Andrea Galli e Elisabetta Andreis per il "Corriere della Sera"
elena livigni gimenez con una amica
La certezza di un omicidio-suicidio, l'incertezza sul movente anche se il sospetto appare più che solido: la gelosia, o meglio una patologica ossessione, una marcata possessività, la convivenza con fantasmi e timori infondati.
Il fascicolo sulla morte della 21enne Elena Livigni Gimenez, studentessa universitaria milanese, non è formalmente chiuso ma la polizia spagnola ritiene non necessari ulteriori approfondimenti potenzialmente decisivi.
A spingere la giovane dal balcone del quarto piano dell'hotel «Torre del mar» di Ibiza, alle 4.30 della notte del 3 giugno, è stato il fidanzato Kamil Archane, di cinque anni maggiore, come fin dall'inizio ipotizzato dagli inquirenti.
Una telecamera, in posizione frontale rispetto all'albergo prenotato dai ragazzi per una vacanza (erano atterrati da poche ore) ma puntata sui piani inferiori, ha registrato il precipitare prima di Elena, poi di Kamil, dodici secondi più tardi.
kamil archane e elena livigni gimenez
Le autopsie hanno escluso un innesco, nel delitto, derivato da alcolici o droghe: nei corpi e nella stanza non ce n'era traccia. Soltanto tre lattine di birra sull'ampio balcone, il luogo di sosta dei ragazzi nel dopo-cena per bere, chiacchierare e divertirsi, momenti (apparentemente) spensierati, almeno a rileggere i messaggi inviati alla mamma e a un'amica da Elena, che a Barcellona viveva e frequentava un corso di laurea doppia, in Giurisprudenza e Relazioni internazionali Global governance.
il balcone da dove sono precipitati i due fidanzati
Anche Kamil abitava a Barcellona e nel suo appartamento si ambienta un mistero: il pc di Elena era su una scrivania e un amico del ragazzo lo avrebbe fatto sparire, forse per errore - magari convinto fosse dello stesso Kamil - con l'obiettivo di consegnarlo ai genitori i quali sono rimasti in Marocco, nella natia Casablanca, delegando lo straziante iter burocratico a un avvocato.
Proprio Casablanca sarebbe stata la meta di uno dei prossimi viaggi dei fidanzati, che si erano innamorati a febbraio e che, come emerso dai racconti delle conoscenti di Elena, avevano costruito un legame forte ma molto inclusivo e caratterizzato da discussioni, di nuovo sembra per gelosia.
In quella notte di Ibiza, la ragazza era vestita e calzava le scarpe, a differenza di Kamil, soltanto in slip e a piedi nudi; soprattutto, la valigia di Elena era sul letto, già pronta per una partenza nonostante fossero appena arrivati: forse una traccia di un diverbio e della volontà di interrompere subito le vacanze, diverbio che aveva generato delle urla, udite da un uomo che dormiva in una camera accanto ed era stato svegliato, salvo tornare a riposare in quanto erano cessate.
I reconditi segreti di ognuno di noi, a cominciare dai più giovani, possono essere antitetici rispetto all'immagine rimandata all'esterno, o alle descrizioni fornite ai propri cari, dunque è possibile che, forse per non preoccupare i genitori, Elena avesse nascosto delle criticità nel legame, forse però perché fiduciosa che si sarebbero appianate.
Certo mancano, nello sviluppo delle indagini, dei passaggi da completare quali ad esempio l'analisi dei cellulari dei ragazzi, che potrebbero ospitare nel caso di Elena delle paure e degli allarmi, e nel caso di Kamil dei propositi violenti.
Fonti del Corriere tra il Cuerpo nacional de Policia e l'Interpol escludono, a questo punto categoricamente, lo scenario di un incidente provocato da posizioni pericolose assunte dai fidanzati sulla ringhiera, in conseguenza di atteggiamenti non lucidi o di rischiose bravate.
La ricerca di amici di Kamil ha dato esito negativo nella misura in cui non hanno voluto commentare. Quelle stesse fonti investigative non raccontano di richieste di aiuto (eventualmente disattese) inoltrate da Elena sulla linea telefonica diretta con la hall e di un suo tentativo di fuga.
Del resto la spinta di Kamil è stata improvvisa in quanto Elena nemmeno è riuscita ad accorgersene opponendo resistenza. Il ragazzo, di nazionalità marocchina mentre la fidanzata era figlia di un italiano e una donna iberica, risulta privo di un pregresso, nel percorso di studi nel mondo (Canada e Francia prima di Barcellona), con eventi delinquenziali oppure pericolosi per gli altri o se stesso.
Allora rimangono e rimarranno, nell'indicibile sopravvivenza dei genitori ai figli, questi ultimi due momenti noti di Elena e di Kamil, cristallizzati da un'altra telecamera - alle 18.30 rientrano dalla vicina spiaggia mano nella mano - e dal social network Instagram: alle 19, il ragazzo pubblica un video; sono sul balcone, loro due soltanto, e ridono, ridono.