QUANDO I REALI INGLESI INCONTRARONO LA REAL CASA - IL VIAGGIO DELLA REGINA ELISABETTA E FILIPPO A TORINO CON GIANNI AGNELLI E MARELLA CARACCIOLO A FARE DA PADRONI DI CASA - ERA IL 1961 E SI TENNE UN'ESPOSIZIONE INTERNAZIONALE PER CELEBRARE IL CENTENARIO DELL'UNITÀ D’ITALIA - PRIMA DI LASCIARE TORINO IL PRINCIPE FILIPPO VOLLE INCONTRARE IL CENTRAVANTI DELLA JUVENTUS CAMPIONE D'ITALIA JOHN CHARLES, CHE ERA GALLESE (E QUINDI SUDDITO DI SUA MAESTÀ)

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la regina elisabetta e filippo a torino nel 1961 la regina elisabetta e filippo a torino nel 1961

Andrea Parodi per “la Stampa”

 

Sempre un passo dietro la Regina. A Londra, come a Torino. Il principe Filippo, scomparso due giorni fa, frequentava spesso la nostra città negli anni Cinquanta e Sessanta. Più volte è venuto in veste privata, ospite dei Marchesi Medici del Vascello alla Tenuta della Mandria, dove si era formato un gruppo esclusivi di principi e nobili nell' organizzare battute di caccia, la più amata delle attività del duca di Edimburgo.

Peraltro, le ultime della storia dell' attuale Parco Regionale compiute da una testa coronata.

la regina elisabetta e gianni agnelli la regina elisabetta e gianni agnelli

 

Iconica e pubblica fu la visita del 9 maggio 1961, quando Filippo accompagna la Regina Elisabetta II in visita a Italia '61, l' Esposizione Internazionale che celebra il Centenario dell' Unità d' Italia. Un giorno che ogni torinese con più di 65 primavere ricorda distintamente. Per la prima volta nella Repubblica una coppia reale tornava in città. Erano giovani, rampanti, assolutamente glamour. Ed è qui che Filippo si vede "scavalcare" da una guida d' eccezione.

 

È l' Avvocato Gianni Agnelli, presidente di quella Esposizione, che si presenta alla coppia reale insieme con la moglie, la principessa Marella Caracciolo di Castagneto, anche lei un passo dietro, per accompagnare proprio Filippo.

la regina elisabetta e gianni agnelli a torino nel 1961 la regina elisabetta e gianni agnelli a torino nel 1961

 

Agnelli, che ha appena 40 anni ed è l' uomo più idolatrato del jet set internazionale, la scorta durante la visita ai padiglioni: l' inedita coppia viene immortalata in immagini diventate mitiche. Tutti i commentatori internazionali dell' epoca dipinsero l' evento come la Regina accolta a Torino dal re degli industriali, il re d' Italia. L' eleganza, lo stile e il garbo di Elisabetta e di Agnelli, due veri miti del Novecento, parlano da soli: entrambi sono idoli e simboli del potere e del benessere di quegli anni, nel pieno del boom economico dei due rispettivi paesi, in una Torino proiettata prepotentemente verso il futuro.

la regina elisabetta a torino la regina elisabetta a torino

 

Il binario 12 L' Avvocato la conduce per i settori dell' esposizione, il principe Filippo, Donna Marella e gli altri personaggi del corteo seguono a ruota. Ma Elisabetta e Agnelli rimangono gli incontrastati protagonisti di quella giornata. La coppia reale arriva a Torino poche ore prima.

 

Giungono al binario 12 di Porta Nuova con il treno reale dei Savoia, concesso dalla Presidenza della Repubblica. Un evento storico nell' evento, perché quelle carrozze non entravano nella stazione della vecchia capitale sabauda da decenni. Ad accoglierli una folla di torinesi. Il corteo di 9 poliziotti in motocicletta disposti a spiga e le 17 autovetture, tra cui la Rolls Royce reale, sfilano per via Roma tra due ali di folla e arriva in piazza Castello, dove c' è un oceano di torinesi.

 

la regina elisabetta e filippo a torino nel 1961 la regina elisabetta e filippo a torino nel 1961

La città riassapora i fasti di capitale reale. Il saluto ai torinesi Al termine della cerimonia ufficiale la Regina e il duca di Edimburgo si affacciano dal balcone di Palazzo Madama per salutare la sottostante folla. Esattamente come capita a Buckingham Palace, e come hanno fatto i Savoia per secoli dallo stesso balcone. Un momento durato pochissimi minuti, ancora oggi nella mente di molti torinesi.

 

Prima di lasciare Torino il principe Filippo incontra il centravanti della Juventus Campione d' Italia John Charles. Che è gallese, quindi suddito di Sua Maestà. La cronaca della Stampa di quel giorno racconta di un momento esilarante, di uno scambio di battute tra il calciatore e il duca di Edimburgo, sfociate anche nel commento dei risultati del Rugby inglese.

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