MI COSTI? MA QUANTO MI COSTI? – MENTRE SIETE IMPEGNATI A GODERVI IL PISOLINO SOTTO L’OMBRELLONE, LE COMPAGNIE DI TELEFONIA MOBILE RINCARANO I VOSTRI PIANI TARIFFARI CON PREZZI CHE SONO SALITI IN MEDIA DEL 54,10%: SE A LUGLIO 2018 UNA TARIFFA RICARICABILE COMPRENSIVA DI CHIAMATE, TRAFFICO DATI E MESSAGGI COSTAVA INTORNO AI 9 EURO, ORA SI AGGIRA SUI 14 EURO – È FINITA L’EPOCA D’ORO DELLE PROMOZIONI...

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Sandra Riccio perla Stampa”

 

AUMENTO PIANI TARIFFARI AUMENTO PIANI TARIFFARI

L' estate ha portato rincari a raffica per molti clienti della telefonia mobile.

Non tutti se ne sono accorti perché presi dalle vacanze sotto l' ombrellone ma nelle passate settimane sugli smartphone degli italiani sono arrivati gli sms che annunciavano aumenti a colpi di due o tre euro al mese dei piani tariffari di Tim, Vodafone, Wind Tre e degli operatori virtuali.

 

Si tratta di rialzi che variano a seconda della compagnia telefonica e del tipo di offerta scelta dall' utente. Non tutti i pacchetti tariffari sono stati ritoccati. Altre rimodulazioni all' insù scatteranno però a partire da inizio settembre.

 

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Il tutto mentre molti stanno ancora aspettando di riavere indietro i soldi per la vicenda delle bollette a 28 giorni. Su questa battaglia che ormai è in corso dal 2017 è appena intervenuta l' Agcom, l' Autorità Tlc che ha minacciato multe da un minimo di 240 mila euro fino a 5 milioni di euro a Tim, Vodafone, Wind Tre e Fastweb se non applicheranno rimborsi automatici anziché quelli solo su richiesta come avviene ora.

 

TELEFONINO IN SPIAGGIA TELEFONINO IN SPIAGGIA

Tornando ai recenti aumenti, i costi in più che sono già a regime non sono da poco. Secondo una recente analisi di SosTariffe.it, i prezzi sono saliti del 54,10% in media se si considerano le principali tariffe ricaricabili dei soli operatori tradizionali (Tim, Vodafone, Wind Tre). L' analisi di SosTariffe.it ha rilevato che «se in media a luglio 2018 una tariffa ricaricabile comprensiva di chiamate, traffico dati e messaggi costava solo 9,11 euro, ora si aggira intorno ai 14,04 euro».

 

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In ogni caso, gli aumenti in corso sembrano decretare la fine delle promozioni a prezzi stracciati lanciate da tutti gli operatori a partire dalla fine del 2017 per far fronte all' arrivo sul mercato italiano di Iliad, la compagnia telefonica francese low-cost che ha messo piede nel nostro Paese nel giugno 2018 con tariffe choc (5,99 euro al mese).

 

Ora, a più di un anno dal debutto dei francesi, sono di nuovo partiti i rialzi boom. Con la beffa aggiuntiva che a pagare maggiormente per i rincari in corso sono quegli utenti che si erano assicurati i piani tariffari low-cost introdotti dalle compagnie tradizionali in attesa dell' arrivo dei francesi.

 

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Sono, infatti, proprio i pacchetti più economici di alcuni operatori tradizionali a essere stati maggiormente rialzati.

«Non c' è soltanto l' effetto Iliad, i rincari servono alle compagnie anche per recuperare i rimborsi che devono agli utenti per la vicenda della tariffazione a 28 giorni - dice il Presidente del Codacons, Carlo Rienzi -. Alla fine a rimetterci sono sempre le famiglie». La guerra di tariffe ha portato però anche qualche altra novità.

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Le compagnie stanno, infatti, introducendo anche nuovi balzelli che fanno salire il conto a fine mese. Per esempio, qualche operatore adesso chiede due euro a chi, al momento del rinnovo del credito non ha soldi sufficienti. In cambio dei due euro, il traffico non viene bloccato e si può continuare a usare lo smartphone (per i primi due giorni).

 

TELEFONINO IN SPIAGGIA TELEFONINO IN SPIAGGIA

In questo grande giro di revisioni tariffarie, agli utenti vengono però assicurati più minuti e soprattutto più traffico dati per navigare in Internet. E' uno zuccherino che spetta a chi decide di non cambiare compagnia. Ora, come rilevato da SoSTariffe.it, «per vincere la concorrenza, meno spietata di un anno fa» le compagnie puntano su una dotazione di minuti e di sms più generosa.

 

TELEFONINO IN SPIAGGIA TELEFONINO IN SPIAGGIA

L' attenzione però è sui Giga che «sono più che raddoppiati rispetto a un anno fa. Si è passati, infatti, da 19 Giga mensili inclusi ai 48,47 Giga compresi ogni mese (circa il 150,5% in più)».

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