POCHE CHIACCHIERE: O TI IMMUNIZZI O SEI FUORI - IN AMERICA LE GRANDI AZIENDE PRETENDONO CHE I LAVORATORI SI SOTTOPONGANO AL VACCINO - LO SCORSO MARZO LA RETE DI OSPEDALI "HOUSTON METHODIST HOSPITAL" HA OBBLIGATO I 25MILA DIPENDENTI A FARSI INOCULARE, E IL TRIBUNALE HA DATO RAGIONE ALL'AZIENDA CHE HA LICENZIATO I 178 CHE SI SONO RIFIUTATI - CON LA VARIANTE DELTA CHE CORRE E META' POPOLAZIONE ANCORA DA PROTEGGERE, LE IMPRESE TEMONO DI NON RIUSCIRE A RIPARTIRE...

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Viviana Mazza per il “Corriere della Sera”

 

centro vaccini centro vaccini

Come convincere chi ancora non si è vaccinato? Una via che si sta seguendo in America è quella del settore privato: aziende come Walmart, Google, Facebook, McDonald's, Walt Disney, Citigroup, United Airlines stanno iniziando a esigere che alcuni o tutti i dipendenti siano vaccinati. «Vorrei incoraggiare i privati, che siano aziende o di università, a prendere seriamente in considerazione l'idea delle vaccinazioni obbligatorie», ha detto Anthony Fauci, il consigliere medico del presidente Biden.

 

VACCINI A NEW YORK VACCINI A NEW YORK

Quando, lo scorso marzo, la rete di ospedali Houston Methodist Hospital ha obbligato lo staff di 25mila persone a vaccinarsi, in 178 hanno rifiutato e diversi di loro hanno fatto causa dopo essere stati licenziati. Il giudice ha dato ragione all'azienda. Sono circa 500 gli ospedali e 700 le università pubbliche e private che lo richiedono al personale, ha detto ieri Jeff Zients, lo «zar del Covid» della Casa Bianca.

 

Anche se i tribunali hanno storicamente difeso il diritto dei datori di lavoro di chiedere ai dipendenti di vaccinarsi, molte aziende all'inizio temevano le reazioni dei dipendenti «no vax», tra l'altro in momento di carenza di manodopera. Alcuni Stati hanno firmato leggi per proibire la discriminazione del personale non vaccinato e alcuni esperti dicono che per evitare denuncie sia meglio aspettare che i vaccini ricevano la piena autorizzazione (non solo di emergenza), ma il dipartimento di Giustizia sostiene che la legge federale non impedisce ai privati di imporre l'obbligo anche ora.

 

JOE BIDEN INGAGGIA GLI INFLUENCER PER CONVINCERE GLI AMERICANI A FARE IL VACCINO JOE BIDEN INGAGGIA GLI INFLUENCER PER CONVINCERE GLI AMERICANI A FARE IL VACCINO

Nelle ultime settimane il calcolo è cambiato. Con metà circa della popolazione ancora non vaccinata, le aziende temono che la variante Delta o l'emergere di varianti peggiori mettano a rischio la ripresa dell'economia. Devono però tener conto di due eccezioni: chi si rifiuta per ragioni mediche o religiose (dovrebbero offrire loro un'alternativa all'inoculazione).

 

L'amministrazione Biden non vuole varare un obbligo nazionale, ma ha stabilito che i dipendenti federali debbano vaccinarsi o sottoporsi a tamponi regolari e sta progressivamente ampliando i provvedimenti a vari settori, dal dipartimento per gli affari dei veterani alle forze armate. Nei prossimi giorni a New York servirà un green pass per palestre e ristoranti al chiuso, in California per insegnare.

 

All'inizio i datori di lavoro speravano che fossero sufficienti gli incentivi: quattro ore pagate di permesso (Starbucks) o 80 dollari (Amazon). Ma il «nudging», le spintarelle per convincere i dipendenti si sono rivelate poco efficaci, forse visto che si ha a che fare con la salute. Alla fine la scelta delle imprese è economica. David Frum, ex speechwriter di George W. Bush, ritiene che entro settembre la maggioranza delle più grandi aziende avrà introdotto l'obbligo.

 

VACCINI SOLDI VACCINI SOLDI

Il messaggio dell'amministrazione Biden è che i datori di lavoro hanno il potere di porre fine alla pandemia. Walmart ha definito le vaccinazioni dello staff in Arkansas come la «chiave» per risolvere la crisi. Una giornalista ha chiesto alla portavoce di Biden, Jen Psaki, se appoggiarsi ai privati non sia per la Casa Bianca un modo per imporre un obbligo nazionale passando «dalla porta sul retro». Psaki ha risposto: «È la porta principale perché le aziende possano risollevarsi, usando il bastone e la carota... per proteggere la loro forza lavoro». I licenziamenti finora sono stati rari, come nota il Financial Times la maggior parte delle imprese preferisce usare la carota.

 

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