“TI DO UNA SEDIATA. TI ROMPO LE CAVIGLIE. CON L'ACQUA BOLLENTE TI FACCIO LAVA” – LE INTERCETTAZIONI AMBIENTALI NEL CENTRO DI EDUCAZIONE MOTORIA DELLA CROCE ROSSA ITALIANA, A ROMA, TESTIMONIANO LE VIOLENZE E LE TORTURE SUBITE DA DUE DISABILI A OPERA DI DIECI OPERATORI SOCIO-SANITARI, FINITI AI DOMICILIARI – INSULTI, SCHIAFFI, CALCI, PUGNI, CAPELLI TIRATI. CI SAREBBE STATA ANCHE UN EPISODIO DI VIOLENZA SESSUALE: “"TI METTO IL CA**O IN BOCCA, LO VUOI?", “MI VUOI FA NU BUCC****?”

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1. TORTURE NEL CENTRO DISABILI GESTITO DALLA CROCE ROSSA IN MANETTE DIECI OPERATORI

Estratto dell’articolo di Alessia Marani per "il Messaggero"

 

croce rossa italiana croce rossa italiana

La "galleria degli orrori" era il Cem, Centro di educazione motoria della Croce Rossa Italiana, a Roma. Nella struttura del Portuense in cui sono attualmente ricoverati 32 pazienti con gravi patologie psicomotorie, i carabinieri del Nucleo Investigativo di via In Selci dopo pochi mesi di indagini hanno cristallizzato una serie sconcertante di violenze e maltrattamenti avvenuti nei confronti di due assistiti, una donna e un uomo sui trent'anni: insulti, schiaffi, calci, pugni, capelli tirati, sediate, aggressioni fisiche e verbali, insomma, pressoché continue. Nel caso dell'uomo sfociati addirittura in violenza sessuale.

 

pazienti Centro educazione motoria della Croce Rossa Italiana pazienti Centro educazione motoria della Croce Rossa Italiana

Dieci le ordinanze di custodia cautelare emesse dal gip nei confronti di operatori socio sanitari, ora ai domiciliari. Si tratta di Stefano Calvario, romano di 55 anni, Maria Rosaria Iannuccelli, 60 anni di Sora (Fr), Carlo Imbimbo, 24 anni di Avellino, Michele Mari, 52 anni, di Caserta, Mariano Murdaca, 27 anni, di Bari, Tamara Paniccia, 29 anni, di Veroli (Fr), Lucrezia Romana Romeo, 30 anni, di Roma, Anna Chiara Savino, 35 anni, e Antonio Savino, 29 anni, originari di Napoli e Donatella Tisbi, 56 anni, di Frascati e residente nel frusinate.

 

A seconda delle posizioni, in cinque sono gravemente indiziati del reato di tortura per le reiterate condotte, altrettanti di maltrattamenti nei confronti di persone a loro affidate per ragioni di cura, vigilanza e custodia. Reati aggravati dalla qualifica di incaricati di pubblico ufficiale nello svolgimento dell'attività e dalla minorata difesa delle vittime. Per uno di loro è stata poi ipotizzata la violenza sessuale poiché avrebbe palpeggiato l'uomo schernendolo a più riprese. I disabili a loro affidati, scrive il gip, erano ritenuti «fastidiosi oggetti di intralcio».

 

disabile in sedia a rotelle disabile in sedia a rotelle

Secondo l'accusa gli oss hanno agito «con crudeltà» e «privi di scrupoli» […] Le modalità della condotta riproducono quella che il pm ha definito, come riporta ancora il gip, una «galleria degli orrori» in cui gli indagati «hanno non solo esercitato una violenza costante e inaudita su persone del tutto incapaci di reagire, ma hanno accompagnato le loro azioni inqualificabili stigmatizzando e deridendo i loro deficit mentali». […]

 

Le indagini prendono il via nell'aprile del 2023 quando gli stessi vertici della Cri presentano una denuncia all'Arma dopo che una dipendente si era resa conto che una assistita mostrava delle ecchimosi al volto, in particolare sull'occhio sinistro, come avesse preso un pugno. A maggio sulla stessa paziente i camici bianchi ravvisano ulteriori lividi e li fotografano.

 

carabinieri carabinieri

I carabinieri, a quel punto, hanno abbastanza elementi per poter procedere con le intercettazioni ambientali con tanto di microcamere piazzate nei locali di via Ramazzini. Nell'arco di sei mesi la situazione agli investigatori è chiara. Ma le misure cautelari, come spesso avviene per il sovraccarico di procedimenti in tribunale, scattano solo ora. […]

 

«Siamo in attesa degli sviluppi dell'autorità giudiziaria - spiega il direttore della Cri, Daniele Caruso che sottoscrisse la denuncia - per formalizzare altri provvedimenti. Avremo tolleranza zero con chi ha approfittato dei più deboli e ci costituiremo parte civile».

 

[…] Ultimamente un papà aveva chiesto un chiarimento per dei lividi sul figlio, ma poi il fatto era stato lasciato correre. Uno degli oss, Murdaca, presentandosi su Linkedin, si descrive come «molto deciso, preciso e organizzato...». Tra le sue esperienze precedenti anche quelle con pazienti affetti da Halzeimer «con episodi di aggressione fisica» e con «gli ex manicomio». Secondo l'accusa, tuttavia, almeno al Cem avrebbe adottato maniere decisamente forti. Un'altra, di Sora, fino a poco tempo prima faceva la parrucchiera. Poi la "svolta" con l'assunzione alla Cri.

 

2. LE INTERCETTAZIONI CHOC NEL CENTRO DEGLI "ORRORI" DELLA CROCE ROSSA

Estratto dell’articolo di Lorenzo Nicolini per www.fanpage.it

 

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"Ti do una sediata. Ti rompo le caviglie" e poi le botte. Le intercettazioni choc nel centro degli "orrori" della Croce Rossa

Le indagini sono scattate dalla denuncia dei vertici della Croce rossa capitolina nell'aprile dell'anno scorso, insospettiti da una vistosa ecchimosi sul volto di un paziente

 

"Ti metto il ca**o in bocca, lo vuoi?". "Ti tiro una sediata dietro la testa, scemo". "Ti spezzo tutto". "Ti rompo le caviglie". "Con l'acqua bollente ti faccio lava". Sono alcune delle minacce pesanti dei dieci operatori sociosanitari, tra cui anche donne, hanno rivolto per mesi due pazienti affetti da gravi patologie psico fisiche del Centro di educazione motoria (Cem) di Roma, gestito dalla Croce Rossa che venivano insultati, derisi, presi a schiaffi e pugni, strattonati e svegliati all'improvviso di notte.

 

disabile in sedia a rotelle disabile in sedia a rotelle

Un incubo raccontato, almeno in parte, nelle intercettazioni choc che precedevano le botte. Schiaffi dati con qualsiasi pretesto dai dieci operatori accusati, a vario titolo di tortura, maltrattamenti e violenza sessuale nei confronti degli ospiti della struttura, tutti pazienti affetti da gravi patologie psico fisiche.

 

[…]

 

Gli operatori sociosanitari si sarebbero accaniti ripetutamente su due pazienti, un uomo e una donna di circa 35 anni, con ritardi psichici dalla nascita. Insulti, schiaffi sulle mani, pugni fino a svegliarli in malo modo nel cuore della notte. I maltrattamenti sarebbero andati avanti per diversi mesi.

 

In un caso una operatrice, il 26 giugno del 2023, è entrata nella stanza della paziente, l'ha spinta con violenza verso la poltrona, dicendole "cammina! Fila! Vatte a sede!".

 

carabinieri carabinieri

Subito dopo, notata la ragazza ancora in piedi alle sue spalle, l'ha tirata per i capelli per farla sedere e le ha rotto le bacchette con cui stava giocando. Ancora, poco dopo, le ha anche dato un pugno in pieno volto minacciandola di sedersi e al suo rifiuto le ha tirato di nuovo per le braccia e poi i capelli, il tutto mentre la paziente continuava a urlare.

 

In un altro caso, sempre nello stesso mese e alla stessa paziente, un operatore nella tarda mattinata, nel controllarle il pannolone le ha sferrato l'ennesimo schiaffo in pieno volto. Poco dopo, le ha tirato i capelli e l'ha strattonata fino a farla urlare per il dolore, per poi afferrarla per un braccio e piegarla in avanti con forza. Dopo averla condotta in bagno e averla spogliata, l'ha fatta sedere sul wc e le ha versato il contenuto di una bottiglietta di acqua in testa, per poi  schiaffeggiarla di nuovo sulla coscia e in volto.

 

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Altre violenze pesanti anche ad agosto. Uno degli operatori dopo aver preso la testa di un uomo con gravi problemi, "la avvicinava al suo ventre e gli diceva: mi vuoi fa nu bucc****?". Quindi, dopo l'umiliazione, sarebbe partito il pestaggio. Prima un oggetto lanciato contro, poi uno schiaffo. E ancora, un altro episodio. Un operatore ha cinto con una busta di plastica il collo di un paziente per poi tirarlo a sé per alcuni istanti: "Ti faccio fare la fine di quello del film, con la busta te la attacco qua e te faccio mori". Poi una serie di botte e insulti, anche durante i momenti di riposo, di notte. […]

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