Estratto dell'articolo Cesare Giuzzi per www.corriere.it
Sono come i rintocchi della mezzanotte. Non c’è giorno di tregua, neppure il lunedì. Botti, petardi, fuochi, mortaretti, razzi, girandole, bengala, artifizi pirotecnici, bombe carta. Chiamateli come volete, il risultato non cambia. Perché l’indomani si ricomincia. E va tutto sommato bene quando ci si ferma a mezzanotte o all’una. A volte, e non solo nei weekend, la sveglia notturna è ben più inoltrata.
Sul caso dei fuochi d’artificio a Milano ci sono articoli, discussioni infinite sui social, esposti dei comitati di quartiere e — soprattutto — leggende metropolitane. La prima e più difficile da sradicare è quella della droga. Nata dalle serie tv Gomorra e simili prevede che si festeggi con fuochi d’artificio l’arrivo di carichi di droga nel quartiere.
Una via di mezzo tra «messaggio ai clienti», «segnale alla concorrenza» e «vanto d’impunità» rivolto a polizia e carabinieri. Ma chi mai farebbe una cosa del genere? Eppure la leggenda-bufala regge, e sui social, a ogni post di protesta per la sveglia notturna a suon di botti, c’è chi ancora se ne dice convintissimo. Diverso è il caso, restando sempre nell’ambito della criminalità, dei festeggiamenti per qualche «scarcerazione». [...]
La realtà, è meno affascinante. E la spiegazione dietro all’usanza — diventata ormai una piaga — di sparare botti e fuochi a mezzanotte (e non solo) è molto più semplice. Nella stragrande maggioranza dei casi si tratta di un modo un po’ kitsch di festeggiare compleanni, comunioni, cresime, anniversari di fidanzamento, matrimoni, lauree. A volte anche la nascita di un figlio. Ma il grosso, specie a mezzanotte, è legato ai compleanni.
Spesso tutto avviene fuori da qualche locale nelle zone della movida. Ma anche nei cortili popolari, nei parchetti. Ci sono molti gestori di pub e ristoranti che a volte si fanno prendere la mano. Statistiche vere non ne esistono. Anche perché le chiamate che arrivano al 112 ogni notte si traducono in interventi a vuoto di polizia e carabinieri: «Parliamo di esplosioni che durano pochi secondi o al massimo mezzo minuto. Quando arriviamo troviamo solo i resti di “torte e fontane”», racconta un investigatore. [...]
Ma si «spara» ogni notte alla Barona, al Corvetto, al Lorenteggio e Giambellino, a Quarto Oggiaro e nella zona di viale Monza. Tutti con i cellulari all’insù per immortalare il momento e postarlo in tempo reale sui social. A volte si sfocia nei danneggiamenti (vetrine e auto) o piccoli incendi di cestini della spazzatura o balconi. [...]
C’è poi la questione delle carceri. Spesso capita fuori da San Vittore o dal Beccaria. E anche qui si tratta di iniziative di amici di reclusi che festeggiano il compleanno del detenuto, o di blitz improvvisati di «saluto». In alcuni casi i protagonisti sono centri sociali e gruppi anarchici a sostegno dei militanti o in generale contro le carceri. [...]
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