“LA VERSIONE DI ANASTASIYA E’ LACUNOSA E INVEROSIMILE” – IL GIP NON CREDE ALLE PAROLE DELLA FIDANZATA DI LUCA SACCHI, IL RAGAZZO UCCISO A ROMA IL 23 OTTOBRE - PER IL GIUDICE LE DICHIARAZIONE DI ANASTASIA “APPAIONO DEL TUTTO INIDONEE A SCALFIRE IL QUADRO INDIZIARIO” E ARRIVANO DA UN SOGGETTO “INTERESSATO E NON OBBLIGATO A RISPONDERE DICENDO LA VERITÀ” - IL PADRE DI DE PROPRIS CUSTODIVA LA PISTOLA

-

Condividi questo articolo


Michela Allegri per ilmessaggero.it

luca sacchi anastasiya munoz luca sacchi anastasiya munoz

 

Il giudice di Roma non crede alle parole di Anastasia. La versione data dalla ragazza sui fatti del 23 ottobre, sulle vicende che hanno portato all'omicidio del fidanzato Luca Sacchi, è giudicata «lacunosa, inverosimile e in più punti scarsamente plausibile». Un giudizio che il gip Costantino De Robbio mette nero su bianco nel provvedimento con cui ha respinto la richiesta di revoca dell'obbligo di firma chiesta dai difensori di Anastasia al termine dell'interrogatorio di garanzia svolto il 4 dicembre scorso a piazzale Clodio.

anastasiya kylemnyk. luca sacchi anastasiya kylemnyk. luca sacchi

 

 

Un atto istruttorio durato una ventina di minuti durante il quale la 25enne ucraina rispose alle domande del gip sostenendo, in primo luogo, di non essere a conoscenza del fatto che nel suo zaino, da lei mostrato ai pusher di San Basilio nella fase della trattativa per l'acquisto di 15 chilogrammi di droga, fossero stati «stipati» 70 mila euro. Per De Robbio le dichiarazione di Anastasia «appaiono del tutto inidonee a scalfire il quadro indiziario» e arrivano da un sogetto «interessato e non obbligato a rispondere dicendo la verità».

anastasiya anastasiya

 

 

Nel corso dell'interrogatorio Anastasia ha fornito una sua ricostruzione su cosa avvenne quella sera fuori ad un pub, nella zona dei Colli Albani. La baby sitter ha riferito che Giovanni Princi, l'amico di infanzia di Sacchi attualmente in carcere con l'accusa di avere tentato di acquistare droga, gli consegnò dei soldi in un «sacchetto di carta marrone» dicendogli che sarebbero serviti per comprare una motocicletta «di provenienza illecita». «Quella sera - ha sostanzialmente detto Anastasia - sono andata con Luca al pub perché avevo appuntamento con Princi».

 

Una volta giunta sul posto «Princi le avrebbe consegnato un sacchetto di carta marrone di piccole dimensioni, di quelli per contenere il pane, dicendole che c'erano i soldi destinati ad essere consegnati ad un amico con cui aveva appuntamento per un 'impicciò con le moto, con ciò intendendo che Princi avrebbe dovuto acquistare una motocicletta di provenienza illecita e chiedendole di tenere il sacchetto nello zaino in attesa dell'amico».

anastasiya anastasiya

 

 

La ragazza ha inoltre detto che Princi gli ha chiesto le chiavi della sua auto «per metterci il denaro che le aveva appena dato da custodire nello zaino». L'indagine, intanto, va avanti e oggi ha fatto segnare un nuovo colpo di acceleratore. È stata, infatti, notificata in carcere una nuova ordinanza cautelare nei confronti di Armando De Propris, padre di Marcello, il giovane di San Basilio che ha dato l'arma a Valerio Del Grosso, autore materiale dello sparo. A De Propris senior, che si trovava già in carcere dal 29 novembre perché trovato in possesso di un chilo di droga, i pm di piazzale Clodio contestano ora anche il reato di detenzione illegale di arma da fuoco. In sostanza sarebbe stato lui a fornire al figlio la calibro 38, ancora non trovata, utilizzata per uccidere Sacchi.

luca sacchi anastasia luca sacchi anastasia anastasiya kylemnyk anastasiya kylemnyk anastasiya kylemnyk anastasiya kylemnyk anastasiya kylemnyk anastasiya kylemnyk anastasiya kylemnyk anastasiya kylemnyk

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…