“IL SESSO COME TERAPIA NON VIOLA LA LIBERTÀ DELLE VITTIME” – IL TRIBUNALE DEL RIESAME DI BARI HA CONFERMATO LA REVOCA DEI DOMICILIARI PER GIOVANNI MINIELLO, IL GINECOLOGO ARRESTATO NEL 2021, ACCUSATO DI VIOLENZA SESSUALE SU DUE PAZIENTI: “NON C’È STATO ABUSO DELLA CONDIZIONE DI INFERIORITÀ PSICHICA IN CUI SI TROVAVANO LE DONNE”…

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IL SERVIZIO DELLE IENE SU GIOVANNI MINIELLO

https://www.iene.mediaset.it/video/giovanni-miniello-revocati-i-domiciliari-al-ginecologo_1156999.shtml

 

Estratto dell’articolo di Ida Artiaco per www.fanpage.it

giovanni miniello giovanni miniello

 

È stata confermata oggi la revoca dei domiciliari per Giovanni Miniello, il ginecologo 69enne, arrestato nel novembre del 2021 dopo essere stato accusato di violenza sessuale aggravata su due pazienti, per averle molestate durante le visite.

 

La decisione è stata presa dal Tribunale del Riesame di Bari. L'arresto era stato revocato dal gip il 22 aprile 2022 e sostituito con l'interdizione dalla professione (dalla quale era già sospeso) per 12 mesi. Anche contro questa decisione i pm avevano presentato appello, ma il Tribunale l'ha respinto confermando anche in questo caso l'operato del gip.

 

Miniello è attualmente a processo per violenza sessuale su 20 donne, tutte sue pazienti, alle quali aveva proposto una terapia sessuale contro il papilloma virus e per prevenire il tumore all'utero. 

 

il ginecologo di bari giovanni miniello beccato dalle iene il ginecologo di bari giovanni miniello beccato dalle iene

Con il primo appello contro la decisione del gip di escludere i gravi indizi di colpevolezza quanto alla ‘terapia del sesso', concedendo i domiciliari per i soli due episodi di violenza compiuti durante le visite ginecologiche, la Procura aveva chiesto il carcere per il ginecologo. Il 30 dicembre 2021 il Tribunale della Libertà di Bari ha rigettato l’appello dei pm, che hanno quindi presentato ricorso in Cassazione, la quale ha disposto l’annullamento con rinvio.

 

Tuttavia, secondo i giudici del Riesame l'aver proposto loro questo tipo di "cura" non ne avrebbe inficiato "la loro libertà di autodeterminarsi, né c'è stato abuso della condizione di inferiorità psichica in cui si trovavano le donne che pensavano di essere malate". Per questo il ginecologo resta libero. […]

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