I MISSILONI DELLO ZIO SAM COLPIRANNO IN TERRITORIO RUSSO? – LA LINEA DI BIDEN È CHE LE ARMI FORNITE DAGLI USA A KIEV SERVONO SOLO PER COMBATTERE SUL TERRITORIO UCRAINO. MA BLINKEN SPINGE PER OSARE DI PIÙ – L’IPOTESI: PERMETTERE DI BOMBARDARE LA CRIMEA, CONSIDERATA “PARTE DELL’UCRAINA”, CON I LANCIARAZZI ATACMS, CAPACI DI COLPIRE A 300 CHILOMETRI DI DISTANZA – LA PROPOSTA DI STOLTENBERG PER FAR CADERE IL TABÙ DEGLI ATTACCHI IN TERRITORIO NEMICO E LE OPPOSIZIONI NELLA NATO

-

Condividi questo articolo


Estratto dell’articolo di Alberto Simoni per “La Stampa”

 

volodymyr zelensky antony blinken volodymyr zelensky antony blinken

Joe Biden considera incrollabile l'impegno statunitense per l'Ucraina, e le condizioni che ha indicato chiaramente all'inizio del conflitto mai sono venute meno. La prima riguarda la contrarietà nell'inviare soldati americani sul campo di battaglia; la seconda sono le restrizioni imposte a Zelensky nell'utilizzo delle armi Usa che fluiscono in Ucraina: vietato impiegarle per colpire obiettivi in Russia.

 

Con l'ultimo prelievo di armi - venerdì - sono 51,7 miliardi i soldi che Washington ha mobilitato per la sicurezza dei Kiev. Il segretario di Stato Antony Blinken invece comincia ad avere dei pensieri su un potenziale impiego di armi Usa oltre confine. Il New York Times qualche giorno fa li ha riassunti nel fatto che dopo il recente viaggio a Kiev, il capo della diplomazia Usa potrebbe premere su Biden per allentare alcuni vincoli.

 

volodymyr zelensky joe biden incontro alla casa bianca 1 volodymyr zelensky joe biden incontro alla casa bianca 1

Non c'è un piano scritto, non c'è nemmeno una bozza al momento e dentro il Truman Building la maggioranza dei diplomatici sarebbe sulla via della prudenza; ma è chiaro che lo strappo del segretario di Stato, il consigliere più vicino al presidente su certi temi, avrebbe ripercussioni.

 

[...] Non è un mistero che al Pentagono prevalga un certo scetticismo. Negli oltre due anni di conflitto in Ucraina, gli strateghi americani hanno sempre destinato armi e munizioni guardando le esigenze sul campo di battaglia più che i meri desiderata di Zelensky (si pensi al caso F-16) proprio per evitare escalation, ritorsioni di Putin e una degenerazione del conflitto.

 

lloyd austin volodymyr zelensky antony blinken lloyd austin volodymyr zelensky antony blinken

Si è progressivamente passati da Javelin e Stinger, poi agli Abrams, ai lanciatori Nasams e con la consegna del 12 marzo scorso agli Atacms con vettori da 300 chilometri, tabù sino a pochi mesi fa. Quindi un aumento delle capacità è sempre stato garantito. Anche se Brown dice che «non esiste un sistema d'arma magico» e che l'approccio «deve essere integrato». Ovvero servono personale, addestratori, strategia e armi in una visione organica.

 

Gli Atacms sono stati usati il 17 aprile per colpire in Crimea. Lì la Russia ha moltissime basi e depositi da cui lancia offensive. «La Crimea è dell'Ucraina», la linea degli americani e quindi bersagliare lì i russi è legittimo. Luke Coffey, analista dell'Hudson Institute, ha sottolineato che la priorità ucraina oggi deve essere proprio ridurre la capacità offensiva russa dalla Crimea. E molti commentatori militari, come l'ex generale dell'Esercito Ben Hodges, concordano: «La Crimea è il terreno decisivo del conflitto».

 

lanciarazzi atacms 1 lanciarazzi atacms 1

Il nodo riguarda Kharkiv e in genere il confine orientale dove l'offensiva russa è forte. Ci sono dei segnali evidenti sulle difficoltà ucraine di resistere e controbattere al martellamento russo. Mosca ha migliorato le sue capacità di guerriglia elettronica. Oggi riesce a intercettare, deviare, distruggere moltissimi dei vettori, droni, razzi della controparte. [...]

 

 

I proiettili teleguidati da 155 mm Excalibur nel settembre del 2022 avevano un'efficacia del 70 per cento, oggi scesa al 6 per cento. In secondo luogo, la difesa aerea di Kiev intercetta sempre meno missili, il mese scorso appena il 30 per cento di quelli lanciati contro obiettivi ucraini. Spostare il fronte più in là, in territorio russo, è una necessità strategica per Kiev che potrebbe così anticipare gli attacchi senza doversi limitare a provare a respingerli con sempre meno efficacia.

volodymyr zelensky joe biden incontro alla casa bianca 2 volodymyr zelensky joe biden incontro alla casa bianca 2

 

[...] Fra le misure difensive qualcuno ritiene possa rientrare anche colpire i caccia russi oltre confine impegnati nel bombardamento dell'Ucraina. Il segretario della Difesa Lloyd Austin interrogato su questo aspetto è stato evasivo.

JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS JOE BIDEN E VOLODYMYR ZELENSKY AL VERTICE NATO DI VILNIUS lanciarazzi atacms 4 lanciarazzi atacms 4 volodymyr zelensky joe biden - meme by osho volodymyr zelensky joe biden - meme by osho

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

SULLA RAI ELLY NON SI È FATTA INFINOCCHIARE – IL MOTIVO CHE HA SPINTO SCHLEIN ALL’AVENTINO, OLTRE ALLA MANCATA RIFORMA DELLA GOVERNANCE DI VIALE MAZZINI, RIGUARDA LO STATO DELL’ARTE DEL PD – IL DUPLEX BOCCIA-FRANCESCHINI PUNTAVA A PIAZZARE UN PRESIDENTE DI GARANZIA CHIAMATO GIOVANNI MINOLI. UN NOME SU CUI ERA STATO TROVATO UN ACCORDO CON GIORGIA MELONI, GRAZIE AI CONTATTI DEL MARITO DI NUNZIA DE GIROLAMO CON GIAMPAOLO ROSSI – MA LA SEGRETARIA MULTIGENDER SI È RIFIUTATA DI PRENDERSI IN CARICO UN “INAFFIDABILE” COME IL MULTI-TASKING MINOLI – IL PROBLEMA DI ELLY È CHE NON HA NESSUN UOMO DI FIDUCIA IN RAI. PIUTTOSTO CHE INFILARSI IN QUEL LABIRINTO PIENO DI TRAPPOLE, HA PREFERITO CHIAMARSI FUORI – LA MOSSA DI NARDELLA: HA LANCIATO LA SUA CORRENTE PER STOPPARE FRANCESCHINI, CHE PUNTA A PASSARE IL TESTIMONE ALLA MOGLIE, MICHELA DI BIASE...

DAGOREPORT - RICICCIANO LE VOCI SU UNA FUSIONE TRA RENAULT E STELLANTIS. MA QUESTA POTREBBE ESSERE LA VOLTA BUONA – E' MACRON CHE SOGNA L'OPERAZIONE PER CREARE UN COLOSSO EUROPEO DELL'AUTOMOTIVE (LO STATO FRANCESE È AZIONISTA DI ENTRAMBI I GRUPPI) E, CON IL GOVERNO DI DESTRA GUIDATO DA BARNIER, A PARIGI NESSUNO OSERA' OPPORSI - E JOHN ELKANN? NON GLI PARE IL VERO: SI LIBEREREBBE DI UNA "ZAVORRA" E POTREBBE VELEGGIARE VERSO NEW YORK O LONDRA, PER FARE QUELLO CHE PIÙ GLI PIACE (E IN CUI È BRAVISSIMO): INVESTIMENTI E ACQUISIZIONI TRA LUSSO E TECH. TOLTASI DAI COJONI L'EX FIAT, NON AVREBBE PIÙ RAGIONE DI TENERSI “REPUBBLICA” E “STAMPA" E LE FAIDE CON IL COMITATO DI REDAZIONE

È ARRIVATA L’ORA DI PIER SILVIO? SEGNATEVI QUESTA DATA SUL CALENDARIO: APRILE 2025. POTREBBE ESSERE IL MOMENTO DELLA DISCESA IN CAMPO DI BERLUSCONI JR – “PIER DUDI” POTREBBE APPROFITTARE DI UNA SCONFITTA DEL CENTRODESTRA AL REFERENDUM SULL’AUTONOMIA PER RIPERCORRERE LE ORME DEL PADRE: METTERE IN PIEDI UNA NUOVA FORZA ITALIA, APERTA A DIRITTI E MINORANZE, EUROPEISTA E ATLANTISTA. A QUEL PUNTO, LE ELEZIONI ANTICIPATE SAREBBERO INEVITABILI – ORMAI È CHIARO CHE IL GOVERNO MELONI NON CADRÀ MAI PER MANO DELL’OPPOSIZIONE, SPOMPA E INETTA, MA SOLO ATTRAVERSO UN’IMPLOSIONE DELL’ALLEANZA DI DESTRA-CENTRO - LA DIFFIDENZA DI MARINA, TERRORIZZATA DALL'IPOTESI CHE IL FRATELLO FINISCA FAGOCITATO DA BATTAGLIE MEDIATICHE E GIUDIZIARIE, COME IL PADRE...