PERCHÉ, INVECE DI PIAGNUCOLARE SULLA TRAGEDIA DI PRATO, NESSUNO HA MAI ALZATO LA VOCE SULLO SCHIAVISMO MADE IN CHINA? DOV’ERANO I SINDACATI? IRRESPONSABILITÀ FACILONA SUI TEMI DELL’IMMIGRAZIONE

L’unico che ha alzato la voce è un lavoratore cinese - Ha denunciato i suoi aguzzini, che lo tenevano a lavoro 18 ore al giorno, e ora è nel programma di protezione - “Un giorno la pressa a caldo si è bloccata, c’era del materiale dentro. Mi hanno detto di toglierlo a mani nude. Solo che la macchina si è riattivata, spappolandomi la mano”…

Condividi questo articolo


1 - «CHIUSI A CHIAVE IN FABBRICA E RICATTATI»
M. Ga. per il "Corriere della Sera"

LE STANZE SEGRETE DEI CINESI A PRATOLE STANZE SEGRETE DEI CINESI A PRATO

È stato il primo a denunciare lo sfruttamento, a ribellarsi all'omertà. Ora è sotto programma di protezione e vive in una città del nord. Domani il tribunale di Prato deciderà se condannare i suoi presunti aguzzini. Il pm ha chiesto un anno e 7 mesi di carcere per sequestro di persona e sfruttamento della manodopera clandestina. Due anni è durato il martirio.

«Lavoravo 18 ore al giorno - racconta - e mi pagavano 1,40 euro l'ora, senza neppure mezza giornata di festa. Sveglia alle 7, al letto all'una di notte. Guadagnavo circa 800 euro al mese, ma era il padrone a decidere quanto dovevo mettermi in tasca, il resto erano sequestrati, per non farmi scappare». L'operaio, clandestino, lavorava a una pressa a caldo per etichette.

«Ne dovevo stampare centomila al giorno e questo voleva dire non staccarsi mai dalla pressa. Solo per andare in bagno, pochi minuti. E si beveva poco, anche d'estate, per andarci di meno. Eravamo chiusi a chiave in fabbrica, per uscire serviva il permesso, anche di notte». Le macchine erano vecchie e pericolose. «Lo avevo detto più volte ai padroni - racconta - inascoltato. Poi l'incidente».

LE STANZE SEGRETE DEI CINESI A PRATOLE STANZE SEGRETE DEI CINESI A PRATO

Un giorno la pressa a caldo si è bloccata, c'era del materiale dentro. «Il padrone mi ha detto di toglierlo a mani nude. L'ho fatto ma la macchina si è riattivata spappolandomi e ustionandomi la mano destra. Mi hanno portato al pronto soccorso costringendomi a raccontare di un incidente d'auto. Mi hanno trasferito al centro grandi ustionati di Pisa. "Non ti azzardare a fare denuncia in questura perché abbiamo amici anche lì", mi gridarono. Sono rimasto senza lavoro, per strada. Li ho denunciati».

2 - I CINESI DI PRATO E LE VERITÀ NASCOSTE
Da "il Foglio"

L'incendio del capannone-dormitorio gestito da immigrati cinesi nell'area industriale del Macrolotto di Prato, costato la vita ad almeno cinque persone, è stato definito quasi unanimemente dalla stampa una "tragedia annunciata". Espressione usurata e retorica, che in Italia si applica da decenni un po' a tutto, senza andare per il sottile, anche se è corretto riconoscere che qualche volta la "profezia" della catastrofe non era poi così oscura da interpretare.

Nel caso di Prato, però, nascondersi dietro alla "tragedia annunciata" per meglio additare le colpe degli altri - di solito la classe politica e un'avidità economica più o meno contigua alla malavita, à la Saviano insomma - è un gioco meno semplice da praticare. Che nell'area di Prato esista la "più grande realtà di lavoro sommerso d'Europa", come l'ha chiamata ieri il presidente della regione Toscana, Enrico Rossi, e che sia stata lasciata proliferare una filiera del manifatturiero low cost fuori controllo e spesso illegale, è un dato di fatto. Ma bisogna capirne le cause, prima di cercare i colpevoli.

LE STANZE SEGRETE DEI CINESI A PRATOLE STANZE SEGRETE DEI CINESI A PRATO

Magari ponendosi anche qualche irrituale domanda sul prolungato silenzio dei sindacati: forse che gli irregolari cinesi non appartengono alla loro giurisdizione? Ma la tragedia di Prato è anche conseguenza di una certa irresponsabilità facilona (buonismo è espressione banale) sui temi dell'immigrazione. Nel mondo globale esistono fenomeni di spostamenti umani tali da non poter essere controllati o arginati con la buona volontà, e destinati a rimanere sommersi (la famosa leggenda dei cinesi che non muoiono mai), in assenza di filtri funzionali e severi.

E questo dato va tenuto in considerazione. Così come va riconosciuta realisticamente la difficoltà di gestire una forza d'urto economica come quella cinese. Ma soprattutto, in vicende come quella di Prato, c'è la responsabilità dell'accusa di razzismo mossa con riflesso pavloviano contro chiunque abbia osato criticare, negli anni, i rischi di certe dinamiche insite nelle comunità dell'immigrazione, anche quella regolare. Come è giusto criticare, o vietare, il burqa, o impedire i matrimoni forzati, senza finzioni multiculturaliste, così si deve impedire la schiavitù economica, fenomeno culturalmente non così differente. Integrazione in Italia deve voler dire anche accettazione sine qua non di standard di civiltà e democrazia.

LE STANZE SEGRETE DEI CINESI A PRATOLE STANZE SEGRETE DEI CINESI A PRATO

 

ROGO FABBRICA CINESE PRATO FOTO LA NAZIONEROGO FABBRICA CINESE PRATO FOTO LA NAZIONE

 

Condividi questo articolo

FOTOGALLERY

ultimi Dagoreport

VESPA, CHI ERA COSTUI? INDIGNATA LETTERINA DI "BRU-NEO" A DAGOSPIA: “IERI SERA AL PALAZZO DEI CONGRESSI HO ABBANDONATO LA CELEBRAZIONE DEI 100 ANNI DELLA RADIO E DEI 70 DELLA TELEVISIONE, INDIGNATO PER IL TRATTAMENTO RISERVATO A ‘PORTA A PORTA’. ACCANTO ALL'OMAGGIO A MONUMENTI COME ZAVOLI E PIERO ANGELA, SONO STATI RICORDATI ‘MIXER’ E ‘CHI L’HA VISTO’. MA NON UNA PAROLA, NÉ UNA IMMAGINE, SUI 30 ANNI DI PORTA A PORTA” - FATTE LE NOMINE, VESPA NON SERVE PIÙ? È STATO UN GENTILE CADEAU DA PARTE DI CHI È STATO ESTROMESSO? CHI C'È DIETRO? È MAI POSSIBILE CHE LA SCALETTA DI UN PROGRAMMA COSÌ IMPORTANTE, CHE CELEBRA UN SECOLO DI RAI, NON ABBIA AVUTO L’IMPRIMATUR DELL’AMMINISTRATORE DELEGATO DELLA RAI, GIAMPAOLO ROSSI?

PERCHÉ GIORGIA MELONI È COSÌ INCAZZATA CON LA DISGRAZIATA "TALPA" CHE HA SPIFFERATO IL BLITZ SULLA CONSULTA DI MARTEDÌ PROSSIMO? LA DUCETTA SPERAVA DI COGLIERE DI SORPRESA L'OPPOSIZIONE E SPIANARE LA STRADA AL SUO CONSIGLIERE GIURIDICO, FRANCESCO SAVERIO MARINI. GIUSTO IN TEMPO PER IL 12 NOVEMBRE, QUANDO LA CORTE COSTITUZIONALE POTREBBE BOCCIARE L'AUTONOMIA LEGHISTA, CON GRANDE GIUBILO DELLA SORA GIORGIA: SE COSÌ FOSSE, SALTEREBBE IL REFERENDUM CHE NON LA FA DORMIRE LA NOTTE (GLI ITALIANI SONO CONTRARI) - ANCHE FORZA ITALIA HA CHIAMATO IN ADUNATA I SUOI, MA LA LEGA NO. E TE CREDO...

DAGOREPORT - LA FINANZIARIA È UN INCUBO PER IL GOVERNO CAMALEONTE DI GIORGIA MELONI: GRAVATA DAGLI OBBLIGHI EUROPEI SUL DEBITO PUBBLICO, CHE ANDRÀ SFORBICIATO DI ALMENO 12 MILIARDI L’ANNO, E DA UNA CRESCITA STRIMINZITA – EPPURE IL PNRR PIÙ DOVIZIOSO D’EUROPA (QUASI 200 MILIARDI) DOVEVA GARANTIRCI CRESCITA COSTANTE E SOPRA AL 3%. COS’È ANDATO STORTO? TUTTO: IL PIANO È STATO MAL SPESO E PEGGIO INVESTITO. E CON IL TRASLOCO DEL MINISTRO FITTO, CHE HA GIÀ PORTATO ARMI E BAGAGLI A BRUXELLES IN VISTA DELL’ESAME DELL’EUROPARLAMENTO, LA SITUAZIONE POTRÀ SOLO PEGGIORARE. LA MELONA INFATTI VUOLE DIVIDERE IL PORTAFOGLIO TRA CIRIANI E MUSUMECI, NON CERTO DUE FENOMENI DI EFFICIENZA E GESTIONE…

DAGOREPORT – APPROFITTANDO DEL ''VUOTO DI POTERE'' ALLA CASA BIANCA, NETANYAHU STA SERIAMENTE PENSANDO DI COLPIRE TEHERAN - SE DOVESSE ATTACCARE, LA RISPOSTA DELLA MACCHINA BELLICA DI KHAMENEI NON SARA' PIU' DIMOSTRATIVA PERCHE' ISRAELE VERREBBE COLPITA NON SOLO DALL'IRAN MA ANCHE DA SIRIA, IRAK, YEMEN, LIBANO, GAZA, CISGIORDANIA - GLI AMERICANI PROVANO A FRENARE LA FOLLIA DEL DOTTOR STRANAMORE D'ISRAELE CON UN’OFFENSIVA DIPLOMATICA SOTTO TRACCIA: SONO STATI I SERVIZI A STELLE E STRISCE AD AVVISARE KHAMENEI CHE NASRALLAH ERA NEL MIRINO DI TEL AVIV (LA GUIDA SUPREMA HA AVVISATO IL CAPO DI HEZBOLLAH, CHE NON HA ASCOLTATO) E AD ALLERTARE ISRAELE CHE I RAZZI STAVANO PARTENDO DA TEHERAN… - VIDEO