inquinamento da pfas in veneto
(ANSA) - Quasi 70 prodotti chimici "eterni", del gruppo dei cosiddetti perfluoroalchilici e polifluoroalchilici (PFAS), si trovano comunemente in materiali che entrano in contatto con il cibo, alcuni dei quali sono stati collegati a problemi per la salute, tra cui cancro e problemi riproduttivi e immunitari. Lo rivela uno studio pubblicato sulla rivista Environmental Science and Technology e condotto da Birgit Geueke dell'organizzazione Food Packaging Forum in Svizzera.
I PFAS sono una classe di sostanze chimiche sintetiche utilizzate per produrre beni come pentole antiaderenti e abbigliamento impermeabile. I legami chimici nei PFAS sono così forti che queste sostanze possono impiegare centinaia o migliaia di anni per degradarsi. Geueke e i suoi colleghi hanno analizzato 1312 studi condotti in tutto il mondo che dettagliano le sostanze chimiche che entrano in contatto con il cibo, nelle diverse fasi dalla produzione, all'imballaggio o alla cottura.
Il team ha scoperto che 68 PFAS sono comunemente presenti in materiali che entrano in contatto con il cibo, come imballaggi e pentole. Di questi, 61 non erano precedentemente noti per essere presenti in tali materiali e quindi non sono stati inclusi negli elenchi normativi che regolano l'uso dei PFAS. Solo 39 dei 68 PFAS sono stati esaminati per la tossicità. Una delle sostanze che è stata analizzata è l'acido perfluorottanoico, classificato come potenzialmente cancerogeno per le persone, sulla base di prove limitate che può causare cancro ai testicoli e ai reni, sostiene Geueke.