“UN RAGAZZO DI 19 ANNI LE HA FATTO ABBASSARE GLI SLIP E L’HA COSTRETTA AD AVERE UN RAPPORTO” - LE DUE CUGINETTE DI 13 ANNI DI CAIVANO SONO STATE STUPRATE ALMENO IN SETTE OCCASIONI DA CINQUE MINORENNI GUIDATI DA UN MAGGIORENNE - LE VITTIME PER MESI NON HANNO APERTO BOCCA PER PAURA. SOLO QUANDO HANNO INIZIATO A CIRCOLARE DEI VIDEO, HANNO RACCONTATO TUTTO ALLE FAMIGLIE - DOPO LA DENUNCIA, LE RAGAZZINE SONO STATE PORTATE IN UNA STRUTTURA PER “GRAVE INCURIA DEI GENITORI”...

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1. IL PARCO DEI PICCOLI ORCHI

Estratto dell’articolo di Flavia Amabile per “La Stampa”

 

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Gliel'hanno detto in amicizia, per fargli un favore. «Stanno girando dei video, ci sta pure lei...». Antonio è corso a casa dai genitori e dalla giovane, una ragazzina appena adolescente. Ha raccontato quello che gli avevano detto.

 

Solo allora la ragazza ha ammesso che, sì, da diverso tempo lei e la cugina erano costrette a subire le violenze di un gruppo di ragazzi. Anni? Non molto più grandi di loro. E loro di anni ne hanno pochi: 13 da compiere a settembre la più piccola, 13 compiuti da non molto la più grande. Quante violenze hanno subito? Cinque, forse sei, e non avevano avuto il coraggio di dire nulla. Subivano in silenzio. E avrebbero continuato a subire se i video non avessero iniziato a circolare troppo arrivando anche a chi ha avuto il buon cuore di avvertire Antonio, nome di fantasia necessario in questa storia dove i protagonisti sono quasi tutti minorenni.

centro sportivo di caivano 4 centro sportivo di caivano 4

 

Avevano paura di parlare le due cugine di questa storia cresciuta in mezzo all'abbandono. Come loro. Conoscono la legge non scritta che governa la terra dove sono nate, il Parco Verde di Caivano, provincia di Napoli. [...] Si sono convinte a raccontare solo quando il fratello e i genitori le hanno costrette. Hanno parlato di quel gruppo di ragazzini – si dice almeno sei quasi tutti loro coetanei – a parte un giovane di 19 anni. Le hanno convinte a seguirli lungo i marciapiedi sconnessi del parco. «Andiamo a fare un gioco» [...] Secondo quello che si racconta nel Parco, si sono infilate insieme ai ragazzini sotto gli inutili nastri della polizia municipale che recintano l'area di un centro sportivo sequestrato nel 2018 [...]

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Avevano paura di parlare le due cugine e la stessa paura hanno avuto all'inizio i genitori. Poi si sono decisi, sono andati a denunciare e la macchina della giustizia si è messa finalmente in movimento.  [...] Dopo la denuncia le due cugine sono state portate in una struttura per proteggerle innanzitutto dalla «grave incuria dei genitori». [...]

 

2. "LE HA COSTRETTE AD ABBASSARE GLI SLIP" COSÌ IL MAGGIORENNE HA GUIDATO LA GANG

Antonio e. Piedimonte per “La Stampa”

 

centro sportivo di caivano 1 centro sportivo di caivano 1

[...] Le piccole sono state visitate in due ospedali della città – il "Santobono" e il "Cardarelli" – e proprio dal racconto fatto ai medici è emerso che c'erano stati altri episodi di violenza: «Circa due o tre mesi fa, la ragazza non ricorda esattamente la data, un ragazzo di 19 anni a lei noto la conduceva in una casa abbandonata in un parco e, dopo averla minacciata, la obbligava ad abbassarsi i pantaloni e lo slip e la costringeva ad avere un rapporto contro la sua volontà».

 

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Lo stesso giovane – l'unico maggiorenne sinora coinvolto, che alcuni fonti vogliono in stato di fermo – avrebbe guidato più volte la banda di minori, alcuni dei quali non ancora quattordicenni, tutti residenti nel Parco Verde. Al momento gli episodi ricostruiti sarebbero 6 o 7. Gli investigatori hanno già sequestrato i telefonini e stanno passando al setaccio sia le chat sia l'archivio di video e foto, in particolari gli esperti stanno lavorando sulle tracce digitali lasciate dai dati cancellati.

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In una nota della Procura presso il Tribunale per i minorenni si legge che «le ragazze erano e sono esposte nell'ambiente familiare a grave pregiudizio e pericolo per l'incolumità psico-fisica». E sempre a proposito del difficile contesto, il pm ha scritto di uno «stile di vita frutto di grave incuria dei genitori». Si capisce così la scelta della Procura di chiedere la convalida della decisione dei servizi sociali di allontanare le bambine: entrambe si trovano in una struttura ad hoc lontano da Caivano.

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[...]

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