Una donna britannica è stata cacciata dagli Stati Uniti dopo aver fatto sesso con un ragazzino di quattordici anni che l’aveva pagata pur di perdere la verginità. Sarah McGill – una ipnoterapeuta ventottenne – avrebbe potuto affrontare fino a quindici anni di reclusione in America, ma ha trovato un accordo per cinque anni di libertà vigilata a patto che lasciasse subito gli Stati Uniti.
McGill avrebbe dovuto comparire davanti al giudice in un tribunale di Orlando, in Florida, mercoledì, ma nello stesso giorno ha trovato l’accordo con l’accusa. “La signora McGill ha ottenuto 5 anni di libertà vigilata per reati sessuali ed è stata giudicata colpevole di reato sessuale”, ha fatto sapere il tribunale in una dichiarazione aggiungendo che il suo passaporto è stato restituito e lei dovrà lasciare immediatamente il Paese.
McGill era stata arrestata lo scorso aprile dopo aver fatto sesso in un hotel con un quattordicenne di Orlando. La vittima aveva trovato il profilo della donna, che si faceva chiamare “Sophie Belle”, su Quora.com e le aveva mandato un messaggio per organizzare un incontro per il quale il ragazzo ha pagato 480 dollari. La storia è emersa nel momento in cui padre del ragazzo ha scoperto la verità e ha chiamato la polizia.
L'arresto ha fatto luce sulla doppia vita di McGill, che diceva di praticare l’ipnoterapia a Edimburgo. Alla polizia la donna aveva ammesso di aver fatto da sola un viaggio negli Stati Uniti visitando San Francisco, New Jersey, San Diego e Tampa prima di arrivare a Orlando. Aveva anche detto in lacrime di aver creduto che il ragazzo avesse più di diciotto anni: “Non ho mai avuto cattive intenzioni, sono una persona normale, molto semplice”, così durante l’interrogatorio.
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