“STAVO MORENDO PER LE DOSI ECCESSIVE DI TRANQUILLANTI” – EMERGONO NUOVI DETTAGLI DRAMMATICI DAL DOCUMENTARIO SULLA VITA DI CELINE DION, LA CANTANTE 56ENNE AFFETTA DALLA “SINDROME DELLA PERSONA RIGIDA”: “PRENDEVO FINO A 90 MILLIGRAMMI AL GIORNO DI DIAZEPAM, UNA QUANTITÀ CHE POTEVA UCCIDERMI. ALLA FINE MI SONO DOVUTA DISINTOSSICARE, MA GLI SPASMI SONO COSÌ VIOLENTI CHE MI SONO ROTTA ALCUNE COSTOLE. NON POSSO PIÙ ESIBIRMI DAL VIVO, MA…” - VIDEO

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Estratto dell’articolo di Renato Franco per il "Corriere della Sera"

 

celine dion intervista a NBC News celine dion intervista a NBC News

La dipendenza dal Valium, gli spasmi violenti che le hanno rotto le costole, i crampi alla gola — come se la stessero strangolando — mentre canta: la vita di Céline Dion è precipitata nell’incubo da quando ha scoperto di avere la «sindrome della persona rigida», un raro (e incurabile) disturbo neurologico che causa una progressiva rigidità muscolare. Una superstar della musica — 220 milioni di dischi venduti in tutto il mondo, un patrimonio di 480 milioni di dollari, 5 Grammy vinti —, Céline Dion ha deciso di raccontare il suo dramma in un’intervista alla Nbc, che anticipa l’uscita di un documentario su Prime Video ( Io sono: Céline Dion , da martedì 25 giugno).

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La cantante, nata in Canada 56 anni fa, ha rivelato che prima della diagnosi prendeva il diazepam (lo psicofarmaco commercializzato anche come Valium) per rilassare «tutto il corpo» e potersi esibire sul palco: «Non sapevo, onestamente, che avrebbe potuto uccidermi. Prendevo, per esempio, prima di un’esibizione, 20 milligrammi di Valium, e poi, solo camminando dal mio camerino al backstage, l’effetto era già sparito».

Quindi ha iniziato ad aumentare il dosaggio «fino a 90 milligrammi al giorno, una quantità che può ucciderti» e dalla quale ha dovuto disintossicarsi (le prescrizioni per gli adulti sono in genere comprese tra 2 e 10 milligrammi).

 

I sintomi della malattia sono devastanti. Quando prende alla gola «è come se qualcuno ti stesse strangolando, come se qualcuno ti stesse spingendo la laringe. Ma può anche verificarsi nella zona addominale, nella colonna vertebrale, nelle costole, nelle mani: sono crampi, ma è come se fossero in una posizione in cui non puoi sbloccarli.

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A un certo punto mi sono rotta alcune costole perché gli spasmi, quando sono molto violenti, possono portare una frattura... Se punto i piedi rimangono bloccati. Se cucino — perché amo cucinare — le mie dita e le mie mani si bloccano in quella posizione».

 

Non esiste una cura per questa patologia progressiva (che colpisce 1 persona su un milione), ma il trattamento può aiutare a controllare i sintomi.[…] «Sto lavorando sodo ogni giorno ma devo ammettere che è dura — dice con le lacrime agli occhi nel trailer pubblicato in queste ore —. Mi mancano tanto le esibizioni dal vivo, mi mancano le persone».

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È determinata però a riprendersi il palcoscenico, i concerti live: «Tornerò. Se non potrò più correre camminerò, se non potrò più camminare andrò a gattoni, striscerò. Ma non mi fermerò. Non mi fermerò mai».

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