Estratto dell’articolo di Emiliano Papillo,Giovanni Del Giaccio per “il Messaggero”
Potrà tornare in classe, al suo lavoro di insegnante, quello della sua vita. È stato assolto in appello da un'accusa che lo aveva tenuto lontano dalla scuola e al minimo dello stipendio, quella di avere abusato di quattro ragazzine tra 11 e 12 anni. Fine di un incubo per Salvatore Iacoboni - oggi 63 anni, di Ceccano - che dall'anno scolastico 2014-2015 si portava dietro la pesante accusa di violenza sessuale su minori, prima, e la condanna poi. Tre anni e sei mesi inflitti in primo grado a Frosinone, con sentenza ribaltata dalla Corte d'appello di Roma.
«È la fine di un incubo - dice il docente - Essere accusati ingiustamente di reati infamanti che non ho mai commesso mi ha fatto veramente molto male […]».Il professore di matematica e scienze nella Scuola Media del plesso di Vallecorsa, secondo l'accusa aveva costretto quattro sue alunne a subire atti sessuali ovvero palpeggiamenti in diverse parti del corpo. Le quattro ragazze […] raccontarono le attenzioni subite dal docente. Le attività di indagine della polizia, i colloqui delle alunne con gli psicologi e gli altri accertamenti disposti avevano portato alla condanna a 3 anni e mezzo di reclusione (il pubblico ministero aveva chiesto il doppio), preceduta dall'interdizione dall'insegnamento.
[…] In appello la Procura generale aveva chiesto la conferma della condanna […] ma invece è arrivata l'assoluzione: il fatto non sussiste, quella violenza non c'è mai stata. La ricostruzione delle alunne non era credibile, anzi.
[…] «È una enorme soddisfazione - spiega l'avvocato Musa - abbiamo ribadito che non vi era alcun riscontro probatorio e documentale alle accuse delle ragazze, che i comportamenti attribuiti al professore non avevano alcuna valenza sessuale e che le testimonianze rese erano contraddittorie. […]». Già all'epoca si era parlato di abbracci alle ragazze, ma non di più.
[…] A seguito della sentenza, potrà tornare in cattedra, alla scuola media di Ceccano. Già domani presenterà, attraverso l'avvocato Silvana Marella, specializzata per tale materia, istanza al ministero per la riammissione in servizio e la restituzione di tutti gli stipendi non corrisposti durante il periodo di sospensione. Si tratta di decine di migliaia di euro. […]