Dagotraduzione dal Daily Mail
La tv di stato russa ha criticato le celebrazioni per il Giubileo di Platino della Regina, che ha definito «opulento». «Il Regno Unito, che dopo le sanzioni contro la Russia si sta preparando per le interruzioni di corrente, ha trovato i soldi per un’opulenta celebrazione del giubileo di platino della Regina» ha detto il telegiornale della sera sul canale, controllato dal Cremlino, Rossiya-1.
«Il regno di Elisabetta II ha visto il crollo finale dell’impero britannico». Rossiya-1 ha detto che le ex colonie nei Caraibi ora volevano abbandonare la regina come capo di stato ed erano marcatamente anti-britanniche, con richieste di scuse e riparazioni per la schiavitù.
Il telegiornale su Rossiya-1 2
Un’altra «minaccia per il regno» è stata la vittoria elettorale di Sinn Fein, che apre la strada a un’Irlanda unita. «Le funzioni imperiali del mondo anglosassone sono passate molto tempo fa agli Stati Uniti, anche se Boris Johnson sta cercando di far rivivere l'influenza britannica sul continente europeo interferendo attivamente negli eventi in Ucraina», affermava l'aspro rapporto.
«[L'obiettivo è] distogliere l'attenzione da problemi domestici come le feste di Downing Street durante il blocco e un generale calo del tenore di vita».
Il telegiornale su Rossiya-1 3
Secondo la tv russa, fonti del governo britannico avrebbero fatto sapere che l’elettricità potrebbe essere razionata per un certo numero di mesi per 6 milioni di abitazioni nello scenario peggiore.
Sebbene il Regno Unito utilizzi pochissimo petrolio o gas dalla Russia, se Putin bloccasse tutte le esportazioni verso il continente entrerebbe in competizione con altri paesi europei per l'approvvigionamento.
Il telegiornale su Rossiya-1 4
Un portavoce del governo ha chiarito che l’esecutivo stava esaminando una serie di scenari e che il razionamento dell'elettricità era improbabile. La minaccia ha spinto il segretario agli affari Kwasi Kwarteng a chiedere alle centrali elettriche a carbone britanniche di ritardare la loro prevista chiusura.