoardo Izzo per “La Stampa”

I genitori di Niccolò Ciatti incontrano Rassoul Bissoultanov fuori dal tribunale di Girona I genitori di Niccolò Ciatti incontrano Rassoul Bissoultanov fuori dal tribunale di Girona

 

Per i nove giudici popolari del tribunal de jurado di Girona (Spagna) Rassoul Bissoultanov - il ceceno a giudizio per aver colpito con un calcio alla testa Niccolò Ciatti, ucciso a 21 anni sulla pista della discoteca St Trop di Lloret de Mar, l'11 agosto del 2017 - è colpevole di omicidio volontario nei confronti di una persona indifesa.

 

Un «assassinio», secondo la definizione di rito del diritto penale spagnolo. Il verdetto è arrivato nella quinta giornata del processo, nel quale si sono costituiti parti civili oltre ai familiari del giovane anche le discoteche e il municipio di Loret de Mar.

LA BRUTALE AGGRESSIONE A NICCOLO CIATTI LA BRUTALE AGGRESSIONE A NICCOLO CIATTI

 

Dopo un giorno e una notte di camera di consiglio i nove giudici, estratti a sorte tra la cittadinanza, hanno formulato la risposta al questionario loro affidato dal giudice Adolfo Garcia Morales, della quarta sezione penale del tribunale di Girona, al termine della requisitoria con cui il pubblico ministero, Victor Pillado, aveva chiesto una condanna a 24 anni più 9 di libertà vigilata.

 

«Dobbiamo dare giustizia alla famiglia di Niccolò», aveva dichiarato quest' ultimo dopo le testimonianze ascoltate in aula e la visione del filmato che documenta la ferocia e l'insensatezza dell'attacco subito dal 21enne. Una aggressione rapida, violentissima, forsennata.

 

Il ragazzo di Scandicci si sta muovendo nella folla della discoteca, viene spintonato, aggredito alle spalle, prima un pugno, poi un calcio quando già è in terra e con il capo girato in direzione opposta. A sferrarlo è Rassoul Bissoultanov, 26 anni, ceceno, atleta di lotta libera, fermato con due connazionali, Khabibul Kabatov, 22 anni e Movsar Magomedov, 24 anni.

NICCOLO CIATTI CON GLI AMICI NICCOLO CIATTI CON GLI AMICI

 

Quest' ultimo a giudizio anche lui a Girona, ma ritenuto non colpevole sebbene nel video di quella maledetta serata sia stato proprio lui ad afferrare e spingere terra uno degli amici accorsi in aiuto di Niccolò. I tre - secondo le testimonianze - si sono comportati come «furie scatenate».

 

Sembravano aver agito con una tattica paramilitare, aveva sentenziato a suo tempo la polizia catalana. E proprio sul grado di consapevolezza da parte dell'aggressore ruotava il quesito centrale sul quale i giudici popolari sono stati chiamati ad esprimersi. «Non mi sono accorto di aver colpito alla testa. Non sapevo che un calcio alla testa potesse provocare la morte», ha sostenuto il ceceno durante l'interrogatorio in aula.

 

NICCOLO CIATTI NICCOLO CIATTI

Ma l'affresco tracciato dagli agenti che hanno svolto le indagini e dai medici legali incaricati dell'autopsia racconta di un'aggressione professionale: quello che ha ucciso Niccolò è un colpo di kick boxing, sferrato con la gamba alzata lateralmente e con il piede a 45 gradi, per ottenere la maggior violenza d'impatto possibile. Niente di casuale, insomma.

 

Spetterà ora ai giudici togati stabilire l'esatta entità della pena: tra i 15 e i 25 anni secondo il codice penale spagnolo. Ancora qualche giorno di attesa, dunque, per il papà e la mamma di Niccolò, Luigi e Cinzia, presenti in aula alla lettura della sentenza: «Non proviamo né soddisfazione né gioia: è solo un passo verso la giustizia», ha commentato Luigi al termine della seduta, esprimendo la preoccupazione che Bissoultanov - che ha l'obbligo di firma ed è senza passaporto ma non andrà per ora in carcere - possa scappare. «Un giudice ha finalmente stabilito che Niccolò è stato ucciso volontariamente - commenta a La Stampa Filippo Verniani, storico amico di Niccolò Ciatti, che era con lui in quella vacanza -. Non possiamo però provare gioia. Per noi è colpevole anche l'altro, che ha avuto un ruolo attivo in quella vicenda».

rassoul bissoultanov foto la nazione 2 rassoul bissoultanov foto la nazione 2

 

«La morte di Niccolò ha cambiato per sempre la nostra vita. Ci siamo resi conto che la vita può cambiare in un istante e resteremo per sempre con un taglio nel cuore che nessuno rimarginerà mai».

NICCOLO CIATTI NICCOLO CIATTI LA BRUTALE AGGRESSIONE A NICCOLO CIATTI LA BRUTALE AGGRESSIONE A NICCOLO CIATTI LA BRUTALE AGGRESSIONE A NICCOLO CIATTI LA BRUTALE AGGRESSIONE A NICCOLO CIATTI LA BRUTALE AGGRESSIONE A NICCOLO CIATTI LA BRUTALE AGGRESSIONE A NICCOLO CIATTI NICCOLO CIATTI NICCOLO CIATTI NICCOLO CIATTI NICCOLO CIATTI Rasul Bisultanov - La morte di Niccolo Ciatti Rasul Bisultanov - La morte di Niccolo Ciatti

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

DAGOREPORT – AVVISATE LA MELONA CHE URSULA LE HA RIFILATO UNA SOLA: DA’ A FITTO LA VICEPRESIDENZA ESECUTIVA MA GLI CONCEDE UN PORTAFOGLIO DI SERIE B (E SULLA GESTIONE DEL PNRR LO HA “COMMISSARIATO” METTENDOGLI VICINO IL MASTINO LETTONE DOMBROVSKIS) - LE FORCHE CAUDINE PER IL PENNELLONE SALENTINO SARA' L’AUDIZIONE CON LA COMMISSIONE PARLAMENTARE CHE DOVRA’ VALUTARLO: IL COLLOQUIO E' IN INGLESE, LINGUA CHE FITTO PARLA A SPIZZICHI E BOCCONI - PER PASSARE L'ESAME, SERVIRA’ L’OK DEL PD (GRUPPO PIU' NUMEROSO TRA I SOCIALISTI DEL PSE) - MA I DEM SONO SPACCATI: ALCUNI SPINGONO PER IL NO, DECARO-ZINGARETTI PER IL SÌ, ELLY SCHLEIN TRACCHEGGIA MA SPERA CHE FITTO SI SCHIANTI IN AUDIZIONE PER FARLO SILURARE - IL CONTENTINO AI VERDI CON LE DELEGHE ALLA SPAGNOLA RIBERA E LA CACCIATA DEL “MAESTRINO” BRETON CHE STAVA SULLE PALLE A TUTTI, DA MACRON A URSULA...

CHI FERMERÀ ORCEL NELLA SCALATA A COMMERZBANK? UNICREDIT VUOLE CHIEDERE ALLA BCE IL VIA LIBERA PER PORTARE IL SUO CAPITALE DELL'ISTITUTO TEDESCO AL 30%, SOGLIA LIMITE PER LANCIARE L'OPA – DEUTSCHE BANK POTREBBE RILANCIARE MA HA I CAPITALI PER UNA FAIDA BANCARIA? – IL VERO OSTACOLO PER ORCEL SONO I SINDACATI TEDESCHI, CHE TEMONO UNA PESANTE SFORBICIATA AI POSTI DI LAVORO. ANCHE PERCHÉ LA GERMANIA VIVE UNA CRISI ECONOMICA PESANTE, COME DIMOSTRA IL CASO VOLKSWAGEN, CHE MINACCIA DI FARE FUORI 15 MILA DIPENDENTI…

DAGOREPORT - TUTTI A BACIARE LA PANTOFOLA DEL PRIMO PORTANTINO D'ITALIA, OGGI “RE DELLE CLINICHE” ED EDITORE DEL MELONISMO MEDIATICO, ANTONIO ANGELUCCI: CENA PLACÉE CON OLTRE 200 INVITATI NELLA SUA VILLONA SULL’APPIA ANTICA - LA PRIMA A FESTEGGIARE I PRIMI 80 ANNI È STATA GIORGIA MELONI - SALVINI COCCOLATO DA TUTTI DOPO LA RICHIESTA DI CONDANNA PER IL CASO "OPEN ARMS" - PRESENTI I MINISTRI CROSETTO, SCHILLACI, TAJANI E PIANTEDOSI, ASSENTI INVECE SANTANCHE’ E LOLLOBRIGIDA - PIU' GARRULO CHE MAI MATTEO RENZI. NESSUNO HA AVVISTATO BELPIETRO, CLAUDIO LOTITO E ANDREA GIAMBRUNO - CARFAGNA, SALLUSTI, CERNO, CHIOCCI, RONZULLI, BISIGNANI, LUPI, MALAGO', LUZI ETC.: ECCO CHI C'ERA - FUOCHI D’ARTIFICIO, SIGARI FATTI A MANO E SHOW DELL’ELVIS AL TORTELLO, ALESSANDRO RISTORI, STAR DEL TWIGA

DAGOREPORT - SE LA MELONA NON L'HA PRESO BENE, TAJANI L'HA PRESO MALISSIMO L’INCONTRO TRA MARIO DRAGHI E MARINA BERLUSCONI, ORGANIZZATO DA GIANNI LETTA: NON SOLO NON ERA STATO INVITATO MA ERA STATO TENUTO COMPLETAMENTE ALL'OSCURO - L’EX MONARCHICO DELLA CIOCIARIA TREMA PER I SUOI ORTICELLI, PRESENTI E FUTURI: SE PIER SILVIO ALLE PROSSIME POLITICHE DECIDERA' DI SCENDERE IN CAMPO E PRENDERSI FORZA ITALIA, A LUI NON RESTERA' CHE ANDARE AI GIARDINETTI - E NEL 2029 PIO DESIDERIO DI ESSERE IL PRIMO PRESIDENTE DELLA REPUBBLICA DI CENTRODESTRA (ALMENO QUESTA E’ LA PROMESSA CHE GLI HA FATTO LA DUCETTA, IN CAMBIO DI NON ROMPERE TROPPO I COJONI A PALAZZO CHIGI)

FLASH! - COME MAI TOTI HA PREFERITO IL PATTEGGIAMENTO, QUINDI AMMETTENDO LA FONDATEZZA DELLE ACCUSE, AL MONUMENTO DI MARTIRE DELLA MAGISTRATURA CRUDELE, CHE ERA L'ASSO NELLA MANICA DEL CENTRODESTRA PER SPERARE DI MANTENERE IL POTERE IN LIGURIA? SEMPLICE: QUANDO, ANZICHE' CANDIDARE LA SUA FEDELISSIMA ILARIA CAVO, MELONI HA SCELTO IL SINDACO DI GENOVA, ANDREA BUCCI, LI HA SFANCULATI - E PER FAR VEDERE CHE TOTI CONTA ANCORA, PRESENTERA' LA PROPRIA LISTA CIVICA PER FAR ELEGGERE L'ADORATA CAVO...