(ANSA) - Zomato, la piattaforma indiana di consegne di cibo a domicilio, ha annullato nel giro di 24 ore la decisione di lanciare una nuova flotta di rider incaricati esclusivamente degli ordini vegetariani, che avrebbero indossato divise verde squillante al posto delle uniformi rosse e consegnato cibi preparati solo in ristoranti rigorosamente vegetariani.
L'amministratore delegato Deepinder Goyal aveva scritto ieri su Twitter: "L'India ha la più alta percentuale di vegetariani al mondo e una delle richieste più insistenti dei clienti riguarda il modo in cui il nostro cibo viene preparato e consegnato".
Il progetto della flotta verde, aveva aggiunto Goyal, "non intende creare discriminazioni tra le fedi religiose o le preferenze politiche". L'annuncio del progetto ha al contrario suscitato accese critiche, con moltissimi indiani che l'hanno definito "regressivo, dettato dalla cultura delle caste" e ne hanno segnalato la pericolosità. Molti hanno temuto che, grazie alla flotta verde di Zomato, non solo i consumatori di carne sarebbe diventati facilmente identificabili e avrebbero rischiato discriminazioni da parte dei vicini di casa strettamente vegetariani, ma anche i riders avrebbero potuto divenire oggetto di attacchi.
Il consumo di carne in India viene sempre più spesso stigmatizzato nel paese dai gruppi politici di estrema destra e dagli induisti più radicali: nel 2022 Parvesh Verma, un parlamentare del Bjp, il partito di governo, propose di chiudere le macellerie di tutto il paese durante i nove giorni delle festività induiste di Navrati. Al contrario, come dimostrano da varie ricerche, la convinzione che tutta l'India sia vegetariana, o che la stragrande maggioranza degli indiani lo sia, è un falso mito, oggi trasformata in strumento propagandistico, per colpire musulmani, cristiani, e, tra gli indù, gli appartenenti alle caste più basse, da sempre consumatori di carne.
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