Simona Bertuzzi per “Libero quotidiano”
Lui non c' è e manca da morire. I suoi occhi, il suo profumo, il suo modo ondulato e impertinente di ondeggiare i fianchi quando cammina. Ci fossero parole per spiegare le mani che corrono sulla pelle increspata e soffocano il desiderio in un sospiro lento... ma lui è lontano, un maledetto morbo ha deciso di dividere gli amori e gli amanti in case frettolose e vuote.
Due chilometri e mille esistenze più in là, una donna sposata passa in rassegna la sua vita frenetica nel salotto di sempre. L' attendono 15 ore di rituali freddi e consunti. Colazione, videoconferenza, quel minimo di faccende domestiche per non finire sommersi dalla polvere.
I figli studiano e reclamano attenzioni. Il marito si chiude nel suo guscio e nel suo mondo di pratiche e scadenze. Le lenzuola sono diventate un velo di cotone leggero sotto cui infilare la stanchezza del giorno. La camera da letto, il confessionale in cui disperdere preoccupazioni e pensieri col buio della notte.
Le pareti non rimbombano di sospiri caldi ma solo di capricci arruffati e urla sgangherate.
Un pensiero, o forse un lampo del cuore, per quel giovane perfetto e maldestro conosciuto una vita fa in ufficio, e la maledetta voglia di incontrarlo e amarlo ancora.
Due storie diverse di amori diversi. E quando tutto sembra perduto, sovviene un pensiero: se la soluzione fosse il sesso a distanza? Anzi, se il sesso a distanza fosse meglio di quello consumato in una camera d' hotel? Un sussurro. Una chiamata. La foto di un seno o di una gonna maliziosa mescolata a un frettoloso messaggio assetato d' amore. Il video peccaminoso assaporato col caffè del mattino come un dolcetto consolatorio.
SCAMBIO DI PAROLE Qualcuno lo chiama Sexting, termine che deriva dalla commistione di Sex più texting e indica lo scambio di parole e messaggi con contenuti erotici tramite smartphone, pc o tablet. Qualche altro preferisce non definirlo temendo che possa essere identificato con quella pratica in voga tra i ragazzini e pericolosissima di mandarsi video e foto osè che possono finire nella rete di internet e diventare oggetto di dileggio o devastanti ricatti.
No, non è di quello che parliamo. Ma dell' abitudine, ormai consolidata fra gli adulti, di fare l' amore a distanza. Senza rischio di violare le restrizioni di periodi come questi. O incasinare la vita coniugale con incontri e fuitine che potrebbero avere un impatto devastante. Un gioco semplice, insomma, da consumare in qualunque stanza della casa e in qualunque momento della giornata. Basta essere dell' umore giusto.
Secondo Paola Zucchi, psicoterapeuta e sessuologa del Centro Medico Sant' Agostino di Milano «il fatto di vivere in una realtà così tecnologica consente di sperimentare diverse modalità di approccio sessuale».
Ci sono i messaggi, i video e le telefonate. «Si può usare uno solo di questi canali o tutti contemporaneamente», dice, «e magari la distanza rende più spontanea e semplice la condivisione di una fantasia». Una pratica molto in voga al momento «consiste nel leggersi testi erotici al telefono o condividere filmati piccanti». Altra possibilità è «giocare con i sensi, la vista, l' udito e anche il tatto, poiché esistono applicazioni che consentono ai due partner di modulare i sex toys a proprio piacimento».
Secondo l' American Psychological Association, negli Usa 8 persone su 10 inviano e ricevono messaggi sessuali. Al 75% è capitato all' interno di una relazione stabile, mentre al 43% in un rapporto occasionale. In Italia i numeri non si discostano molto. Otto su 10 fanno sesso via sms o whatsapp e ricorrono alla tecnologia per variare le loro relazioni, il 52% sono uomini, per lo più sposati e sui 30/40 anni. Il 48% donne, con una relazione stabile e un' età media di 30 anni.
Ma le statistiche lasciano il tempo che trovano. «Se parliamo di sexting lo immagino più riferito ai giovani che agli adulti» - conferma la Zucchi - «ma poiché i mezzi a disposizione sono tanti è possibile che anche amanti più attempati lo sperimentino, l' importante è farlo senza forzare la propria tipologia di coppia».
Anche la dottoressa Mio Lì Chiung, psicoterapeuta e direttrice dello studio di psicologia Salem, conferma che è un fenomeno generazionale. «Il sesso a distanza è praticato dalle giovanissime - e per fortuna l' informazione sta producendo risultati e la maggior parte delle ragazze interagisce solo con qualcuno che conosce - e dalle donne della fascia di età dai 35 ai 50 anni. Che però lo usano nei rapporti occasionali. Si iscrivono alle app di incontri, scelgono il partner che più le affascina e con lui fanno sesso con webcam prima ancora di conoscerlo».
Naturalmente anche nel sesso a distanza niente è semplice come sembra. Perché la donna tra un sospiro e l' altro infila sentimenti e aspettative romantiche che l' uomo non ha.
E l' uomo, anche il meno imbranato, finisce prima o poi per mandare la foto del suo sesso in erezione insieme al buongiorno del mattino, rischiando di risultare indigesto. «In tutte le relazioni serve il buonsenso», dice la Chiung. «Come non baceresti una donna alla prima uscita se dall' altra parte non noti un segnale incoraggiante, così non puoi lanciarti in un rapporto sessuale a distanza se l' altro è tiepido».
I CONSIGLI Chi non è pratico della materia comunque stia tranquillo.
Qualcuno ha stilato le regole di comportamento anche per il sesso a distanza. Per esempio non bisogna avere fretta mai, perché l' amante, anche il più appassionato, ha bisogno di sentirsi a suo agio e non si lascia andare a un amplesso virtuale in assenza dell' atmosfera giusta. Molti consigliano di cominciare con una chiacchierata romantica via chat, poi azzardare una cena a lume di candela e infine spingersi in un letto.
Seconda regola, occorre trovare il partner che navighi sulla stessa lunghezza d' onda, inondare il collega di scrivania o il marito indaffarato di messaggi ammiccanti rischia di sembrare sgradevole, ai confini con la molestia. Terza regola, bisogna essere precisi anche nel vortice della passione perché se il messaggio arriva alla vecchia zia o al marito incanutito e stanco anziché al giovane amante scoppia il disastro.
Anche l' ortografia ha la sua parte: immaginate di sedurre la nuova fiamma con un messaggino zeppo di h e congiuntivi buttati a casaccio. Sembrerete degli asini patentati e tutta la poesia finirà. Quinta e ultima regola. Non fate sesso a distanza se siete personcine piene di inibizioni: finirete per odiarvi e cadere in uno stato d' ansia più sfinente e malevolo della quarantena da Covid-19.
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