A PIOMBINO SI ANNUNCIA UNA LUNGA GUERRA PER IL GAS. MA L'INVERNO NON ASPETTA – OGGI LA CONFERENZA DEI SERVIZI DELLA TOSCANA DARÀ IL VIA LIBERA AL RIGASSIFICATORE A LARGO DI PIOMBINO. MA IL SINDACO DELLA CITTA’, IL MELONIANO FERRARI, CONTINUA A OPPORSI ALL'IMPIANTO, CONTRO L'INDICAZIONE DATA DAL PARTITO – IERI TREMILA PERSONE HANNO MANIFESTATO CONTRO IL PROGETTO E I COMITATI DEL “NO” SI PREPARANO GIÀ A RAFFICHE DI RICORSI AL TAR...

-

Condividi questo articolo


Luigi Grassia per “La Stampa”

 

PROTESTE CONTRO IL RIGASSIFICATORE A PIOMBINO PROTESTE CONTRO IL RIGASSIFICATORE A PIOMBINO

«Se la nave arriverà bloccheremo la città. Siamo più di 3 mila, questa è la risposta dei piombinesi contro l'arroganza del commissario Giani che non ci ha voluto incontrare. Giani dimettiti. Piombino non molla. Giù le mani dalla nostra città». Sono questi alcuni dei messaggi, lanciati a voce o attraverso striscioni, dai manifestanti che ieri a Piombino (Livorno) hanno protestato contro il progetto del rigassificatore nel porto.

 

Oggi a Firenze nella sede della Regione Toscana, l'impianto potrebbe ricevere il via libera dalla conferenza dei servizi. Poi, entro il 27 di questo mese il presidente della Regione Toscana Eugenio Giani, che è anche commissario straordinario per l'opera, potrebbe esprimersi sull'autorizzazione definitiva. Ma i comitati del no preparano già ricorsi al Tar.

 

PROTESTE CONTRO IL RIGASSIFICATORE A PIOMBINO PROTESTE CONTRO IL RIGASSIFICATORE A PIOMBINO

Il sindaco di Piombino, Francesco Ferrari (di Fratelli d'Italia, ma la protesta è trasversale) ha accusato Giani di travalocare le sue funzioni: «Non è stato nominato commissario per autorizzare, ma solo per verificare se l'opera è autorizzabile, e non lo è».

 

Il rigassificatore di Piombino è nel numero delle infrastrutture considerate essenziali dal governo per rendere l'Italia indipendente dal metano russo; accresce infatti l a capacità di ricevere gas vi a mare da fornitori alternativi. Non si tratta di un impianto fisso ma galleggiante e provvisorio: il progetto della Snam prevede di posizionare in porto la nave rigassificatrice Golar Tundra dal prossim aprile; vi rimarrà tre anni, per poi essere spostata al largo della costa. Questa soluzione è stata proposta anche per rassicurare la popolazione sulla provvisorietà della presenza del rigassificatore, ma non è bastata a tranquillizzare molti abitanti di Piombino, che temono gli incidenti e l'inquinamento e sono scettici sul fatto che la Golar Tundra in futuro se ne vada davvero.

francesco ferrari sindaco fdi di piombino francesco ferrari sindaco fdi di piombino

 

«Erano anni che una manifestazione del genere non si vedeva in città» hanno fatto sapere i comitati anti-rigassificatore da un improvvisato palco durante il comizio finale della manifestazione. «È un evento trasversale, qui c'è l'anima di Piombino, e i politici non hanno capito niente. Non ci fermeremo qui, la nostra è una risposta alla Regione e al governo». Tanti i negozi che hanno esposto cartelli contro il rigassificatore e abbassato le saracinesche al passaggio del corteo.

manifestazione contro il rigassificatore a piombino manifestazione contro il rigassificatore a piombino manifestazione contro il rigassificatore a piombino 2 manifestazione contro il rigassificatore a piombino 2 FERRARI PIOMBINO FERRARI PIOMBINO protesta contro la nave golan tundra a piombino protesta contro la nave golan tundra a piombino manifestazione contro il rigassificatore a piombino manifestazione contro il rigassificatore a piombino

 

Condividi questo articolo

ultimi Dagoreport

COME MAI L’OPA OSTILE DI UNICREDIT SU BANCO BPM HA TERREMOTATO I NEURONI LEGHISTI? IL MINISTRO DEL MEF GIORGETTI HA SUBITO ALZATO LE BARRICATE: L'OPA È STATA "COMUNICATA, MA NON CONCORDATA COL GOVERNO", MINACCIANDO ADDIRITTURA LA GOLDEN POWER, COME SE UNICREDIT FOSSE DI PROPRIETÀ CINESE - ANCOR PIÙ IMBUFALITO È SALVINI: “UNICREDIT ORMAI DI ITALIANO HA POCO E NIENTE: È UNA BANCA STRANIERA, A ME STA A CUORE CHE REALTÀ COME BPM E MPS CHE STANNO COLLABORANDO, SOGGETTI ITALIANI CHE POTREBBERO CREARE IL TERZO POLO ITALIANO, NON VENGANO MESSE IN DIFFICOLTÀ" – ECCO IL PUNTO DOLENTE: L’OPERAZIONE DI ORCEL AVVIENE DOPO L'ACCORDO BPM-MILLERI-CALTAGIRONE PER PRENDERSI MPS. COSI’ IL CARROCCIO CORRE IL RISCHIO DI PERDERE NON SOLO BPM, STORICAMENTE DI AREA LEGHISTA, MA ANCHE MPS, IL CUI PRESIDENTE NICOLA MAIONE È IN QUOTA LEGA…

FLASH! - AVVISATE IL VICE PRESIDENTE DEL CSM, FABIO PINELLI, CHE DOPO IL SUO INCONTRO CON MELONI SÌ È PUBBLICAMENTE ALLINEATO AL GOVERNO NELLA SCONTRO CON I MAGISTRATI SUGLI IMMIGRATI, IL CONTRARIO DI CIÒ CHE PREVEDEREBBE IL SUO RUOLO DI GARANTE DELL’AUTONOMIA E DELL’INDIPENDENZA DELL’ORDINE GIUDIZIARIO, L’IRRITAZIONE DI MATTARELLA, PRESIDENTE DEL CSM, È COMPLETA. E AL PROSSIMO CONSIGLIO SUPERIORE DELLA MAGISTRATURA, IL CAPO DELLO STATO AVREBBE IN MENTE DI PARTECIPARE DI PERSONA…