MORALES DELLA FAVOLA - LA BOLIVIA SCENDE IN PIAZZA CONTRO LA VITTORIA ALLE ELEZIONI DI EVO MORALES. MEZZO PAESE PROTESTA E SOSTIENE CHE SIA UN GIGANTESCO BROGLIO ELETTORALE, MENTRE IL PRESIDENTE PARLA DI TENTATIVO DI GOLPE E DICHIARA LO STATO DI EMERGENZA - IL MISTERO DELLO SPOGLIO LENTISSIMO E QUEI 5MILA VOTI CHE HANNO FATTO SCATTARE IL PREMIO DI MAGGIORANZA – VIDEO

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1. BOLIVIA: MORALES, TENTATIVO GOLPE, È STATO EMERGENZA

 

proteste in bolivia contro l'elezione di evo morales 1 proteste in bolivia contro l'elezione di evo morales 1

(ANSA) -Il presidente della Bolivia Evo Morales ha denunciato un tentativo di colpo di stato nelle proteste realizzate nel Paese per presunti brogli nelle elezioni presidenziali che si sono tenute domenica, e ha dichiarato lo stato di emergenza di fronte all'ondata di violenze nel Paese. Lo riporta l'agenzia di stampa statale Abi.(ANSA

 

2. La Bolivia in rivolta per l'elezione di Morales "Ha truccato i risultati"

EVO MORALES CON LA MEDAGLIA E LA FASCIA PRESIDENZIALE PRIMA CHE FOSSERO RUBATE EVO MORALES CON LA MEDAGLIA E LA FASCIA PRESIDENZIALE PRIMA CHE FOSSERO RUBATE

Emiliano Guanella per “la Stampa”

 

Aveva bisogno di vincere Evo Morales, ma si è costruito una vittoria talmente a sua misura che oggi mezza Bolivia e parte della comunità internazionale parla senza mezzi termini di un gigantesco broglio elettorale. Nella notte di lunedì, 20 ore dopo il primo bollettino ufficiale che dava come praticamente certa la necessità di un secondo turno di ballottaggio con lo sfidante Carlos Mesa, il tribunale elettorale ha spiazzato tutti pubblicando un nuovo computo che regalava per poche migliaia di voti il trionfo al presidente in carica.

EVO MORALES SENZA LA MEDAGLIA DI SIMON BOLIVAR EVO MORALES SENZA LA MEDAGLIA DI SIMON BOLIVAR

 

La legge elettorale in Bolivia stabilisce che se nessuno arriva al 50% dei suffragi un candidato può vincere superando il 45% dei voti con dieci punti di distacco dal suo avversario. Domenica sera, con il 83% dei seggi scrutinati, il parziale era di 45% a 38% per Morales; il giorno dopo quest' ultimo è apparso con il 46.85% contro il 36.74% di Mesa. Per appena 5 mila voti su un totale di poco più di 6 milioni è scattata la fatidica soglia dei dieci punti e Morales si è proclamato vincitore davanti alla folla dei suoi sostenitori nel Palacio Quemado di La Paz.

evo morales evo morales

 

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«Abbiamo vinto ancora una volta, la nostra impresa è straordinaria. Quattro elezioni di fila, vince tutto il popolo boliviano». La spiegazione data dal governo è che gli ultimi voti ad arrivare sono quelli delle zone rurali più isolate dove Morales è tradizionalmente più forte. Un grande appoggio, inoltre, sarebbe giunto dai voti dei boliviani all' estero, in particolare nella vicina Argentina, dove lo scarto su Mesa è stato di oltre 70 mila voti.

 

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Ma nessuna matematica può spiegare il mistero di uno spoglio che si è arenato per così tanto tempo: la corte ha impiegato una giornata per processare mezzo milione di voti, quando a seggi chiusi ne erano stati conteggiati dieci volte tanti in meno di tre ore. Carlos Mesa, che aveva avvisato alla vigilia sulla possibilità di brogli, ha chiamato i suoi alla disobbedienza civica e in diverse parti del Paese la gente è scesa in piazza a protestare. A Sucre e Potosì la folla ha preso di mira le sedi della giustizia elettorale, che sono state incendiate. A La Paz, Cochabamba e altre città ci sono stati scontri tra opposti schieramenti. Gli osservatori della Oea (Organizzazione degli stati americani), invitati dallo stesso Morales per controllare il voto, hanno espresso seri dubbi su tutto il processo; sulla stessa linea anche Ue, Stati Uniti, Brasile ed Argentina.

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Che il tribunale elettorale sia allineato al governo lo si era capito, del resto, quando ha autorizzato la stessa candidatura di Morales. Il presidente, in carica dal 2006, non avrebbe neanche potuto partecipare, visto che la Costituzione vieta un terzo mandato. Nel 2016 i boliviani bocciarono in un referendum una modifica alla Carta Magna per togliere questa clausola, ma la Corte Costituzionale stravolse tutto dichiarando che non si poteva negare a un cittadino il «diritto umano» di candidarsi tutte le volte che vuole. Con tutte le regole saltate e forte di un apparato politico consolidato da 13 anni di potere Morales ha costruito questa vittoria, ma ora si trova con un Paese spaccato in due. Sebbene l' economia boliviana cresca da un decennio, nei ceti medi e in parte del sindacalismo indigeno la sua figura comincia a essere indigesta.

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evo morales papa francesco 3 evo morales papa francesco 3

Tra quest' ultimi c' è chi non mette in discussione il modello di Stato socialista ibrido, assistenzialista ma aperto al mercato e agli investimenti stranieri, ma che a comandarlo sia sempre la stessa persona.

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Nella provincia di Santa Cruz, bastione dell' opposizione, è stato lanciato uno sciopero civico a oltranza e già ieri si iniziavano a vedere posti di blocco sulle principali autostrade. Dopo il Perù, l' Ecuador e il Cile, la Bolivia si aggiunge alla lista dei Paesi sudamericani in subbuglio, con parte della popolazione infuriata contro il governo. Evo ha vinto a suo modo la battaglia, ma non sarà facile per lui governare.

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