Filippo Di Giacomo per “il Venerdì di Repubblica”
Sono circa tre anni che papa Francesco promulga testi e documenti come se non abitasse più in Vaticano. Tradizionalmente, i documenti con la sua firma riportavano, prima della data, la frase Datum Romae apud Sanctum Petram, da San Pietro in Roma. Ed era vero, poiché da quelle parti il Papa ci abita.
Ora, invece, situa la stesura dei suoi documenti apud Lateranum, dal Laterano, uno dei luoghi della Roma ecclesiastica da lui meno frequentati, anche se la basilica, oltre ad essere la sua sede vescovile, viene considerata mater et caput delle chiese del mondo.
La residenza fittizia per gli atti magisteriali e giurisdizionali papali non è una novità. Quando i Pontefici risiedevano al Quirinale fingevano di apporre le firme sulle varie carte, encicliche comprese, apud Santa Maria Maggiore. Appena fu chiaro che papa Francesco non avrebbe abitato il palazzo apostolico, molti si illusero che sarebbe andato a vivere in Laterano, sede naturale del “vescovo cli Roma".
statio orbis 2020 papa bergoglio
Non fu cosi, ed è probabile che non lo sarà mai perché il 16 marzo ha firmato una lettera (dall'italiano e dalla logica traballanti, come capita spesso in questi tempi), pubblicata dal cardinale vicario Angelo De Donatis, nella quale viene stabilito che il palazzo sede degli uffici della diocesi di Roma, e «anche gli edifici annessi alla Basilica Papale di San Giovanni in Laterano», divengano sede di «attività museali e culturali nelle diverse forme e contenuti, dando l'assetto che sarà necessario».
Dunque, dopo aver chiuso l'appartamento vaticano e avere trasformato le ville pontificie di Castel-gandolfo in museo, il Papa si libera anche degli immobili extraterritoriali di San Giovanni: canonica, università e seminario. Lo fa per risparmiare o per indicare che gli investimenti immobiliari è meglio farli a Roma piuttosto che a Londra?
PAPA BERGOGLIO CON IL PAPPAGALLO papa francesco e la mascherina.