SULLA PACE IN UCRAINA, ANCHE IL VATICANO CI HA QUASI RINUNCIATO – IL “MINISTRO DEGLI ESTERI” DELLA SANTA SEDE, PAUL GALLAGHER: “LA NOSTRA DIPLOMAZIA INTENDE PERSEGUIRE NON UNA POSSIBILE PACE, MA UNA PACE CONCRETA, FRUTTO DELLA GIUSTIZIA E DELL’OPERA DELLA MISERICORDIA” – “SI DEVE LAVORARE SUI CANALI DI COMUNICAZIONE, C’È DISPONIBILITÀ DA PARTE DELLA TURCHIA E DA PARTE NOSTRA. VOGLIAMO UNA PACE GIUSTAS, SÌ, MA…”

-

Condividi questo articolo


MONSIGNOR PAUL GALLAGHER MONSIGNOR PAUL GALLAGHER

(ANSA) - "La diplomazia della Santa Sede intende perseguire non una possibile pace ma una pace concreta", "frutto della giustizia e dell'opera della misericordia", "il valore aggiunto o l'arma se volete della diplomazia pontificia è la misericordia". Lo ha detto monsignor Paul Gallagher, 'ministro' degli Esteri vaticano, intervenendo ad un dialogo con Romano Prodi, su "Le armi delle diplomazie. Dialogo tra Santa Sede e l'Europa davanti alla guerra", promosso da ReCui, la rete delle cattedre Unesco italiane. Monsignor Gallagher, che è stato inviato in Ucraina a nome del Papa, ha rilanciato le proposte avanzate un mese fa dalla Segreteria di Stato in un incontro all'Ambasciata di Italia presso la Santa Sede: riprendere "lo spirito di Helsinki" e promuovere "una grande conferenza dedicata alla pace" a livello europeo.

 

PUTIN ZELENSKY PUTIN ZELENSKY

 Sollecitato poi nel dibattito su quale potrebbe essere una realistica prospettiva per mettere fine al conflitto, mons. Gallagher ha spiegato: "Quello che sta cercando di fare il Papa è di mantenere l'ideale, questo ideale di pace perché non possiamo certo rassegnarci a un conflitto eterno".

 

Gallagher ha inoltre rilevato che si deve "lavorare" sui canali di comunicazione, "c'è disponibilità da parte della Turchia, c'è disponibilità da parte nostra, ma anche dobbiamo aiutare altri attori ad entrare in comunicazione e avere contatti".

 

GUERRA IN UCRAINA - CARRI ARMATI RUSSI GUERRA IN UCRAINA - CARRI ARMATI RUSSI

"Come Santa Sede - ha proseguito -, dobbiamo mantenere viva l'idea che la fine ci sarà, forse non la fine immaginata dal presidente Zelensky, forse non quella immaginata dal presidente Putin, vogliamo una pace giusta sì, ma una pace deve venire, dobbiamo cominciare a pensare l'impensabile". Secondo l'ex presidente della Commissione europea Prodi, una conclusione del conflitto non è pensabile senza "un accordo tra Stati Uniti e Cina".

 

MONSIGNOR PAUL GALLAGHER MONSIGNOR PAUL GALLAGHER

"Quello che ho trovato un vero scandalo è stato quando il segretario generale dell'Onu Guterres si è recato a Kiev ed è stato bombardato. Questo è stato un grandissimo scandalo, uno dei più grandi di questa guerra: il segretario di una istituzione come l'Onu che viene bombardato da un membro permanente del Consiglio di sicurezza dell'Onu", ha aggiunto il numero due della Segreteria di Stato vaticana con evidente riferimento alla Russia. "Sembra che nel mondo occidentale - ha osservato ancora - abbiamo perso la capacità di risolvere i conflitti, dobbiamo procedere con un rafforzamento dell'attività diplomatica e con una riforma profonda di istituzioni come l'Onu". "In questa guerra - ha anche rilevato - si deve riprendere anche di più, da parte di entrambe le parti, il concetto di popolo e di autodeterminazione perché sembra si sia trasformata soprattutto in una guerra di personalità". A conclusione del dibattito l'ex premier Romano Prodi ha spronato a recuperare lo strumento del "compromesso", l'unica strada a suo dire che può dare prospettive di uscita dal conflitto.

Paul Richard Gallagher Papa Paul Richard Gallagher Papa

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…