Giampiero Maggio per www.lastampa.it
Ultimi giorni di caldo torrido con 16 città da bollino rosso. Le temperature roventi, con il caldo record che ha superato i 48°centigradi nel Siracusano lascerà spazio, almeno in via temporanea, ad un brusco calo termico (si fa per dire, nel senso che le temperature torneranno in norma stagionale), in particolare su tutto l’Arco Alpino, la fascia prospicente e le regioni Adriatiche.
Una saccatura provenieniente dal Nord Est dell’Europa riuscirà a scalfire il muro anticiclonico responsabile del grande caldo di origine sub tropicale di questi giorni. Sarà, però, un calo termico temporaneo: giusto il tempo di respirare un po’, perché già a partire dalla fine della prossima settimana sui ripristeranno condizioni anticicloniche e più stabili.
registrati 48,8 gradi a floridia
Giocherà un po’ più a favore il minor irraggiamento diurno: con l’avanzare della stagione estiva (l’autunno meteorologico inizia il primo di settembre), infatti, sarà possibile una dispersione del caldo più rapida. Ma vediamo, nel dettaglio, che cosa succederà nei prossimi giorni, zona per zona.
La situazione attuale
L’Anticiclone di matrice africana sta raggiungendo il suo culmine. Anzi, lo farà nel corso della giornata di Ferragosto, con temperature sempre molto elevate. A soffire di più, però, saranno le regioni del Centro Nord. La situazione metorologica resterà dunque stabile, con un clima letteralmente ancora infuocato.
Le mappe nel dettaglio di oggi e domani evidenziano un fatto: mentre le estreme regioni Meridionali soffriranno meno e torneranno a “respirare” con un abbassamento termico di alcuni gradi (in Sicilia, ad esempio, il termometro non supererà i 35°C, temperature sempre elevate, certo, ma ben diverse da quelle dei giorni scorsi), le zone del Paese che soffriranno di più saranno quelle del Centro Nord (in particolare la pianura Emiliana, l’Alessandrino, il basso Milanese, il Lodigiano, la Toscana, l’Umbria, le Marche interne), ma ancora alcune zone del Sud (Molise, Gargano, Basilicata e Sardegna).
Andrà molto meglio, invece, nella Puglia Meridionale (Salento), Calabria e Sicilia e in parte della Campania (il Cilento). L’umidità relativa tenderà a salire, per cui il caldo, da torrido, in alcune zone potrebbe risultare afoso.
Una volta si diceva che Ferragosto segnava la “rottura” dell'estate, con i primi temporali e, di fatto, arrivava il primo assaggio della staffetta tra l’estate e l’autunno. Sarà così anche quest’anno? Solo in parte. Proprio dopo Ferragosto, infatti, la saccatura “fredda” in quota proveniente dal Nord Est dell’Europa tenderà ad erodere parzialmente il muro antciclonico.
Sarà responsabile di locali e violenti temporali con grandinate e in alcuni casi nubifragi in diversi settori delle Alpi, in particolare quelle Centro Orientali (i venti di tramontana e maestrale mitigheranno invece le temperature sulle zone alpine occidentali) e localmente sull'Appennino settentrionale tra i settori toscani e quelli umbri.
Col passare dei giorni, come detto, il fronte riuscirà ad erodere ulteriormente l'anticiclone africano. Piogge e temporali, dunque, raggiungeranno le regioni del Centro Italia (da martedì), specie versante adriatico, mercoledì anche parte del Sud, più probabilmente le aree appenniniche, «mentre le condizioni tornerebbero a migliorare prima al Nord, poi anche al Centro.
Ma l'aria decisamente più fresca al seguito del fronte favorirà un apprezzabile calo delle temperature, entro mercoledì anche al Sud peninsulare, mettendo definitivamente fine alla canicola di agosto, ad eccezione forse soltanto di alcune aree interne della Sicilia» spiegano i meteorologi di 3bmeteo.
La seconda parte della prossima settimana
«Nella seconda parte della settimana l'anticiclone potrebbe tornare a rinforzare alle latitudini centro-meridionali del Continente, ma non si tratterebbe più di una figura anticiclonica africana, bensì di una più “normale” alta pressione delle Azzorre.
Le temperature di conseguenza si manterrebbero su valori accettabili, senza più eccessi di calore, e un po' di instabilità diurna sarebbe sempre possibile sulle zone di montagna, con qualche rovescio o temporale». Estate finita? No, proseguirà il suo corso: ma complice il minore irraggiamento diurno (le giornate si accorceranno) e il cambio di circolazione, potremo finalmente dire che il caldo torrino di origine africana sarà solo un ricordo.
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