LA MERDA, IL CULO DELLA BALENA E IL VIOLA: ESCLAMAZIONI, MANIE E SUPERSTIZIONI DEI TEATRANTI ITALIANI (E NON) – L’AUGURIO “MERDA! MERDA! MERDA!” SI RIFERISCE ALL’ARRIVO DI MOLTE CARROZZE DEL PUBBLICO TRAINATE DA CAVALLI – IL DETTO “BREAK A LEG”, “ROMPITI UNA GAMBA”, È RIFERITO ALLA NECESSITÀ DI INGINOCCHIARSI PER RINGRAZIARE IL PUBBLICO – IL VIOLA È VIETATO PERCHÉ RICHIAMA LE LITURGIE QUARESIMALI, DURANTE LE QUALI GLI ATTORI NON POTEVANO RECITARE. E IL CHIODO STORTO…

-

Condividi questo articolo


Paolo Martini per www.dramaholic.it

 

teatro sipario teatro sipario

E’ tutto chiuso, merda! Oppure: niente da vedere, merda! No, non dite così: nemmeno nel vuoto totale di appuntamenti in sala dell’estate, le esclamazioni coprolaliche a teatro possono essere negative. ‘Merda! Merda! Merda!’, tre volte, è come noto l’augurio di rito prima dell’inizio di uno spettacolo. Entrato in uso già nel XVII secolo e adottato anche dai francesi (‘Merde’, una volta sola) e dagli spagnoli (‘Mierda’, oppure addirittura ‘Mucha Mierda’), l’augurio si riferisce all’arrivo di molte carrozze del pubblico trainate da cavalli, e alla conseguente presenza di abbondante sterco equino sulle strade davanti all’ingresso.

 

LUPI E BALENE, RISPOSTA OBBLIGATA

teatro palcoscenico teatro palcoscenico

Arcinota la risposta d’obbligo al classico “In bocca al lupo!”, che è decisamente poco animalista: “Crepi!”. D’altro canto, lo scambio relativo all’invocazione dei cetacei: “In culo alla balena!” prevede un rimando di rito decisamente ruvido, sempre in tema di deiezioni, ovvero: “Speriamo che non caghi!”

 

LA GAMBA, IL DIAVOLO E LE PENNE

viola vietato a teatro viola vietato a teatro

Con presumibile riferimento alla necessità d’inginocchiarsi tanto per ringraziare il pubblico entusiasta, “Break a leg”, rompiti una gamba, è invece l’augurio tradizionale dietro le quinte del teatro inglese. Si usa in parte anche in Germania, con l’aggiunta del collo (cioè, rompiti una gamba e il collo), ma più spesso i tedeschi ricorrono al semplice ‘Toi, Toi, Toi!’, usando la prima sillaba di Teufel, ovvero diavolo. I russi ripetono un’espressione che si pronuncia circa ’ni pùha, ni perà!’, e sta per un augurio di non venire ‘spennati’ dal pubblico.

 

PROIBITI VIOLA, BLU, VERDE E GIALLO

viola vietato a teatro viola vietato a teatro

Il viola è il colore proibito a teatro in Italia, retaggio medioevale dell’incubo del colore prevalente nelle liturgie cristiane quaresimali, durante le quali la Chiesa vietava agli attori di lavorare. In Inghilterra invece a far paura è il blu, perché le stoffe di questo colore costavano moltissimo e si dice che abbiano fatto fallire diverse compagnie. Anche solo l’occhio blu della piuma di pavone, peraltro, secondo le usanze teatrali tedesche, porta malissimo, e in Germania non si usa in genere mai il verde.

 

teatro viola teatro viola

La pessima considerazione del verde a teatro viene comunque dalla Francia: non è ben chiaro se la superstizione derivi dall’ultimo costume indossato in scena da Molière nel “Malato immaginario”, poche ore prima di morire, o se invece più concretamente risalga all’effetto delle prime luci a gas, nel XIX secolo, che penalizzavano particolarmente il colore verde. In Spagna guai a farsi vedere a teatro col giallo, colore dell’interno nel mantello rosa del torero, ovvero la parte che vede lo sfortunato matador incornato e buttato a terra (per contrappunto, il rosa porta ovviamente fortuna). Giallo vietato anche in Russia.

 

SUPER-SUPERSTIZIONI I RUSSI

chiodo storto a teatro chiodo storto a teatro

Un chiodo storto in palcoscenico è di buon auspicio nei teatri italiani, forse perché indicava che il macchinista si era affrettato a piantarlo mentre stava già affluendo tanto pubblico in sala. In Inghilterra è vietato fischiare nei camerini o dietro le quinte, e non si nomina mai la parola “rope”, corda, che evocava cattivi ricordi d’impiccagioni ai molti macchinisti che venivano dal mondo marinaresco.

 

Anche in Francia ‘corde’ è una parola tabù tra gli addetti ai lavori di scena, sia per il rimando alle esecuzioni capitali dei criminali sia per l’ampio uso di questo strumento di tortura ai tempi dell’Inquisizione. Interminabile l’elenco delle altre varie superstizioni dei teatranti russi: non si legge mai l’ultima frase del copione alle prove, non si entra mai sul palco col piede sinistro, i fiori freschi di possono portare in scena solo dopo la prima, non si può mangiare, soprattutto semi di girasole, non si fanno cadere i pettini, non si aprono mai gli ombrelli…

 

 

LA CITAZIONE

brecht brecht

Se la gente vuole vedere solo le cose che può capire, allora non dovrebbe andare a teatro: dovrebbe andare in bagno

Bertolt Brecht

 

(La citazione e altre notizie sono tratte dal ‘Dizionario teatrale’ a cura di Margherita Palli, ed. Quodlibet Naba, 2021)

teatro di roma teatro di roma teatro teatro coronavirus teatro coronavirus teatro

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…